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1 MAGGIO

TRA I SANTI DI OGGI

BERTA,  Santa

Fu la sposa di san Gumberto. Verso il 660 fondò un monastero ad Avenay, presso Reims. Fu assassinata nel 680 circa  dai nipoti del defunto Gumberto che vedevano i soldi dell’eredità usati per il convento.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“DIO PORTO’ A TERMINE IL LAVORO CHE AVEVA FATTO”. (Gn. 2,2)

Ci sono persone che cercano disperatamente lavoro: ne va della loro sopravvivenza! Ci sono persone che non vedo­no l’ora di andare in pensione: non hanno trovato nel lavoro che fatica e umiliazione; altri che considerano il lavoro un male necessario, altri che hanno fatto del lavoro un idolo a cui tutto si può immolare: la salute, la famiglia...

Il lavoro, la fatica sono una realtà quotidiana. La Bibbia nel suo linguaggio concreto considera anche la creazione come un “lavoro di Dio” e indica il lavoro dell’uomo come continuazione di questa creazione.

Dove saranno finiti i tavoli, i carretti fatti dal lavoro di S. Giuseppe? Saranno serviti a qualcuno e poi saranno stati gettati! Giuseppe, però, con il suo lavoro non finalizzato a se stesso ha assicurato che si compisse la volontà di Dio per se stesso, per Maria, per Gesù e quindi anche per noi, ha quindi collaborato veramente alla creazione di Dio.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

1 Maggio 1991

Giovanni Paolo II pubblica l’enciclica Centesimus Annus in ricordo della Rerum Novarum.

 

UNA PREGHIERA A MARIA

"Che sarebbe ora di me, se Tu, o Madre, non mi avessi chiamato e impetrato tante misericordie? Se dunque Tu mi hai tanto amato, quando io non ti amavo, quanto più debbo sperare dalla tua bontà ora che ti amo?

Io ti amo, o Madre mia, e vorrei un cuore che ti amasse per tutti quelli che non ti amano. Vorrei una lingua che valesse a lodarti per mille lingue, per far conoscere a tutti la tua grandezza, la tua misericordia, e l'amore con cui ami coloro che ti amano.

Se avessi ricchezze vorrei tutte impiegarle in tuo onore. Se avessi sudditi vorrei renderli tutti tuoi amanti. Vorrei infine, per Te e per la tua gloria, spender anche la vita stessa se bisognasse.

Ti amo dunque, o Madre mia, ma nello stesso tempo temo che io non ti ami: poiché sento dire che l'amore fa simili gli amanti alle persone amate. Dunque s'io mi vedo a Te sì dissomigliante, é segno che non ti amo. Tu così pura, io così sozzo! Tu così umile, io così superbo! Tu così santa, io così iniquo! Ma questo é quello ch'hai da far Tu, o Maria: poiché mi ami, rendimi simile a Te. Tu già hai tutta la potenza di mutare i cuori; prenditi dunque il mio e mutalo. Fa' vedere al mondo quel che puoi a favor di coloro che Tu ami. Fammi santo, fammi degno tuo figlio". Amen.

(S. Alfonso Maria De' Liguori)

 

HANNO DETTO DI MARIA

Dio ha scelto Maria per giungere a noi e ha stabilito che lei fosse la strada da seguire per riconquistare la nostra patria. (Adamo di Perseigne)

 

SAGGEZZA POPOLARE

Quando Dio ti vuole aiutare, fino a casa ti viene a trovare.

 

I CONSIGLI DI PERPETUA

Pelle all'arancia
Tagliate un'arancia e strofinatevi la pelle del corpo, prima di infilarvi sotto la doccia. Ne uscirete morbidissimi. È una cura naturale e economica.

 

RISATE IN CANONICA

VIGILE - (a un prete che viaggia a tutta velocità lungo una congestionata strada cittadina, sopra una motoretta senza targa) Alt, reverendo!... Lei è in contravvenzione per eccesso di velocità.

PRETE - Abbia pazienza, signor vigile. Sto andando a visitare un infermo. Porto con me Gesù.

VIGILE - Doppia contravvenzione e verbale, perché su questa motoretta non si può viaggiare in due.

     
     
 

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