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14 FEBBRAIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

VALENTINO, Santo Vescovo di Terni, Martire

Poco sappiamo di questo Santo patrono degli innamorati. Una “passio” narra che Valentino, vescovo di Terni fosse stato chiamato a Roma per pregare per un malato e per guarirlo. Lì fu riconosciuto come cristiano e decapitato. Un’altra tradizione dice che, arrestato, ridiede la vista alla figlia cieca del giudice che si convertì. Ma l’imperatore mise a morte tutti e tre.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“GUAI A ME SE NON PREDICASSI IL VANGELO”. (1Cor 9,16)

Noi spesso crediamo che testimoniare il Vangelo sia un ‘optional’ o debba venire fuori solo in certe occasioni e in certi salotti buoni, e ci giustifichiamo dicendo: "Beh, intanto il mondo non lo salvo mica io, è di Dio, ci pensi Lui" e con questa scusa mascheriamo il nostro poco amore. I Santi sapevano di non essere loro a salvare il mondo, ma erano talmente innamorati di Dio da non negargli braccia, gambe e cuore, per cui, come San Paolo, hanno talmente l'amore di Dio che brucia dentro da sentirsi in colpa se non lo gridano gioiosamente al mondo intero.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

14 febbraio 1076

Enrico IV viene scomunicato da papa Gregorio VII.

 

UN ANEDDOTO

UNA STORIA DI SAN VALENTINO

La leggenda-storia racconta così: A Terni viveva una bella ragazza chiamata Serapia. Essa si innamorò perdutamente di un centurione Romano chiamato Sabino. L’amore era corrisposto ma lei era cristiana e lui pagano. Sabino allora si fece battezzare da Valentino, allora Vescovo della città. Tutto sembrava andare per il meglio quando si scoprì che Serapia aveva pochi giorni di vita a causa di una tisi galoppante. Sabino si recò a pregare il Vescovo perché o guarisse la ragazza o impedisse la loro separazione. Valentino avrebbe detto loro di abbracciarsi strettamente e, alla sua benedizione, un sonno profondo li addormentò per tutta l’eternità. Storia o leggenda? All’interno del Museo civico di Terni esiste ancora  un urna che raccoglierebbe i resti di Serapia e Sabino si può infatti vedere un braccio di donna (sarebbe il braccio sinistro di Serapia) incastrato profondamente nello stomaco (di Sabino). Si vedono anche due braccialetti, simbolo di un amore mai finito. Sempre a Terni qualcuno indica dei ruderi come la casa di Serapia.

 

FEBBRAIO CON ESCRIVA’ DE BALANGUER

Al momento della tentazione pensa all'Amore che ti attende in cielo: ravviva la virtù della speranza, che non è mancanza di generosità.

 

SAGGEZZA POPOLARE

Chi si ripara sotto una frasca, riceve quel che casca.

 

I CONSIGLI DI PERPETUA

Quando due bicchieri si infilano uno dentro l'altro, immergete quello più esterno nell'acqua calda. Il calore ha un effetto dilatante e permette di sfilare l'altro

 

RISATE IN CANONICA

Un grande peccatore di gracile costituzione arriva tremante dinanzi al demonio. Hai paura, eh? — sogghigna il diavolo.

No no... — batte i denti il peccatore. — Ho solo tanto freddo. Anche da vivo ho sempre avuto tanto freddo. Risata, ovviamente diabolica, di satana, e: — Stai tranquillo che qui il caldo non ti mancherà! —esclama. Poi afferra fra le dita adunche il peccatore, con una pedata apre una porta, e lo scaraventa sopra una piastra rovente, tra fiamme altissime.

Il peccatore si raggomitola come un beato dannato. E poiché il diavolo, dopo averlo guardato un attimo stupito, si allontana deciso, il peccatore con un brivido implora: Chiuda la porta, per favore.

 

 

 

 

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