Torna al mese di Maggio

 

 

 

 

 

 

 

7 MAGGIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

GISELLA, Santa, Regina

Era figlia di Enrico II di Baviera. Sposò Stefano I, il Santo e con lui operò per convertire il suo popolo al cristianesimo. Fu madre di San Emerico.  Rimasta vedova divenne badessa del convento benedettino di Passau. Morì nel 1095.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“IL MIO CUORE ESULTA NEL SIGNORE”.(1 Sam. 2,1)

Da sempre l’uomo ha considerato il cuore come la sede dei sentimenti e dei desideri, la fonte dell’amore. Anche la Bibbia ci dice che è solo Dio che conosce i cuori, che è Lui che vuole colmare i nostri cuori della sua presenza e della sua vita. Quanto grande deve essere stato il cuore di Maria! E’ un cuore umano che sa amare. E’ un cuore sgombro dall’egoismo. E’ un cuore riconoscente che sa cantare le meraviglie di Dio. E’ un cuore accogliente pronto a ricevere i doni di Dio. E’ un cuore partecipe delle necessità altrui. E’ un cuore umile che non si impone. E’ un cuore amante appassionato. E’ un cuore sensibilissimo che non solo vede ma partecipa alla altrui sofferenza. E’ un cuore attento capace di vedere le necessità degli altri ed è un cuore ardito che sa chiedere a tempo e fuori tempo. E’ un cuore capace di ascolto e di silenzio, pieno di meditazione. E’ un cuore dove Dio può riporre serenamente la sua dimora. Nel cuore di Maria c’è posto per te e per me, come per Gesù. Il cuore di Maria diventa modello di vita per ciascuno di noi. Il mondo d’oggi ha bisogno di cuori come il suo.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

7 Maggio 1601

Papa Clemente VII dà l’approvazione per far erigere l’Eremo dei Camadolesi vicino a Torino.

 

UNA PREGHIERA A MARIA

O Maria, figlia di Dio Padre, madre di Gesù, sposa dello Spirito Santo, tempio dell'unico Dio. Ti riconosciamo nostra sorella, meraviglia dell'umanità, portatrice di Cristo nostra vita, segno di speranza e di consolazione. Immagine ideale della Chiesa, rendici un cuor solo ed un'anima sola con te, per proclamare quanto grande è il Signore e riconoscere con gioia la sua presenza nel mondo. A te, scelta da Dio per una missione unica nella storia della salvezza, consacriamo noi stessi, la nostra attività e la nostra esistenza. Poni il tuo sigillo nel profondo delle nostre persone, perché rimaniamo sempre fedeli a Dio. Riversa su di noi il tuo amore di madre, accompagnaci nel cammino della vita; sazia la nostra fame col pane della Parola e dell'Eucaristia.

 

HANNO DETTO DI MARIA

Gli Angeli in cielo hanno una regina ma noi abbiamo una Madre e quella Madre è Maria. (San Bernardo)

 

RISATE IN CANONICA

Lui e lei, una coppia di fiadanzatini alla Peynet, muoiono in un incidente automobilistico. Tenendosi per mano come sempre, lui e lei bussano dol­cemente alla porta del paradiso. L’apre san Pietro ed esclama: — Oh, cari! Che bella sorpresa! Siate i benvenuti. No no! Non dite niente. Conosco ed ammiro da molto tempo la vostra bontà d’animo, il vostro amore angelico e platonico così raro fra la gioventù attuale. Mi entusiasma la purezza dei vostri sentimenti. Ecco! Il paradiso è vostro.

— Grazie, san Pietro — dicono lui e lei con gli occhi, più che con le labbra atteggiate a continuo, celestiale sorriso. E per mano superano la porta del paradiso.

— Belli! Buoni! Carissimi! — gioisce san Pietro, fre­nando con fatica il desiderio di abbracciarli, per non essere accusato di favoritismi. — Allora tu, cara, vai a destra; e tu, caro, vai a sinistra. Il terrore si impersona in lui e lei. — Per carità... — implorano all’unisono. — Per pietà, san Pietro, non dividerci.

— Ma cari, carissimi... — dice san Pietro a mani giunte.— Voi non siete sposati. Non mi è permesso lasciarvi beare insieme. Se no cosa si direbbe in giro? Che il paradiso è un albergo per coppiette?

— Noi due divisi — piagnucolano lui e lei a lacrime sincrone — moriremo di nuovo.

L’illustre e titolato custode si commuove. Poi gli lam­peggia l’aureola, e: — Ho un’idea! Ho una trovata! — annuncia, assicu­randosi con un rapido sguardo circolare che nessuno lo senta. E con un filo di voce prosegue: — Io non vi ho veduti. Voi uscite e state lì, appena fuori della porta. Appena vedrete arrivare un prete lo pregherete di sposarvi, ed il gioco è fatto. Chiaro? La felicità si impersona in lui e lei che accennano di sì col capo: Escono e stanno immobili, mani nelle mani, a guardare l’infinito, in attesa di un prete che arrivi in paradiso.  Sono ancora là che aspettano.

 

 

 

 

 

 

 

Torna al mese di Maggio