"ULTIME NEWS"
19 Gennaio 2003


News 1 


 DELBENE : E' ORA DI SCENDERE IN CAMPO

Appello rivolto alle Associazioni e alle Oranizzazioni che si rifanno ai valori della Sinistra Laico Socialista Riformista

In Italia numerose sono le Associazioni, le Organizzazioni nate al fine di rappresentare gli interessi delle fasce più deboli e indifese e numerose quelle con fini mutualistici e sociali.

Queste associazioni, nate spontanee dalle masse, hanno avuto nella storia del nostro paese un grande ruolo politico nella realizzazione di significative conquiste sociali.

Unite tra loro da valori comuni, che si rifanno alla Sinistra Laico Socialista Riformista, hanno avuto da sempre, quale strumento di espressione delle esigenze da loro rappresentate, il Movimento Socialista Italiano.

Oggi sempre più emergono i grandi conflitti d’interesse dove le fasce deboli vengono emarginate e isolate rispetto alle proprie necessità.

Con la crescente debolezza della politica rispetto all’economia e con la mancanza di una grande forza politica, espressione dei valori laici socialisti riformisti, anche il ruolo del mondo associazionistico e mutualistico viene emarginato, rischiando di non essere più in grado di rappresentare i propri interessi sociali.

Pertanto queste realtà oggi non possono e non devono sottrarsi a un confronto, devono tornare ad essere, come è stato nella nostra storia, uno dei motori portanti di un grande progetto politico.

La costruzione di una grande forza Laico Socialista Riformista non può fare a meno di quanto sopra e le realtà sopra citate non possono fare a meno di una forza Socialista .

Nel caso in cui qualcuno si sia dimenticato di tutto questo o non riconosca l’importanza di contribuire a un progetto politico, saranno i propri associati a richiederlo vedendo sempre meno risposte alle loro necessità e grandi conflitti economici di fronte ai quali nulla potranno.

Chiediamo pertanto a tutte queste realtà di mettersi in moto e di scendere nuovamente in campo quali parti integranti di un movimento socialista che si propone di segnare un nuovo secolo al fine di realizzare una vera giustizia sociale.

Daniele DelBene 

Presidente Nazionale Costituente Partito Socialista Riformista Pse

 


News 2 


 L'Avanti!

D'Agostino interviene sulla vicenda dell'Avanti.

Ho ancora gli occhi lucidi per aver letto il numero zero del nuovo Avanti!

Non sono affatto commosso, è solo che il computer comincia far male agli occhi, e poi si passa troppo tempo a capire se hai a che fare con un giornale dello SDI, del NPSI, o di quelli che stanno fra NPSI e FI. Piangerei, ma dalla vergogna.

Ho letto -con piacere- solo alcuni articoli soffermandomi su quello di G. De Michelis. Non stimo il politico, ma gli riconosco grandi capacità, se non altro per aver ampiamente dimostrartele durante i governi degli anni ’80. Per il resto confermo di ritenere vergognosa la collocazione politica del NPSI.

Mi sorprendo nel leggere: "C’è una domanda di socialismo, di un partito autonomo e riformista, che non può essere lasciata cadere. Dobbiamo dare una sponda organizzata a quelli che, vecchi e nuovi socialisti, intendono

mettersi sull’agone politico per far valere le loro idee e aprire una nuova pagina politica. Come segretario del Nuovo Partito Socialista PSI ...Al prossimo congresso porrò al centro della proposta politica della segreteria la questione dell’unità dei socialisti, partendo dal superamento progressivo delle attuali divisioni in blocchi contrapposti, dal ritorno alla politica attiva dei compagni disimpegnati, avendo come punto fermo di riferimento la loro piena autonomia. …. Al prossimo congresso del Nuovo PSI lanceremo questo messaggio, una sorta di big bang socialista".

Mi stupisco anche del silenzio che n’è seguito, sarà che da qualche tempo se ne sono dette troppe.

Non riesco però a non entusiasmarmi.

La proposta e’ chiara! E’ la nostra proposta!

