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10 GENNAIO

 

TRA I SANTI DI OGGI

AGATONE, Santo, Papa    

Sappiamo solo che era originario della Sicilia, forse monaco, capace di parlare latino e greco. Il 27 giugno 678 fu eletto Papa. Dovette affrontare subito le dispute religiose che dividevano Roma da Costantinopoli, Egli con molta calma preparò quello che fu poi il III Concilio Ecumenico Costatinopolitano. Agatone però non vide la fine di questo Concilio perché morì il 10 gennaio 681. Agatone è ricordato dai suoi contemporanei per la gentilezza d’animo, il buon umore e la serenità. E’ considerato santo anche dalla chiesa Bizantina.

 

UNA PAROLA AL GIORNO

“PERCHÈ MI HAI GRAVATO COL PESO DI TUTTO QUESTO POPOLO?” (Nm. 11,10)

Mosè si lamenta con il Signore. La sua missione gli sembra impossibile. La terra promessa è lontana, il popolo si lagna con lui, non capisce, stenta a comprendere il progetto di Dio, la pentola della carne è vuota... Signore, oggi sono io il Mosè che si lamenta con te. Mi sembra troppo pesante il fardello che mi hai messo sulle spalle. Vedo la gente che mi hai affidato e vedo la mia povertà, povertà di fede, di forze, di capacità. Parlo di risurrezione, di eternità, di felicità che dura per sempre ma la meta è lontana, e bussano i poveri e sono tanti e vedo l’incapacità di aiutarli sul serio. Gli stessi amici, invece di aiutarmi, spesso non capiscono... E la lamentazione continua; parte da me, passa attraverso la gente e giunge fino a Dio, troppo spesso apparentemente muto e lontano. Meno male che in qualche momento di silenzio mi pare di captare la voce di Gesù che sussurra: “Coraggio, non temere, io sono con te fino alla fine dei tempi”.

 

OGGI NELLA STORIA DEI CRISTIANI

10 gennaio1984

Il Vaticano stabilisce relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti per la prima volta dopo oltre un secolo.

 

CURIOSITA’ BIBLICHE

ADAMO E GESU’

Alcune leggende uniscono Adamo a Gesù. Ad esempio una leggenda racconta che i resti di Adamo furono salvati da Noè sull’arca e poi sepolti proprio sul Calvario che è chiamato “Luogo del teschio”. Di qui il perché ai piedi di certi crocifissi viene rappresentato un teschio che sarebbe appunto quello di Adamo. Gesù è l’uomo nuovo, il nuovo Adamo, l’inizio della nuova umanità. Un apocrifo in: “Vita di Adae et Evae” racconta che Adamo prima di morire, chiede l’olio della misericordia dall’albero della vita: L’Arcangelo Michele concede però un solo ramoscello di quell’albero che Set pianta sulla tomba di Adamo e l’albero che ne crescerà fornirà il legno della croce di Gesù.

 

UN ANEDDOTO

UN AUTENTICO ASINO DELLA DIVINA PROVVIDENZA

Silone in Uscita di sicurezza (1965) descrive il suo incontro con don Orione quando aveva 16 anni. Rimasto orfano nel terremoto del 1915 in Abruzzo, era stato messo dalla nonna in un collegio a Roma. Per una sua fuga di tre giorni il direttore non lo volle più e pensò di affidarlo alle istituzioni di don Orione. Silone fu contento di questo «castigo», perché qualche anno prima, all’epoca del terremoto, gli era rimasta particolarmente impressa la figura del prete che si prodigava fra le macerie. Ora, per un sopravvenuto impedimento, don Orione telefonò che non sarebbe venuto a prendere il ragazzo in collegio; si sarebbero invece incontrati nell’atrio della stazione per poi partire per San Remo. Per un equivoco della memoria, Silone non riconobbe don Orione in quel piccolo e semplice prete, e credendolo un sostituto lo trattò male e si fece portare persino i bagagli con arroganza, come se quel prete fosse un facchino. Durante il viaggio, per dispetto, si fece comprare «L’Avanti», che allora costituiva il foglio anticlericale per antonomasia. Don Orione fece tutto come un servo, e quando l’equivoco fu chiarito, di fronte alle scuse del ragazzo, don Orione disse soltanto: «Portare le valige come un asinello... La mia vocazione è un segreto che voglio rivelarti; sarebbe poter vivere come un autentico asino di Dio, come un autentico asino della Divina Provvidenza».

 

GENNAIO CON SANT’AGOSTINO

C’è una gioia ignorata dagli empi, ma che tu, o Signore, dai a chi ti serve generosamente. Questa gioia sei tu stesso, ed essa rende felice la vita.

 

 

 

 

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