L'UNIVERSO

 

NASCITA DELL' UNIVERSO

La teoria più accreditata oggi è quella del Big-Bang cioè il Grande Scoppio. Le conoscenze astronomiche attuali ci dicono che l'universo è in espansione, cioè le galassie si vanno allontanando tra loro.

E' lecito quindi pensare che in un lontanissimo passato esse fossero vicine e risalendo a ritroso nel tempo per miliardi di anni si può ipotizzare che tutta la materia che costituisce l'universo fosse concentrata in uno spazio piccolissimo, l'atomo primigenio, in cui era contenuta tutta l'energia dell'attuale universo a una temperatura forse di miliardi di gradi. Fu allora che una inimmaginabile esplosione detta inizio all'espansione che ancora oggi continua, la temperatura diminuì, si formarono gigantesche nubi di gas che si trasformarono poi lentamente in galassie. Quale sarà l'evoluzione futura dell'universo?

Si possono prospettare due ipotesi:

1) L'universo cesserà di espandersi e ricomincerà a contrarsi fino a concentrarsi nuovamente nell'atomo primordiale.

2) L'universo continuerà ad espandersi all'infinito, in questo caso tutte le stelle si raffredderebbero fino a che l'universo resterebbe materia morta.

                                                                                     

 

Gli antichi erano riusciti a formarsi un'idea approssimativa, ma abbastanza appropriata dell'universo. I greci,  erano giunti persino a interrogarsi sulla sua natura, chiedendosi da che cosa esso fosse formato, quali fossero le sue caratteristiche, le dimensioni e la forma. Oggi gli astronomi affermano che l'universo è l'insieme di tutti gli astri, di tutte le nebulose e di tutti i corpi celesti esistenti, ma continuano a interrogarsi intorno ad un antico dilemma : l'universo è finito o infinito?

Le antiche rappresentazioni dell'universo, risalenti ai greci, lo raffigurano come una sfera finita (per alcuni) o infinita (per altri). L'invenzione del cannocchiale e il sorgere della scienza moderna rivoluzionarono il concetto di universo, che con la scoperta di nuove stelle e nuovi mondi si allargò sempre più. Esso tornò a essere visto come una sfera infinita, popolata da altri mondi sconosciuti e lontani, dietro ai quali altri ancora si succedono, senza limite. Herschel scoprì però che l'ingente numero di stelle fa parte di un unico grande sistema, la galassia, di forma diversa da quella di una sfera e per di più finita. Successivamente si scoprì l'esistenza di altre galassie, a spirale, ellittiche e irregolari, che costituiscono altri sistemi finiti, il cui numero nessuno è tuttavia in grado di stabilire. Tali risultati portano a un'unica importante conclusione: l'universo visibile è costituito da un numero imprecisato, ma di certo grandissimo, di galassie, che si trovano a enormi distanze tra loro. Milioni e milioni di galassie, compresa la nostra, in perenne movimento attorno al proprio nucleo, occupano dunque l'intero spazio cosmico visibile.

Il potentissimo telescopio, installato sulla sommità del vulcano Mauna Kea, nelle isole Hawaii, ha fornito dei dati interessanti su quella che dovrebbe essere la galassia visibile più distante dal nostro Sistema Solare. Tale galassia, che si trova a circa 12 miliardi di anni luce, è stata fotografata con sofisticati strumenti a raggi infrarossi, fatto straordinario che equivale a fotografare dalla Terra un lumino acceso sulla Luna.

Si è scoperto che le galassie non sono distribuite uniformemente nelle diverse zone del cielo e sembra ormai accertata l'esistenza di particolari addensamenti di galassie in determinati tratti. Questi addensamenti vengono chiamati con il termine inglese clusters (che significa "grappoli") e possono comprendere migliaia di galassie. Le galassie tendono ad allontanarsi non solo dalla nostra galassia, ma anche le une dalle altre, fuggendosi reciprocamente. Cosicché esse danno luogo, nel loro complesso, a un moto generale di allontanamento. Poiché le galassie costituiscono l'universo finora conosciuto e si comportano esattamente come le molecole di una sostanza gassosa in espansione, a questo straordinario fenomeno cosmico è stato dato il nome di espansione dell'universo.

Non è raro che, a causa della loro altissima velocità, le galassie entrino in collisione tra loro. Quando l'impatto avviene tra una galassia gigante e una di dimensioni inferiori, si verifica una vera e propria "fagocitazione" della seconda da parte della prima.

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