Senza sopravvalutare il nostro lavoro, e contravvenendo ad ogni regola su tatticismi politici (che – ohimè - non conosco), credo che l’attività che stiamo svolgendo in quest’ultimo anno, e con maggiore incisività negli ultimi mesi in virtù della convergenza realizzata con l'impegno straordinario di Rino Formica e Claudio Signorile, dovrà incontrarsi con la proposta che dovrà partorire il NPSI. Preciso di non nutrire fiducia nei propositi che più volte sono stati espressi da esponenti socialisti di centro-destra, tuttavia la chiarezza delle parole questa volta lascia pochi dubbi. Quindi, accetto la sfida tenendo presente l'insegnamento di P. Levi (Maestro che ha vissuto, e ci ha permesso di conoscere, tragedie molto più serie dei giochi di galleggiamento di vecchi leader socialisti) "Occorre essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia con i capi carismatici ... Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi; è bene aver sospetto di tutti i profeti". Tuttavia è sempre Levi a ricordarci che "un nemico che si ravvede ha cessato di essere un nemico".

Provo ad immaginare la strada di un avvicinamento.

Dalle parole di De Michelis pare emergere una sola la condizione: autonomia.

Credo che l'associazione politica che dobbiamo far nascere può essere davvero il ponte di riavvicinamento. Fuori da sterile polemiche di schieramenti e di micro-partiti è possibile lanciare una sede di confronto, di elaborazione politica e di cultura. Immersi nel progetto di realizzare attraverso la verità storica una prospettiva di furturo sarà possibile creare le condizioni per la rinascita di una forza che non può scadere ne basso della discussione sull'adesione a questo o a quello schieramento (la scelta non c'è anche perchè superati i tatticismi fra centro-destra e centro-sinistra non resta altro che non aiutare l'avversario politico); il compito  è dare vita ad una nuova sinistra, la sinistra delle idee, delle libertà, quelle che lotta per i nuovi oppressi, che si mobilita per i diversi, che e' vicina ai disagiati; la vecchia sinistra socialista che non teme il futuro.

Mille i temi di affrontare: lotta attraverso la distribuzione totale del sapere ad ogni forma di disuguaglianza (attraverso l’elaborazione di un nuovo concetto di cittadinanza mondiale ed europeo,ed in virtù di nuove soluzione organizzative delle organizzazione sovranazionali), scontro con ogni forma di prepotenza (criminalità organizzata, guerra), tutele alle nuove forme di povertà, nuovi diritti per omosessuali, riconoscimento della famiglia come comunità d'affetto

. E poi le sfide della nuova Europa, il mondo del lavoro, una coraggiosa riforma delle pensioni e della giustizia. E molto altro ancora.

Credo, infatti, e da tempo ripeto infischiandomene dell'assoluto silenzio sulle mie proposte, che il problema fondamentale per la riunione dei socialisti, (mi riferisco all'elettorato, ai simpatizzanti più che ai leader); o meglio ancora per utilizzare il gergo di Violante, per la loro "riabilitazione" sia non la magra operazione politica, ma una gloriosa operazione culturale. Riuniamo le migliore intellighènzia socialista intorno all'elaborazione di una Carta di Valori, questa rappresenterà il punto di partenza per i programmi minimi (passatemi l’espressione un pò retrò) che debbono vedere l'apporto della discussione di singoli compagni nuovamente appassionati, per lo meno dall'assenza di polemiche. Avendo ormai almeno tre "L'Avanti", che si crei un organo di in-formazione unitario. Ripartiamo dalla conoscenza!

Una associazione libera ed aperta, un punto di riflessione e partecipazione non potrà non riportare alla Politica la passione di tanti militanti socialisti che oggi si limitano a subire la nausea di un voto assegnato a forze politiche che non riconoscono e che non li rappresentano.

Dice bene Rino Formica quando scrive ai compagni "non c’e’ un destino avverso che ci ha condannato, è la nostra inazione l’avversità da battere".

Cari compagni, è arrivato il momento di lottare!

