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20 GIUGNO

TRA I SANTI DI OGGI

SILVERIO, Santo, Papa

Era il figlio di Ormisda che, dopo aver avuto questo figlio era rimasto vedovo fattosi sacerdote e diventato Papa. Tredici anni dopo la morte del padre la stessa sorte tocca al figlio. Era ancora suddiacono quando alla morte del Papa Agapito fu eletto per succedergli. Silverio lottò con tutte le forze contro l’eresia eutichiana, ma i suoi nemici lo accusarono e riuscirono a farlo esiliare prima in Licia e poi a Ponza (l’isola veniva allora chiamata Palmaria) Vi morì di stenti (qualcuno dice ucciso) il 20 giugno del 538

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“SIA BENEDETTO DIO PADRE MISERICORDIOSO E DIO DI OGNI CONSOLAZIONE”. (2Cor, 1,3)

Questa parola viene ad illuminare il senso della festa odierna di Maria "Consolata" e "Consolatrice". Dio è il Dio di ogni consolazione: perché è Lui che non ci lascia soli, è Lui che non si dimentica di noi, è Lui che consola con la bontà di padre, l'attenzione del pastore, l'ardore del fidanzato e dello sposo, la tenerezza di una mamma. Ed è Dio che consola Maria che piange la morte di Suo Figlio con la certezza della Sua risurrezione. Ed ecco allora che la "Consolata" diventa "Consolatrice". Noi spesso abbiamo bisogno nelle avversità della vita di non sentirci soli, di avere qualcuno che condivida le nostre pene, che ci ascolti e che ci indichi nella speranza la strada di Dio per vivere anche i momenti difficili. Maria con la sua presenza silenziosa ma attenta, densa di esperienza umana  profonda ci è vicino proprio per ricordarci che Dio consola quelli che piangono e predilige i poveri, i miti, gli operatori di pace.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

20 Giugno 1104

A Torino, grazie alle indicazioni di un cieco di Briancon tale Giovanni Ravais si ritrova il quadro della Madonna che si era perso nell’818 con la rovina della cappella di San Andrea, la Consolata di oggi.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

GUFO

Quando nella Bibbia si parla di gufo si intendono: civette, barbagianni, gufo della palude, gufo reale, assiolo. Sono cacciatori notturni. La Bibbia li usa simbolicamente per dire che chi è come loro vive nella desolazione e solitudine.

 

UN ANEDDOTO

S. Paolino, vescovo di Nola, fu pregato da un carissimo amico di mandargli un suo ritratto. Ma il santo gli rispose: “Quale mio ritratto devo mandarti, carissimo amico? Quello dell’uomo vecchio pagano, o quello dell’uomo nuovo, cristiano? Quello dell’uomo vecchio però è troppo brutto e non merita alcuna considerazione. Quello dell’uomo nuovo poi è inutile che te lo mandi, perché è ancora uno sgorbio, non è per niente finito”.

 

PENSIERI DI SAN ALBERTO MAGNO

Se il tuo nemico, dopo che l'hai salutato e beneficato, non vuol riconciliarsi con te, non ti resta altro da fare che pregare per lui, affinché il Signore si degni di toccargli il cuore e convertirlo con la sua grazia.

 

SAGGEZZA POPOLARE

La gioia che ci si offre dopo il dolore si gusta maggiormente. L'ombra di un albero è specialmente gradita da chi è accaldato dal sole.

 

RISATE IN CANONICA

A PROPOSITO DI SANTI

Un ladro è processato per aver rubato nella chiesa di San Agostino e gli viene letta la sentenza: “Tre mesi da scontare nel carcere di San Vittore per avere rubato nella chiesa di san Francesco” Il condannato protesta: “Non è valida questa sentenza perché io non ho rubato nella chiesa di Sant’Agostino! Io ho rubato nella chiesa di  San Massimo!” Il pubblico ministero gli fa osservare che la sostanza non cambia perché “un santo vale l’altro”. Al che il condannato risponde:

“Se è vero che un santo vale l’altro, allora mi mandi tre mesi a san Remo!”.

 

 

 

 

 

 

 

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