Il documento approvato dalla Assemblea
Perché
Socialismo è libertà? Il Socialismo è una civiltà che ha
contribuito a fare la storia del mondo negli ultimi due secoli. La coscienza di
appartenere a questo movimento, che dà identità e programmi alla esigenza
diffusa di libertà per tutti gli uomini e non soltanto per chi ne ha la forza,
segna il versante della storia nel quale vogliamo stare.
I
diritti dei cittadini, il primato della persona non sono, nella coscienza dei
socialisti, un principio astratto da usare come riferimento. Sono invece il filo
conduttore di scelte politiche, di programmi di governo, di piattaforme
rivendicative sociali e sindacali, di riforme istituzionali, di battaglie
culturali e civili che si riassumono nella lotta per la libertà di
essere cittadini; per la libertà di affermare il primato della persona;
riassumendo battaglie e valori del socialismo democratico, della cultura
laica e dei valori libertari e liberali.
Il
Socialismo che vogliamo ed al quale pensiamo, dovrà affrontare nei prossimi
anni uno scenario di grandi verifiche con la storia.
Dovrà
dare ad una società che è cambiata anche profondamente, la guida politica che
è mancata.
Questo
socialismo deve esprimere la cultura del riformismo: affermare l’idea-guida
della centralità del cittadino;
realizzare il primato della persona sullo Stato (che è alla base
dell’autentico federalismo); tradurre
in una legislazione che la realizzi, la socialità come parte qualificante del
processo economico e della vita associata;
rinnovare il sistema politico, con la forza aggregante del progetto come
fattore di alleanza fra protagonisti.
“Socialismo
è Libertà” dovrà portare la cultura del riformismo nel Paese, per far
ritrovare sui fatti concreti e sulle proposte visibili e verificabili, alle
persone che lo vogliono, il senso alto e nobile della politica.
L’esperienza
compiuta in questo decennio ci porta a dire che nel socialismo italiano non ci
sono compagni che sbagliano, ma un pluralismo di esperienze delle quelle si deve
prendere atto. Solo alla fine del processo ( la creazione di una grande forza
riformista) si vedrà chi ha visto più lontano. Per il momento dobbiamo dare
un’interpretazione serena ed oggettiva delle diverse formazioni in cui sono
sopravvissuti i socialisti, ponendo come unica discriminante la innaturale
collocazione nel centro destra.
“Socialismo
è libertà “ opponendosi alla guerra come mezzo regolatore dei conflitti
internazionali, assume come riferimenti della sua azione: la priorità assoluta
del rafforzamento dell’Unione Europea che deve realizzarsi nell’unione
politica; l’irreversibilità della collocazione dell’Italia nell’Alleanza
Atlantica; il riconoscimento delle funzioni insostituibili dell’ONU ed il
rispetto senza ambiguità delle sue risoluzioni.
Queste
sono le condizioni preliminari attraverso cui misurare i comportamenti coerenti
del nostro Paese nello scacchiere internazionale.
Il
rispetto dei vincoli delle alleanze e delle decisioni dell’ONU, non possono
quindi essere soggetti ai condizionamenti ed alle oscillazioni della politica
interna, e richiedono un atteggiamento coerente e trasparente da parte del
Governo, del Parlamento e delle forze politiche.
“Socialismo
è Libertà” s’impegnerà a sostenere le posizioni del sindacalismo
riformista, a cominciare dal prossimo Referendum sull’articolo 18, ma
soprattutto punterà a chiarire i contenuti dello scontro sul mercato del lavoro
che, oggi, rappresenta il terreno prioritario di confronto tra riformismo e
massimalismo, destinato per il suo valore discriminante a determinare, nel
centro sinistra, alleanze identificabili.
Si
impegnerà inoltre nel confronto per una evoluzione del sindacato della
concertazione e della partecipazione, proponendo nuovi modelli capaci di
rafforzare il suo ruolo in Italia ed in Europa.
“Socialismo
è Libertà” nasce come un’associazione libera, laica e socialista, aperta a
tutti coloro che ne condividono principi e finalità, per dare la parola al
silenzio.
Non
è un partito; è una libera associazione di donne e uomini che intendono
contrastare la liquidazione silenziosa di una tradizione, di una storia, di una
esperienza creatrice; reagire a chi arbitrariamente ha dato per superato il
socialismo e la sua causa.
Vuole
essere un punto di incontro per coloro che hanno provato l’indifferenza o
l’ostilità di un centrismo rivolto solo alla difesa di un liberismo senza
idee; e che hanno subito la freddezza e l’inimicizia di una sinistra troppe
volte settaria ed altera.
Vuole
essere scuola di formazione di nuove energie che guardano al futuro, e senza
perdere la memoria, sanno sviluppare un’analisi serena e realistica sulle
trasformazione intervenute, che rendono irripetibili alcune esperienze del
passato.
Oggi chiediamo impegno e volontà perché la parte migliore di questa storia abbia la voce e le energie per costruire il futuro, dimostrando nelle azioni e nelle idee perché Socialismo è Libertà.