 

Sandro D’Agostino

Responsabile Organizzativo Costituente Pse


News 3


  LE INIZIATIVE PROGRAMMATE IN CALABRIA E A VERCELLI SONO RINVIATE    

A Vercelli Domenica 9 Febbraio

Le Iniziative in programma per le prossime settimane a Vibo-Valentia e Vercelli sono riviate, infatti a seguito della notizia dei due avveniementi, con  grande e soddisfacente sorpresa della Costituente , sono pervenute moltepilci richieste dal mondo Socialista al fine di poter contribuire alla loro realizzazione, questo è l'intento e di conseguenza le due giornate saranno spostate di qualche decina di giorni per permetterne la partecipazione di tutti gli interessati.  

Resta confermato invece il seminario previsto in Sicilia per il 1 Febbraio come indicato nella pagina che segue. Al fine di dare la possibilità a tutte le realtà interessate di contribuire ai convegni e ai semiario in programma prossimamente nelle varie regioni e provicie d'Italia chiediamo agli ineressati di farci pervenire già dai prossimi giorni la loro disponibilità.  
VERCELLI - L'iniziativa a Vercelli viene rinviata a Domenica 9 Febbraio nei prossimi giorni saranno fornite ulteriori informazioni.

La segreteria Organizzativa - Costituente Partito Socialista Riformista Pse www.socialisti.info        


 News 4


SOCIETA' FABIANA SICILIANA

SICILIA : Seminario d’interesse regionale:

DALL'UNITA'

 L’OCCASIONE SOCIALISTA

Come uscire dalla crisi

Verso un’associazione politica laica, riformista e liberalsocialista – Dibattito pubblico sulle prospettive di una moderna Sinistra.

BROLO (ME), 1° FEBBRAIO 2003

ORE 10,30/13,30 – ORE 14,30/17,00

PIAZZA ANNUNZIATELLA

Introducono:

on. CLAUDIO SIGNORILE

(Già Ministro dei Trasporti – Fondatore del settimanale "La Gazzetta Politica")

on. TURI LOMBARDO

(Docente di Diritto dell’informazione e della comunicazione presso l’Università di Palermo)

ANTONIO MATASSO

(Presidente dell’associazione "Socialisti Riformisti" della Sicilia – www.psi2000.it)

  Per ulteriori informazioni 3807173055    


News 5


  INIZIATIVE IN OGNI PROVINCIA D'ITALIA
Il 2003 l'anno del risveglio Socialista

   Dalla metà del mese di Gennaio la Costituente si pone di organizzare convegni in ogni provincia d'Italia al fine di creare le fondamenta di un grande progetto politico, al quale si sta adoperando  l'ex Ministro Rino Formica, partendo dalle realtà di base . Prossime sono alcune iniziative organizzate in Piemonte, in Lombardia, in Calabria, in Sicilia,in Campania, in Emilia Romagna, in Abruzzo e moltissime altre le seguiranno in tutto il paese. >> La Costituente è a disposizione per contribuire in questa direzione, aperta a mettersi a disposizione di tutti i compagni che vorranno organnizzare convegni delle loro realtà locali, commenta DelBene Daniele Presidente del Movimento,questa volta un grande progetto politico travolgerà resistenze, interessi personali e l'italia tornerà ad avere una grande forza Socialista capace di governare l'evoluzione della società. <<                                                             s .a.  


News 6


 27 gennaio 1945-27 gennaio 2003 per non dimenticare

 Fabrizio : non dimentichamo la nostra storia!

 

Tra poco meno di dieci giorni vivremo un triste anniversario, ricorderemo le barbarie e gli atroci delitti commessi durante la seconda guerra mondiale dal regime nazista.Quella triste pagina della storia dell’umanità dovrà rimanere un ricordo, anche se doloroso, nella mente d’ogni essere umano, l’intolleranza e l’odio razziale per qualsiasi forma di diverso dovrà essere fortemente contestato alfine che ogni donna, ogni bambino ed ogni uomo possano vivere con tranquillità e rispetto le proprie diversità.

