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28 AGOSTO

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

AGOSTINO, Santo Vescovo

Agostino, figlio di S. Monica, dopo una giovinezza dissoluta si convertì, divenne sacerdote e poi vescovo di Ippona. Fu un grande pensatore, filosofo, difensore della fede contro le eresie. Predicando o scrivendo Agostino non ha mai voluto essere altro che l’eco dell’unico maestro spirituale: il Cristo.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“DATE MANO ALLA FALCE, PERCHÈ LA MESSE È MATURA”. (Gioele 3,13)

Quando ancora ragazzino, in seminario, mi facevano fare una settimana di “Esercizi Spirituali” c’era sempre il penultimo giorno, prima della confessione e della riflessione finale sul paradiso, che mi riempiva di paura: si parlava del giudizio finale e dell’inferno e il predicatore, tanto buono e comprensivo negli altri giorni, amava calcare la mano e a me sembrava che spuntassero diavoli da tutte le parti e che in quel bailamme non ci fosse più posto per la misericordia di un Dio che ci ha amato fino a morire in croce per noi. Oggi forse non si parla più tanto di giudizio, o perlomeno le tinte e le immagini si sono affievolite. Con questo non dimentichiamo che saremo giudicati dal Signore, ma pensiamo invece al fatto che il giudizio di Dio come la sua misericordia, avvengono oggi per me. E’ adesso che Dio mi offre la sua salvezza, la possibilità di amare, l’invito a seguirlo e sono io, con le mie risposte di vita, che mi sto giudicando, che sto accettando o la sua misericordia o il mio allontanarmi da Lui, per sempre.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

28 agosto 1944

Muore ucciso dai nazisti Alfonso Maria Mazurek, carmelitano, polacco, beato.

 

UN ANEDDOTO

LA CONVERSIONE DI AGOSTINO

Da una casa vicina ascolto una voce che canta, forse di bimbo o di bimba, un ritornello: Prendi e leggi; prendi e leggi! Freno il singhiozzo, mi alzo, come ad un comando. Intendo aprire la Bibbia e leggervi il primo versetto, che mi si presenta allo sguardo. Avevo infatti sentito raccontare di Antonio, che, essendosi per caso imbattuto nella lettura del Vangelo nel versetto: Va’, vendi quanto possiedi; il ricavato donalo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi! lo aveva interpretato come un consiglio rivolto a sé stesso e perciò si convertì subito a te, o Signore. Ritornai quindi in fretta al posto dove avevo lasciato il libro dell’apostolo Paolo. Lo presi. Lo aprii silenziosamente. Lessi quel versetto che per primo mi capitò sott’occhio. Diceva:Non nel piacere e neppure nel vino; non nell’amore impuro e nemmeno nell’odio, c’è pace; ma solo in Gesù! Non volli leggere oltre; non v’era bisogno. Fu allora che m’infondeste nel cuore, Signore, una luce di certezza e di pace, che mise in fuga tutti i miei dubbi. O  eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte. Appena ti conobbi, tremai di amore e di terrore. Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te. Mi hai chiamato ed ora io anelo a te!  (S. AGOSTINO, Confessioni, 8-10)

 

HANNO DETTO

Nessuno può essere amico dell'uomo se non sia innanzitutto amico della verità. (S. Agostino)

 

SAGGEZZA POPOLARE

Chi non è savio, paziente e forte, si lamenti di sé, non della sorte.

 

RISATE IN CANONICA

SORPRESE

“Niente paura fa un vecchio chirurgo a un malato che sta per essere operato conosco il mio mestiere. Vede la mia barba bianca? Abbia fiducia nei miei anni e nella mia esperienza. Quando si risveglierà, dopo l’operazione, la prima cosa che vedrà sarà la mia barba. lo le starò accanto”. Il malato cade sotto l’effetto della narcosi. Quando riprende i sensi, per prima cosa rivede la barba bianca; pieno di gioia e di riconoscenza, esclama: “Grazie, professore, grazie. Non ho proprio sentito niente". “Ma io non sono il professore, sono San Pietro...”

     
     
 

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