L'uomo ha bisogno di circa 2500 Kcal di energia al giorno per compiere le sue funzioni vitali, muoversi e lavorare, ma ne consuma una quantità superiore per altri scopi, ad esempio per costruire le case,le strade, i mezzi di trasporto e le macchine che usa nelle industrie, per illuminare e riscaldare i luoghi in cui vive e per comunicare con gli altri. Per fare queste cose l'uomo mette in gioco un numero impressionate di trasformazioni di energia, ma utilizza un limitato numero di forme di energia di partenza: l'energia chimica che si libera dalla combustione dei combustibili fossili (petrolio, gas naturali e carbone), l'energia potenziale dell'acqua, l'energia racchiusa nel nucleo dell'uranio e liberata nella fissione. I combustibili fossili, l'acqua e l'uranio sono fonti di energia. |
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Le fonti di energia | I combustibili fossili | L'energia solare | L'energia nucleare |
Le fonti di energia L'energia che utilizziamo nelle sue varie forme (meccanica, termica, elettrica, chimica) proviene da alcune fonti originarie ( o primarie). Queste sono:
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Si chiamano così quei
materiali combustibili, come il carbone fossile, il petrolio e il gas
naturale, derivati dalla decomposizione di organismi animali e vegetali
vissuti in lontani periodi geologici.
Essi hanno in comune la proprietà di bruciare in presenza di ossigeno e di produrre anidride carbonica e acqua, liberando una grande quantità di calore. Un metro cubo di metano alla pressione atmosferica e alla temperatura di 15 °C sviluppa 9000 Kcal. Per ottenere la stessa quantità di calore occorrono 1,5 Kg di carbone oppure 0,9 litri di petrolio. Il carbone fossile I carboni fossili sono i combustibili più antichi. La formazione del carbone ha inizio con il processo della fotosintesi (1) operata dalle piante. In epoche assai remote (periodo Carbonifero, cioè 360-300 milioni di anni fa) vaste regioni erano ricoperte da foreste i cui resti (2,3) si andavano accumulando ricoprendosi di strati di sabbia e di argilla. Sprofondando sempre più in basso, gli strati dei resti vegetali subirono il processo di carbonizzazione (4) e in seguito furono piegati e spezzati dai movimenti della crosta terrestre. L'origine vegetale è dimostrata dal ritrovamento di pezzi di carbone con tracce delle strutture degli anelli annuali tipici dei tronchi legnosi degli alberi. I carboni con più elevato potere calorifico sono quelli più antichi. Il carbone fossile contiene elevate percentuali di zolfo che bruciando forma anidride solforosa, uno dei principali responsabili delle piogge acide.
IL petrolio Il petrolio è un liquido denso,oleoso, nerastro.costituito da una miscela di idrocarburi, così chiamati perchè nelle loro molecole contengono solo atomi di idrogeno e carbonio.I opetroli hanno avuto un'origine più recente;i giacimenti più importanti si sono formati 65 milioni di anni fa in ambiente di mare caldo e poco profondo dalla decomposizione di organismi vegetali e animali a opera di microrganismi anaerobi.Ciò è confermato nella presenza dei giacimenti di petrolio di acqua salata e di microrganismi acquatici; anche il petrolio contiene elevate percentuali di zolfo. Questo, mediante un particolare trattamento di desolforazione, viene eliminato in modo che le benzine e i carburanti contengono un basso tenore di zolfo.
Il metano E' l'idrocarburo con la molecola più piccola,formata da un atomo di carbonio e quattro atomi di idrogeno.E' più leggero dell'aria, non ha né colore né odore. I cosiddetti gas naturali sono costituiti da metano e da una miscela di altri idrocarburi gassosi. Il metano rappresenta il più delle volte lo strato di copertura dei giacimenti di petrolio, ma esistono anche giacimenti di solo metano, il caso più frequente in Italia. Generalmente il metano non contiene zolfo, se presente si deve eliminare prima di essere avviato al consumo.
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Nella foto, piattaforma marina per l'estrazione del petrolio |
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Un tratto del grandioso metanodotto che trasporta il metano estratto in una località dell'Alaska a un centro distante circa 1200 Km. | |
L'energia solare è la fonte di energia più
diffusa,disponibile ovunque e in modo gratuito e in quantità superiore al
fabbisogno dell'intera umanità.Per motivi di ordine tecnico ed economico
questa enorme potenzialità può essere sfruttata solo in minima parte.
Attualmente l'energia solare può essere o direttamente trasformata in
energia elettrica (celle fotovoltaiche) o trasformata in calore per
produrre vapore acqueo e quindi elettricità (centrali a torre), o
semplicemente per la produzione di acqua calda (collettori solari) piani).
Struttura di un pannello solare piano che permette di ottenere acqua calda per usi domestici. I pannelli solari sono collocati sui tetti degli edifici.
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Sopra, centrale solare a celle fotovoltaiche
Schema di centrale solare a torre a specchi. Gli specchi concentrano l'energia radiante solare su una caldaia disposta su una torre : qui l'acqua viene trasformata in vapore il quale azione una turbina connessa a un alternatore che produce enrgia elettrica. |
All'inizio
del nostro secolo lo scienziato tedesco Albert Einstein enunciò la
teoria che è possibile trasformare la materia in energia.Oggi questo
principio viene sfruttato nelle centrali termoelettriche , o più
semplicemente nucleari, per produrre energia elettrica.In queste centrale
il calore viene prodotto da una reazione nucleare (fissione nucleare).
La fissione nucleare trasforma la materia in energia. Schema di una reazione di fissione nucleare a catena. Un nucleo di uranio-235 colpito da un neutrone si scinde in due frammenti liberando energia ed emettendo altri neutroni, ciascuno dei quali, colpendo altri nuclei di uranio-235, produce gli stessi effetti a catena. In questo modo l'energia liberata alla fine del processo è enorme.
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Le centrali termonucleari |
La parte più importante di una centrale nucleare è il reattore nucleare.. Esso è costituito da una parte centrale detta nocciolo, in cui è sistemato in forma di barre il combustibile nucleare, in esso si svolge la fissione e si produce il calore. Il "combustibile" utilizzato è l'uranio-235 che rappresenta lo 0,7% nell'uranio naturale. Il controllo della reazione a catena avviene in due modi:
Schema di una centrale termoelettrica Il calore prodotto nella reazione nucleare viene asportato da uno scambiatore di calore in cui circola acqua: questa viene trasformata in vapore il quale aziona una turbina collegata ad un alternatore che produce energia elettrica. In futuro si spera di produrre energia elettrica sfruttando la reazione della fusione nucleare. La fusione nucleare è un fenomeno che si verifica nel sole e nelle stelle e consiste nell'unione di nuclei di atomi più leggeri (atomi di idrogeno) per dare atomi più pesanti (atomi di elio): la resa della fusione è molto maggiore della fissione. La costruzione dei reattori a fusione presenta enormi difficoltà che si spera di superare nei prossimi decenni.Infatti la fusione può avvenire portando il combustibile (l'idrogeno) a temperature elevatissime (100 milioni di gradi ) e nessun contenitore materiale può sopportare tali temperature.
Schema della reazione di fusione tra un nucleo di deuterio e uno di trizio (due isotopi dell'idrogeno). Il prodotto della fusione è un nucleo di elio e u neutrone. Questo tipo di processo è uno di quelli studiati per realizzare in un futuro più o meno lontano un reattore a fusione per produrre energia. |