A noi giovani, lo scrittore Elie Wiesel dedica questa poesia che scrisse nel 1995 in occasione del 50° anniversario:

Aushwitz 27 gennaio 1995

"sono 50 anni e 8 giorni oggi io ho aperto gli occhi al buio"

i generali ed i colonnelli

erano prigionieri ed incatenati

ad Aushwitz, a Birkenen, a Monowitz.

i figli della terra di abramo innocenti,

orfani di pane azzimo

piegati e spezzati dalla fame

diventavano pasto per i cani dei comandanti.

i cani capivano,ma non sapevano parlare

molti uomini, donne, bambini addormentati nelle camere

diventavano rifiuti solidi per le bocche dei forni.

i forni non capivano,

ma sapevano parlare al cielo.

i fumi salivano dalle pianure verso le montagne.

il dio dei padri e dei padri dei padri aveva abbandonato la dimora sulla terra.

"dico a voi giovani ,nuovi figli della luce non dimenticate il 27 gennaio 1945".

 

Maurizio Fabrizio -Responsabile Costituente Pse Abruzzo


News 7


 

NELLE EDICOLE

Leggi la : 

 
di Claudio Signorile  

Edizione n° 3 - 17 Gennaio 2003

In prima :

La giustizia nell’occhio di chi guarda (editoriale)

Le corporazioni frenano la ripresa (Andrea Saba)

 Il referendum sull’articolo 18 e le nuove prospettive per la sinistra   pag. 3

        2003, nuova sinistra di governo

 Empedocle Maffia sulla concentrazione dei media Usa                      pag. 5

       Il padrone globale

 Andrea Pignataro sulla legislazione in materia di prostituzione       pagine centrali

        Sesso a norma di legge

 Maura Guida sul j’accuse del governatore dell’Illinois sulla pena di morte    Pag. 8

        L’America scopre la pena di morte

 Giordano Segneri racconta il Ruanda pag. 9

       Mille colline d’Africa

 Giuliano Malatesta traccia un ritratto dello storico Eric  Hobsbawm         pag. 11

       La storia come impegno

 

WWW.GAZZETTAPOLITICA.IT    


 News 8


  CREMA - CREMONA
Una prima riunione organizzativa e di prospettiva

  Si è svolta sabato scorso a crema una riunione organizzativa e di prospettiva al fine di creare anche nella propria realtà locale una struttura per supportare l'evoluzione del progetto Laico Socialista Riformista al quale si sta impegnando  la Costituente Pse e  l' ex ministro Rino Formica.   Nicola Fontanella Responsabile provinciale della Costituente Pse commenta così l'esito della riunione: << Un primo passo e decine di compagni presenti per rilanciare anche nel cremasco un grande progetto politico Laico, Socialista ,Riformista. Per iniziare stiamo organizzando con una iniziativa pubblica per i primi di Marzo>> .   Per informazioni : 340 3884651    


News 8


"E’ ORA DI APRIRE UN CONFRONTO COSTRUTTIVO E DI MOSTRARE CHI SIAMO VERAMENTE "

"La Costituente si pone di contribuire in questa direzione"

Questo il commento di DelBene Daniele  Presidente della Costituente.

" In questi ultimi anni migliaia sono stati i Circoli le Associazioni, i movimenti locali e Nazionali e i singoli compagni che hanno, con grandi sforzi, mantenuto accesa una fiamma socialista, non per nostalgia, non per un rimpianto del passato, ma per poterla rendere protagonista di un focolaio più grande. Queste fiamme rappresentano tutte una storia gloriosa per l’Italia, una grande cultura politica che ha contribuito a rendere democratico e moderno questo paese , che ha portato al riconoscimento di diritti e conquiste sociali fondamentali.Queste fiamme rappresentano quindi un patrimonio che non deve essere disperso, ma che deve essere grado d’interagire con l’evoluzione della società di oggi e di domani .Sono passati gli anni bui del socialismo democratico Italiano, sono passate e ormai dimenticate le tortuose vicende giudiziarie che volevano cancellare gli anni più significativi della storia d’Italia. Oggi, dopo più di un decennio, la mancanza di una grande forza Socialista Laica Riformista fa sentire i suoi sintomi. Il nostro paese ha bisogno di una grande forza politica che sappia rinnovarsi con le esigenze dei giovani , dei lavoratori , delle classi più deboli e indifese , sappia dare risposta alla disoccupazione, alle nuove necessità del mercato del lavoro salvaguardandone le regole e i diritti, sappia portare l'Italia nel secolo che è appena iniziato con la capacità di camminare a fianco dell'innovazione tenendo per mano l'individuo .Una forza socialista capace di garantire l'uguaglianza tra le diverse culture e popolazioni riconoscendone le proprie differenze, che sappia contribuire alla nascita di un' Europa consolidata , capace di garantire una forte politica sociale, espressione di libertà e democrazia in tutto il mondo.

