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10 GIUGNO

 

TRA I SANTI DI OGGI

ENRICO DA BOLZANO, Beato

Enrico nacque a  Bolzano intorno al 1250 e lì visse poveramente come operaio. Sposatosi, si trasferì a Treviso con la moglie e il figlio. Dopo la loro morte visse in una modestissima stanza messogli a disposizione da un notaio. Negli ultimi anni si ridusse in estrema povertà, accettando l'elemosina. Durante la sua vita, sia a Bolzano, che a Treviso, fu un assiduo frequentatore delle chiese e ascoltatore di Messe; si racconta che a Treviso visitava quotidianamente tutte le chiese della città. Molto ammirata fu la sua vita di penitente: dormiva su un duro giaciglio, portava un ruvido saio, praticava lunghe veglie in preghiera. Quando si spense, tutto solo nella sua stanza, i trevisani dissero che era morto un santo.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“HANNO SEMINATO VENTO, RACCOGLIERANNO TEMPESTA”.(Os. 8,7)

Il profeta Osea usa questo proverbio a proposito dei popoli di Samaria che si sono messi ad adorare degli idoli invece di Dio, ma questo detto possiamo applicarlo ad innumerevoli situazioni della nostra vita. Ad esempio, ci lamentiamo della scristianizzazione dei nostri tempi, ma abbiamo seminato vera testimonianza cristiana? Ci lamentiamo del proliferare dei maghi, delle messe nere, ma non abbiamo seminato tanta superstizione? Ci lamentiamo di cattiva educazione dei giovani, ma non abbiamo seminato tanto falso e ipocrita permissivismo? La pianta non curata, potata, innestata si inselvatichisce. Se ad esempio una famiglia non cura con l’attenzione, con l’esempio, l’educazione cristiana del proprio figlio anteponendovi tante altre cose, può stupirsi se poi questo figlio “si è allontanato dalla fede e dalla chiesa”? Purtroppo nella vita ci sono già tante cause esterne che possono coadiuvare ad allontanare una persona dalla fede ma se ci sono buone radici una speranza c’è, se le radici non affondano nel terreno, basta un colpo di vento e la pianta cade.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

10 giugno 1419

Muore il beato Giovanni Dominici, domenicano. Fondò un convento a Fiesole dove entrò anche il beato Angelico.

 

UN ANEDDOTO

Il dono della bilocazione

San Antonio da Padova è conosciuto in tutto il mondo con il nome di Taumaturgo, cioè operatore di miracoli, perché durante la sua vita il Signore per mezzo suo compì molte meraviglie. Una volta ebbe anche il dono della bilocazione per cui poté trovarsi nello stesso tempo in due luoghi distinti. Teneva a Montpellier, in Francia, un corso di predicazione. Durante il discorso nella chiesa cattedrale si ricordò che quel giorno toccava a lui cantare l'Alleluia durante la Messa conventuale che si celebrava nel suo convento, ed egli non aveva incaricato nessuno di sostituirlo. Allora sospeso il discorso, si tirò il cappuccio sul capo e rimase immobile per alcuni minuti. Meraviglia! Nel medesimo tempo i frati Io videro nel coro della loro chiesa e Io udirono cantare l'Alleluia. Al termine del canto i fedeli della cattedrale di Montpellier lo videro scuotersi come dal sonno e riprendere la predica.

 

PENSIERI DI SAN ALBERTO MAGNO

La prima ricompensa di un dovere è averlo compiuto.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Acqua rovesciata più non si raccoglie, passioni scatenate più non si frenano.

 

RISATE IN CANONICA

ARCA DI NOE’

Gli animali stanno salendo sull’arca quando l’elefante, molto scocciato, si volta e dice al topolino che continua a spingerlo: — Insomma, vuoi smetterla di spingere?

Il topolino:

— Oh, scusami, non ti avevo visto!

 

 

 

 

 

 

 

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