INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE
Il 27 giugno di quarant'anni fa il card. Giovanni Colombo così si rivolgeva ai 45 giovani che stavano per essere consacrati sacerdoti:
"Diletti candidati, la lunga attesa è finita, la fervida aspirazione della vostra giovinezza è coronata. Ora sarete consacrati sacerdoti, e per sempre. Non potrete più dimenticare la luce di questa mattina, i riti di quest'ora, gli amati volti dei parenti e degli amici che vi circondano, gli ideali e i propositi santi che vi fremono in cuore. Passeranno gli anni, incalzeranno gli avvenimenti, ma anche nella tarda vecchiaia, e perfinionell'estrema agonia, questo giorno brillerà nella vostra memoria. Felici voi, se comparando i fatti della realtà vissuta, li troverete ognora in fedele sintonia con le alte promesse del momento in cui avete curvato il capo sotto le mani del vescovo consacrante".
Caro don Walter, siamo qui a ricordare e rivivere con te la luce di quel mattino, il rito di quell'ora, felici di ritrovarci insieme, stretti attorno al medesimo altare, nell'offerta dell'unica Eucaristia. Pregheremo com te e per te, perchè la tua missione possa continuare secondo la via percorsa di Cristo. E dietro a te, anche noi ci sforzeremo di entrare per la porta stretta, per poi sederci alla mensa del Regno di Dio, del quale questa celebrazione è l'annuncio.
PREGHIERA DEI FEDELI
(testi tratti dalla catechesi di Benedetto
XVI del 5 maggio 2010)
Per la Chiesa, il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi,
perché siano ministri di santificazione, nonostante la povertà
umana;
dispensatori dei misteri di Cristo,
ponti dell'incontro con Lui e con tutte le persone loro affidate,
preghiamo.
Per i sacerdoti,
perché siano disponibili, generosi ed attenti nel donare ai fratelli
quei tesori di grazia che Dio ha posto nelle loro mani,
dei quali sono custodi ed amministratori,
preghiamo.
Perché nei sacerdoti
l'annuncio della Parola e la celebrazione dei sacramenti
non siano mai separati;
così da promuovere una pastorale che possa formare il popolo di Dio
ed aiutarlo a vivere in pienezza la missione e i sacramenti
come doni gratuiti di Dio, atti liberi ed efficaci della sua azione di salvezza,
preghiamo.
Per tutti noi,
perché siamo consapevoli del grande dono
che i sacerdoti sono per la Chiesa e per il mondo,
e che attraverso il loro ministero
il Signore continua a rendersi presente e a santificare,
preghiamo.
Per la nostra comunità,
perché sappia ringraziare Dio e soprattutto essere vicina a don Walter
con la preghiera, il sostegno e l'aiuto,
perché sia sempre più pastore secondo il cuore di Dio,
preghiamo.
Per i genitori ed i familiari di don Walter che sono
già ritornati alla casa del Padre:
per loro salga la nostra preghiera
e con affetto vada ad essi la nostra riconoscenza
per quanto hanno fatto nel seguire la sua vocazione al sacerdozio,
preghiamo.
GLI AUGURI
E' il momento degli auguri. Si uniscono a noi in questa celebrazione, che è segno di affetto e di riconoscenza, il s. Padre Benedetto XVI (si dà lettura della pergamena); il card. Dionigi Tettamanzi (si dà lettura del biglietto augurale).
Consegnamo al segreto del cuore di don Walter anche gli auguri che quarant'anni fa il card. Giovanni Colombo fece ai novelli sacerdoti, nell'omelia della Messa di Ordinazione.
Dopo questi autorevoli messaggi, le nostre povere parole, ma che scaturiscono dal cuore.
Grazie, don Walter, per essere stato tra noi, segno di contraddizione; non trionfante mietitore, ma seminatore premuroso e generoso. Sei riuscito a gettare nei nostri solchi un autentico seme di verità e di grazia, che presto o tardi, qui o altrove, nell'ora e nel posto che solo Dio sa, porterà molto frutto. E questo lo dobbiamo a te.
La grazia del Signore non ti lasci mai mancare la splendida esperienza del centuplo di gioia promessa a coloro che, come te, hanno saputo lasciare tutto per seguire da vicino Lui, e come Lui, essere pastore e guida.
Grazie, don Walter!
DON WALTER RINGRAZIA
Esagerati! E' il commento uscito spontaneo dal mio cuore domenica 27
Giugno in cui avete ricordato il mio 40 anniversario di sacerdozio. Sono
sincero: non che mi ha fatto dispiacere. Mi sono emozionato e sono stato
contento della preghiera e della presenza di tante persone. Ho cercato di
vederlo soprattutto come un momento di gioia e di ringraziamento al Signore
per la presenza del sacerdote nella nostra comunità. Come ho detto
nelle brevi parole durante la celebrazione delle s. Messe delle ore 11.00
a Domo e delle ore 17.30 a Porto sono andato nei giorni scorsi a rivedere
come in un filmato questi quarant'anni da prete. E subito ho ricordato il
Card. Giovanni Colombo che mi ha consacrato sacerdote e nelle cui mani ho
messo la mia promessa di obbedienza a lui e ai suoi successori. Il pensiero
è andato poi subito alla mia mamma che non mi ha visto diventare
prete ma che ho sempre sentito vicina e che tuttora dal cielo mi protegge.
A mio padre, a mio fratello che da poco è entrato a far parte del
regno dei cieli. Non ho fatto grandi cambiamenti in questi anni di sacerdozio.
Soltanto come coadiutore a Buscate e poi Parroco a Domo e a Porto Valtravaglia.
Mi è stato perciò più facile ricordare le tante persone
che il Signore mi ha messo accanto nel cammino della mia vita. E non finirò
mai di ringraziarlo il Signore perché veramente ho trovato anime
belle che mi sono state di esempio. E poi i tanti amici che ho avuto vicino
in questi anni e che non riuscirò facilmente a dimenticare. Per un
sacerdote poi è una gioia avere una comunità che prega insieme.
Le tante Eucaristie celebrate in questi anni. E ho detto la grande fortuna
ogni volta che celebro la S. Messa è per me come la prima messa che
ho celebrato.
Sono andato a ripensare a tutti gli ammalati e le persone anziane che ho
incontrato. Dico sempre che sono per me come dei parafulmini con le preghiere
e le sofferenze che sanno offrire anche per me. Ho ripensato ai tanti amici
e fratelli che ho accompagnato nell'ultimo viaggio verso il riposo eterno.
Sono andato poi a ricordare tutti i ragazzi ( e per me sono uno stimolo
e una gioia per restare giovane nello spirito ) che ho preparato a ricevere
i sacramenti dell'iniziazione cristiana, coi quali ho sempre avuto un rapporto
di amicizia e di stima. E da parte loro ho sempre avuto una risposta di
amicizia e di stima.
E ho concluso ringraziando tutti indistintamente e dicendo che sono veramente
contento di essere sacerdote oggi in questa comunità. (dal Notiziario
Parrocchiale Luglio 2010)