Il nostro impegno deve essere in questa direzione; è dovere di tutti noi essere aperti a un confronto comune, in questo confronto potranno essere messe in discussione lidership , situazioni organizzate, dovranno essere superati vecchi rancori personali, ci sarà la necessità di creare una nuova classe dirigente di fronte alla quale ognuno dovrà portare la propria esperienza , dovrà vigere solamente il raggiungimento di un obiettivo politico nell’interesse del nostro paese.Dalla sensibilità a quanto sopra si mostreranno i veri Socialisti, quelli che hanno mantenuto una fiamma per costruire un futuro, quelli che hanno lottato e fatto dei sacrifici per segnare una nuova storia , ma anche quelli che purtroppo l’hanno fatto solamente per interessi personali ."

 


Contributi dei lettori


 

CHI VUOLE LA GUERRA E PERCHÈ

L’enorme dispiegamento di forze ha già ottenuto il primo risultato: occupare interamente un’area strategica per risorse, tenendola sotto un controllo militare non solo simbolico, in modo da influenzare tutta la politica e l’economia della zona, “raddrizzando” tutto ciò che è andato storto rispetto alla geopolitica impostata ai tempi della “guerra fredda”.

Per alcuni l’attuale stato di pressione militare, va mantenuto più per dare un nuovo sbocco geopoliticoall’intera area, piuttosto che per sfociare in una guerra effettiva.

Per loro, il problema Irak è per metà risolto dato che oggi questo Paese è già stato messo “all’angolo” in attesa di “essere cucinato” dopo che verranno risolti e “normalizzati” dossiers più importanti come l’intera penisola arabica con Arabia Saudita ed Yemen in particolare,  la Siria. e  l’Iran, a cui basta dare presto una spallata per farlo rientrare in gioco; c’è poi da seguire con attenzione ed accompagnare l’evolversi della Turchia, paese con popolazione musulmana, che rappresenta una alternativa democratica credibile rispetto all’assetto dei regimi arabi, stretti tra monarchie obsolete e parassitarie e regimi polizieschi, con eserciti aventi funzione di polizia interna più che di difesa del territorio nazionale, insieme al perdurare di oligarchie corrotte che di fatto favoriscono il mantenimento di una situazione di impotenza e senza sbocco per milioni di arabi.

Sempre fra questi, molti ritengono che il “gendarme Israele”,seppur efficiente strumento repressivo contro i Palestinesi, non sia affidabile nei termini di una alleanza strategica che presupponga il prevalere degli “interessi comuni” rispetto agli “interessi particolari”. Non per nulla Israele è il paese che pratica più di altri l’illegalità internazionale, disattendendo le risoluzioni Onu, “appoggiandosi” sul suo più potente alleato evitando così ciò che per molto meno ad altri è costato embargo, sanzioni di ogni tipo e guerre totali. La politica israeliana basata sulla conquista militare,oggi in atto contro i palestinesi, non potrebbe essere “sopportata” da nessuno stato arabo, Giordania compresa,pur se governata da un “re amico”.

In  caso di conflitto irakeno, grazie al “via libera” che ad Israele verrebbe dato in funzione del suo ruolo di alleato principale, l’ingerenza della “stella di david”  in quell’area andrebbe oltre l’attuale intensa attività del mossad, investendo in modo più o meno mascherato, logistica e partecipazione all’offensiva. Si verrebbe così  a creare uno stato di tensione incontrollabile che coinvolgerebbe intere popolazioni e scatenerebbe una campagna di odio “antioccidentale” che potrebbe facilmente tradursi in azioni contro cittadini ed interessi americani in ogni parte del globo.

