CASA PER ANZIANI "GIOVANNI PAOLO II"

Ad un anno dalla conclusione del XXI Congresso Eucaristico nazionale, si è svolta la cerimonia d'inaugurazione dei lavori della costruenda casa per anziani «Giovanni Paolo II», che sorgerà nel territorio della parrocchia del SS.  Salvatore, su un terreno donato dalle suore di «Don Orione», le quali svolgono il servizio pastorale nel quartiere di Tremulini. L’opera, espressamente voluta dall'arcivescovo Aurelio Sorrentino, è stata accolta con entusiasmo poiché viene incontro ad una reale esigenza della cittadinanza e, in particolare, di tutti coloro che soffrono e vivono una condizione d'emarginazione nella società. Il parroco, don Antonio Morabito, ha introdotto la cerimonia rivolgendo un saluto alle autorità intervenute; ha quindi ricordato che il terreno in questione è stato donato dal barone Sacco, nell'immediatezza del dopo terremoto, all'arcivescovo pro-tempore mons.  Rousset.  Quest'ultimo lo ha offerto a don Luigi Orione, venuto a Reggio per alleviare le sofferenze della città.  Con la manifestazione della posa della prima pietra si è saldata una «frattura» di generazioni. Mons.  Caruso, economo della diocesi reggina, ha evidenziato che nella progettazione è stata particolarmente curata l'accessibilità degli spazi coperti e scoperti, a tutti i piani, mediante percorsi fruibili anche da soggetti portatori di handicap.  Sono previsti, inoltre, un ambulatorio per esterni, salette di soggiorno per piccoli gruppi, una cappella ed ampi spazi per gli incontri con i familiari. La «casa» potrà ospitare 50 anziani non autosufficienti e sarà dotata di tutti i più moderni servizi per rendere il soggiorno confortevole e sereno.  Per reperire le somme necessarie si fa affidamento sulla solidarietà di tutta la comunità ecclesiale, sui contributi di enti pubblici e privati nonché sulla generosa sensibilità dei cittadini. L:arcivescovo Sorrentino ha concluso la cerimonia rilevando che «la visita del Papa a Reggio è stata un avvenimento di portata storica e desideriamo che resti il segno nella nostra città con la realizzazione di un’opera sociale che, intitolata a Giovanni Paolo Il esprima il carattere pastorale della visita».
                                                                                                         

 Gazzetta del Sud 24 giugno 1989

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