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9 AGOSTO

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

FERMO, Santo, Martire

Agli inizi del IV sec., Fermo, patrizio romano, viene arrestato insieme al parente Rustico e portato dinnanzi all’empissimo Massimiano imperatore. Rifiutandosi di rinnegare Cristo, entrambi vengono decapitati.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“GIONA COMINCIO’ A PERCORRERE LA CITTA’ E PREDICAVA: ANCORA QUARANTA GIORNI E NINIVE SARA’ DISTRUTTA”. (Giona 3,4)

Certamente è capitato a ciascuno di noi di incontrare qualcuno che ti avvicina e comincia a parlarti dell’imminenza della fine del mondo e del bisogno di prepararsi ad essa magari convertendosi a Gesù. E se, quando ci capita, facciamo bene a prendere le distanze specialmente da certe forme di esaltazione religiosa o da certi menagramo che vivendo sulle paure altrui poi ci speculano sopra, non possiamo fare a meno di accogliere il messaggio alla conversione. Gesù stesso constata che anche la sua generazione è malvagia. Quando in una generazione non si rispetta la vita, si uccide ancor prima della nascita, durante la vita per pochi denari, nella vecchiaia per togliere l’impiccio, se in essa non si rispettano i bambini e gli ultimi, se esiste ancora la schiavitù per il sesso e per  il denaro, se per Dio non c’è più posto, davvero la generazione è malvagia. E quale segno potrà servire a generazioni come questa? Forse quello di qualche miracolo grandioso? Gesù offre alla sua generazione il segno di Giona. Questo segno è duplice. Giona era fuggito davanti all’incarico che Dio gli aveva affidato ma era finito nel ventre di un cetaceo per “tre giorni” e poi era stato risputato proprio sulla spiaggia di Ninive, la città a cui Dio lo aveva mandato. E allora Giona si era messo a predicare affinché la gente si convertisse. Gesù, al contrario di Giona, ha accettato la missione affidatagli dal Padre e questa lo ha portato sulla croce, ma tutto non è finito lì: dopo “tre giorni” nel sepolcro, Gesù è vivo. Il segno per noi è dunque un segno di speranza, di misericordia, di vittoria definitiva sul male, di chiamata ad una vita che supera addirittura la morte. Davanti a questo occorre però la conversione. “Essi, alla predicazione di Giona si convertirono”. “E Dio vide che si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare, e non lo fece”. Dio è impietosito davanti alla croce di Gesù e al suo amore per noi ma desidera che anche noi, comprendendo Gesù, cambiamo vita. “Il mondo non cambierà mai!” sembra dirci il pessimismo della storia. Eppure il mondo, oggi, è fatto di circa sei miliardi di persone e se ciascuna si convertisse al bene, il mondo sarebbe già cambiato. Perché sedersi nel pessimismo e non cominciare, oggi, proprio da me?

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

9 agosto 1942

Nel forno crematorio del campo nazista di Auschwitz, martire della fede, offrendo il suo olocausto per il popolo di Israele, muore la santa Edith Stein. Sarà proclamata copatrona d’Europa.

 

UN ANEDDOTO

AVETE FATTO PROPRIO TUTTO?

Un giovane sacerdote che lavorava in una parrocchia vicina andò a sfogarsi col santo Curato d’Ars e a dirgli tutta la sua amarezza, perché, nonostante il lavoro che faceva, non vedeva che scarsi frutti pastorali, e si lamentò: «Ho fatto proprio di tutto, ma non vedo nascere niente!». E il Curato: «Avete fatto proprio tutto? Vi siete flagellato? Avete passato le notti in preghiera?  (M. MAGRASSI, Vivere è cambiare, Noci 1985, p. 204).

 

PENSIERI DI SAN BERNARDO

Nulla è impossibile per chi crede, nulla è difficile per chi ama.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Quando l'uccello è fuggito, poco serve chiudere la gabbia.

     
     
 

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