Per chi la pensa così, il rischio è troppo alto, anche per una grande potenza come gli USA ed  i suoi alleati più stretti (in caso di guerra all’Irak al di fuori di una unanime risoluzione Onu, gli Usa potrebbero contare solo su pochi alleati, fra l’altro divisi nei loro stessi paesi: solo Israele sarebbe efficiente dato che la guerra all’Irak lo metterebbe in gioco ampliandone il ruolo e di conseguenza i vantaggi di conquista            e di potenza).    La “globalizzazione” di atti antiamericani sarebbe  in contraddizione con l’operazione in atto di ammassamento di truppe in un’area specifica  per poter circoscrivere gli obiettivi da controllare e da colpire.

La grande alleanza occidentale arriva e si ferma davanti alla soglia della porta della guerra. Fino a quella soglia,  l’Amministrazione Bush, con i  propri rappresentanti “più visibili” nelle persone del Vice-Presidente Cheney, del Ministro della Difesa, della Consigliera Condoleeza Rice, etc, ha potuto contare oltre che su una ampia maggioranza di americani,  anche sulla condivisione di molti cittadini di altri paesi cosiddetti occidentali.

Il muro è crollato e tutto è in movimento. Si muove l’economia, alla ricerca di nuovi equilibri che vadano oltre una mondializzazione selvaggia che privilegia il profitto e le merci a scapito delle persone.   Si muovono i popoli alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita…e di conseguenza si dovrebbe muovere anche la politica, ancora legata al breve termine ed al proprio confine.

Purtroppo una politica adatta ai tempi nuovi non è ancora pronta; lo si capisce dall’incapacità di trovare soluzioni, anche le più semplici; tutt’al più si tenta  qualcosa, senza poi arrivare sino in fondo alla soluzione del problema.Tutto ciò genera insoddisfazione, frustrazione, malcontento che può sfociare in  rassegnazione o rivolta. In mancanza di uomini che, tenendo conto di  idee ed esperienza, sappiano coordinare e dirigere «l’orchestra della politica», intervengono altri musicanti  di strette vedute  a proporre e, quando ci riescono, a far suonare i loro strumenti.

Ecco allora gli orchestrali delle armi e della guerra, che propongono e vogliono risolvere problemi interni ed esterni, con gli strumenti a loro congeniali. Questi signori dicono: «possiamo prendere due piccioni con una fava: rilanciare l’economia oggi in crisi  aumentando la produzione di armamenti e tutto quanto una guerra può far produrre in più e conquistare una sicurezza energetica controllandone le fonti, la produzione ed i prezzi». Non per niente in questo momento l’indipendenza dell’OPEC viene messa a dura prova dalla crisi mediorientale e dalla crisi petrolifera “voluta” in Venezuela.

Durante una guerra, anche le regole economiche saltano a vantaggio di chi dispone della forza; per i signori della guerra, all’Europa non resta che accodarsi in posizione subalterna se non vuole rimanere tagliata fuori da uno  sviluppo fondato su una economia di guerra. D’altronde sono gli stessi signori che hanno fatto saltare unilateralmente tutti gli accordi con l’Europa ogniqualvolta ritenevano necessario proteggere gli interessi americani.   La stessa logica opportunista portata avanti da sempre da Israele.

Tra scudo spaziale, dispiegamento degli eserciti in Asia (Afghanistan – Pakistan – Indonesia – Filippine – Corea del Sud, etc), occupazione militare del Medio Oriente e del Golfo Persico, più tutto quanto c’è già in giro per il mondo e quello che ci sarà, “gli orchestrali della guerra” possono dirsi soddisfatti in tutti i sensi: anche dal punto di vista personale, dato che “tutti loro” provengono e/o lavorano o nell’industria degli armamenti o a in quella petrolifera.

Le conseguenze di una guerra, temute da alcuni per un inevitabile escalation di azioni antiamericane in tutto il mondo, sono benedette da questi ultimi perché permetterebbe loro di prolungare all’infinito lo stato di pericolo, l’abolizione di ogni forma di democrazia reale, l’inutilità della politica parlamentare (nell’emergenza è solo l’esecutivo che decide).

