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2 AGOSTO

 

 

TRA I SANTI DI OGGI

PIETRO GIULIANO EYMARD, Santo fondatore.

Pietro Giuliano Eymard, santo, fondatore della Congregazione dei padri Sacramentini, nato a La Mure d’Isère il 4 febbraio 1811, ivi morto il 1 agosto 1868. Fu canonizzato il 9 dicembre 1962.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“RENDO LA MIA FACCIA DURA COME PIETRA, SAPENDO DI NON RESTARE DELUSO”.  (Is. 50,7)

Era un uomo alto, doveva essere stato robusto; dalle mani si capiva che il lavoro non gli aveva mai fatto paura. Ora giaceva nel letto, scheletrito, intubato. In un momento di lucidità, fatti allontanare i suoi mi raccontò la sua malattia e la sua fede, una di quelle fedi spesse, come dovevano essere stati spessi i suoi muscoli: "Quando stavo bene era tutto semplice, facile. Dio c'è, mi dà certe cose, me ne chiede altre... Il giorno che mi hanno detto che avevo un cancro,mi sono detto: "E' la tua ora, quello che hai fatto l'hai fatto bene per i tuoi, per Dio; affronta da forte la morte che poi intanto c'è l'al di là... ma poi è arrivata questa lunga sofferenza, il deperimento fisico... non sono più io... quanti perché in questi mesi di letto... Mi aiuti Padre a fare come Gesù, a rendere la mia faccia dura come pietra anche davanti al male che non perda mai la speranza  "sapendo di non rimanere deluso".

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

2 agosto 1898

Nasce la futura beata laica Carolina Kozka.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

PASTORI

Bravi allevatori di bestiame o briganti? Le opinioni sono piuttosto divergenti: i pastori non godono di gran reputazione. Non tutti almeno. Essi perpetuano comunque, ai tempi di Gesù, la tradizione dei loro antenati assolutamente nomadi, la cui casa era una tenda. Ogni anno, una settimana prima della Pasqua, essi portano i loro greggi verso le alture, per rimanervi sino ai primi di novembre, e in certi casi, anche qualche settimana più avanti. Le veglie notturne, in quel periodo, si facevano spesso in comune: i pastori si davano il cambio per proteggere i loro animali dal pericolo di iene, lupi e sciacalli. Costruivano recinti con muri a secco, erano armati di randelli e di pugnali per difendersi. Dovevano essere anche un po’ veterinari, come tutti i pastori. Bisognava saper curare le bestie malate, perché la perdita di una pecora era un grosso danno per chi ne aveva poche, e sorvegliare il buon andamento della riproduzione. Veniva poi il momento della tosatura, e inoltre c’era da pagare la decima, cioè l’imposta per il Tempio. La decima si prelevava così: il gregge veniva fatto passare attraverso una stretta apertura, un animale per volta. E uno su dieci veniva marcato con un segno rosso, per essere tosato e poi destinato alla decima. Ma l’allevamento puro e semplice, dopo i tempi più antichi, non era più una gran fonte di ricchezza, e il sogno di ogni pastore era di guadagnare tanto da trasformarsi in agricoltore, così come diceva il Libro dei Proverbi: Tu hai abbastanza montoni per comprarti un campo.

 

UN ANEDDOTO

Il curato d'Ars un giorno fu invitato a predicare in una parrocchia nella quale gli uomini erano soliti uscire dalla chiesa durante il sermone. Il santo pensò bene di iniziare la sua predica in questo modo:

"Fratelli, oggi parlerò del furto: Chi di voi si sente colpevole al riguardo farebbe bene ad uscire, perché dirò delle cose molto dure."

Naturalmente nessuno si sognò di andarsene prima del termine della Messa.

 

HANNO DETTO

Nulla è impossibile a chi crede, nulla è difficile per chi ama.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Se il tuo lume brilla più degli altri siine felice, ma non spegnere mai il lume degli altri per far brillare il tuo.

     
     
 

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