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13 GIUGNO

 

TRA I SANTI DI OGGI

ALICE, Santa, Vergine

Il nome si confonda con quello di Adelaide, Aleida, Alida. Nata presso Bruxelles, ancora piccolissima, manifestò fede e grande pietà ed attorno a lei cominciarono a fiorire miracoli. Entrò in monastero. Presto però si ammalò di lebbra e visse tutto il resto della sua vita come segregata. Sopportò con amore dolori e prove. Morì l’11 giugno 1250.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“CHI È IL MENZOGNERO SE NON COLUI CHE NEGA CHE GESÙ È IL CRISTO?”. (1 Gv. 2,22)

S. Giovanni, ci ricorda quale sia il centro della nostra fede. Noi siamo cristiani perché crediamo che Gesù è il Cristo, cioè il Figlio di Dio Salvatore. Se non c’è questa fede, non possiamo dirci cristiani. Oggi, la grande ignoranza religiosa e un falso senso di ecumenismo portano spesso a confusioni. Si pensa: “Io sono credente in Dio, quindi sono cristiano”. Non è assolutamente vero. Anche coloro che adoravano gli idoli o adorano la materia sono credenti, ma non per questo cristiani. Anche certe sette religiose come ad esempio i testimoni di Geova si dicono cristiani, ma non lo sono perché non credono in Gesù come Figlio di Dio. Notate che s. Giovanni chiama “Menzognero” colui che nega che Gesù è il Cristo e il termine “menzognero” nella Bibbia è lo stesso con il quale si designa il Diavolo: colui che ci divide dalla verità. C’è anche un’altra “menzogna”, confusione di verità, quella di usare la frase: “lo sono credente, ma non praticante”, quasi che si possa distinguere la fede dalla vita. O credi e metti in pratica la gioia della fede o non mascherarti dietro una fede inesistente.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

13 giugno 1231

Nel convento di Arcella, vicino a Padova muore San Antonio da Padova, francescano. Era nato a Lisbona nel 1195. La Chiesa lo festeggia oggi.

 

UN ANEDDOTO

Come muore un santo

A Camposampiero Frate Antonio si ammalò gravemente ed espresse il desiderio di essere portato a Padova per morire nel suo convento di S. Maria. Venne tosto disteso su di un carro, tirato da due buoi. Ma quando il carro giunse alle porte di Padova, si fece una breve sosta nel convento dell'Arcella. Qui l'ammalato peggiorò e domandò il S. Viatico e l'Estrema Unzione. Poi cominciò a cantare l'inno alla Madonna: "O gloriosa Signora, innalzata sopra le stelle...". Intorno a lui i frati pregavano e piange­vano. Ad un certo momento i suoi occhi velati, si aprirono, e si fissarono estatici e lucenti in alto come se vedessero qualche cosa di divino. Il frate che lo sorreggeva gli chiese: "Che cosa guardi?".

Con voce che manifestava tutta la sua gioia, rispose: "Vedo il mio Signore!". Poco dopo Frate Antonio era in cielo: 13 giugno 1231. La notizia della sua morte venne diffusa nella città dai fanciulli che andavano gridando: "È morto il Santo, è morto il Santo!". Mentre le campane suonavano a distesa.

 

PENSIERI DI SAN ALBERTO MAGNO

Il pensiero della propria fine giova assai a disporre bene le nostre cose, a disprezzare i beni del mondo, a farci sospirare i beni del cielo e ad evitare i peccati. Quelli che non pensano alla loro fine, vivono ordinariamente nella colpa.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Con la pazienza anche le foglie del gelso diventano seta.

 

RISATE IN CANONICA

OCCHIO…PER OCCHIO

Nell’Irlanda di alcuni anni fa un giovane cattolico ha deciso di sposare una ragazza protestante solo perché è bella. Il parroco cerca di dissuaderlo, ma lui è deciso: “Reverendo, anche l’occhio vuole la sua parte!”

Dopo qualche mese di matrimonio il parroco lo incontra e vede che ha un vistoso livido ad un occhio. Con meraviglia chiede: “Che cosa ti è successo?”

“Capirà… Ho litigato con mia moglie e lei mi ha tirato un piatto in faccia!”

“Precisamente come tu volevi: Anche l’occhio vuole la sua… parte!”

 

 

 

 

 

 

 

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