Così come stanno le cose, è facile capire del perché assisteremo presto ad uno scontro frontale tra chi considera la pressione militare, uno strumento per attivare un riassetto politico regionale  con conseguenze internazionali e chi invece vuole arrivare alla “guerra totale” da effettuarsi sul territorio irakeno con uomini e mezzi di terra, e con i soliti massicci bombardamenti a tappeto considerando ciò una prima tappa di un programma d'interventi militari ovunque si ritenga opportuno e conveniente.

C’è in gioco ben altro che l’Irak e di questo se ne rendono conto gli americani che si oppongono all’escalation militarista dei fautori della "guerra preventiva" applicabile unilateralmente

Per avvalorare la “non politica” basata sulla legittimazione dell’uso della forza in ogni circostanza, vengono rispolverati termini tanto cari ai  fondamentalisti protestanti, come: “lotta del bene contro il male”, “paesi del male”, “è Dio che ci guida”, etc., o coniati termini come “guerra preventiva” (anziché guerra di aggressione) palesemente in contrasto con tutti i trattati internazionali  e la carta dei diritti dell’Onu; terminologie   ritenute  adatte ad ottenebrare le menti di un mondo senza più riferimenti illuminati.

Israele, con  la sua lobby internazionale mediatico-finanziaria,  è complementare alla “non politica” dei signori della guerra. Dove non c’è politica, Israele può fare «la sua politica» senza alcuna interferenza di commissioni parlamentari di paesi amici. Si dice che  addirittura anche la politica della più grande potenza mondiale  sia stata delegata ad Israele, dopo che la sua lobby detiene la maggioranza dei media e dell’impero finanziario americano e condizioni ormai pesantemente con ogni mezzo molti dei parlamentari e senatori americani.

Chi ha a cuore l’interesse della pace e della democrazia, siano essi di destra o di sinistra, bianchi o neri, cristiani o musulmani, etc e desideri una migliore convivenza fra gli uomini,  ha il dovere di non sottovalutare quanto sta accadendo.          I politici italiani dovrebbero sapere che gli italiani non vogliono questa guerra e nessuna altra guerra di aggressione, ma sembrano in gran parte non tenerne conto, preoccupati di piacere o di non dispiacere "all'azionista di riferimento".

Anche firmare i vari appelli contro una guerra assurda che aggraverebbe solo il dolore di un popolo ormai stremato da più di dieci anni di embargo e di bombardamenti (con il solo effetto di aver rafforzato un regime che a parole si voleva abbattere)  è un contributo alla pace.

Enrico Gervasoli - Bergamo


   Numerosi sono i compagni che hanno dato un loro contributo, a loro un fraterno ringraziamento.  

ATTENZIONE A TUTTI COLORO CHE NON VOGLIONO SOLO PARLARE !!!  

SE TI SENTI SOCIALISTA NON RESTARE A GUARDARE ! CONTIAMO ANCHE SU DI TE !

  La Costituente Nazionale Partito Socialista Riformista Pse si è posta un obbiettivo politico di estrema importanza e di enorme valore culturale nel voler rendere protagonista del futuro dell'Italia una grande forza Socialista. Questo impegno è dovere di tutti i Socialisti ed in particolare delle nuove generazioni. La Costituente ha organizzato e sta organizzando decine di iniziative e anche attraverso " Domani Socialista ", ma per poter continuare a contribuire al raggiungimento del fine sopra indicato ha bisogno di un aiuto da parte di tutti. Sicuramente questo aiuto arriverà, come nella nostra storia è sempre arrivato dai veri Socialisti. Non conta la quantità ma il gesto e di questo ve ne siamo già da ora riconoscenti.  

Conto Corrente Postale : 20 06 33 35
Causale : Sottoscrizione per un futuro Socialista  


 Domani Socialista
  L'informazione della Sinistra Laico Socialista Riformista a cura della Costituente Nazionale Partito Socialista Riformista PSE   www.domanisocialista.ion.it

 

 

 


A cura della Costituente Nazionale Pse : www.socialisti.info