LE VIPERE: COSA FARE IN CASO DI MORSO

 

DINAMICA DEL MORSO
L'EFFETTO DEL MORSO
COMPORTAMENTO IN CASO DI MORSO DA VIPERA


 

LA DINAMICA DEL MORSO

 

La caratteristica principale che distingue il morso della vipera, è l'impronta lasciata dai due denti veleniferi: due forellini simili a due punture di spillo, distanti uno dall'altro circa 10 mm... Ecco cosa fare in caso di morso.

La vipera, se viene improvvisamente e da vicino molestata, calpestata o stretta fra qualcosa che ritiene minacciare la sua esistenza, si arrotola su se stessa, ed assume, con la parte anteriore del corpo, una forma particolare simile alla lettera "S".

Il massimo dell'azione difensiva si ha quando la vipera emette un soffio minaccioso e aggredisce colui che la importuna, ancorché sia ad una distanza non superiore a 25/30 cm.

A distanza superiore la vipera non può colpire, quindi non salta, come molti erroneamente credono. Occorre però tenere presente che, alla distanza sopra indicata, l'animale, distendendo il corpo disposto ad "S" con una velocità fulminea difficilmente seguibile dall'occhio umano, non sbaglia il bersaglio. La persona morsicata avverte quindi un'improvvisa, quanto dolorosissima, puntura.

La caratteristica principale che distingue il morso della vipera, è l'impronta lasciata dai due denti veleniferi: due forellini simili a due punture di spillo, distanti uno dall'altro circa 10 mm., dai quali esce un liquido di colore rossastro, un misto di sangue e siero. Inoltre, presso i forellini suddetti, si rilevano una serie di punti più piccoli, equidistanti, che non sono altro che i segni lasciati dai dentini mascellari della vipera.

Il morso di un ofide innocuo (serpente non velenoso), invece, lascia, sulla parte colpita, solamente l'impronta di forma semicircolare dei dentini mascellari.

Dai due disegni illustrativi, è facilmente rilevabile la diversità delle impronte lasciate dai morsi dei due rettili.

MORSO DELLA VIPERAMORSO DELL'OFIDE INNOCUO


 

L'EFFETTO DEL MORSO

E' opinione comune che il morso della vipera sia mortale. Il veleno che la vipera inocula può essere mortale ma dev'essere secreto in una dose minima di almeno 15 milligrammi e, come vedremo, in un solo morso, tale quantità non viene mai raggiunta.

Come si sa, tutte le sostanze tossiche agiscono in proporzione al peso del soggetto colpito, con dosi che variano a seconda dalla potenza del veleno. La quantità di veleno che può produrre l'apparato ghiandolare di una vipera varia da 6 a 18 milligrammi, a seconda della sua età e delle sue dimensioni.

La dose mortale per il 50 % dei colpiti è pari a 0,55 milligrammi di veleno per ogni kilogrammo di peso corporeo del soggetto.

In altri termini, affinché il rischio di avvelenamento mortale raggiunga la probabilità del 50 %, per un uomo del peso di 60 kilogrammi, occorrerebbero 33 milligrammi di veleno, ovviamente inoculati per intero.

Come abbiamo visto, le vipere nostrane, per ogni morso, ne inoculano una quantità di gran lunga inferiore.

Possiamo quindi affermare con ragionevole sicurezza che: "il veleno delle vipere nostrane, nelle dosi abitualmente inoculabili, non è letale per un individuo adulto".


 

COMPORTAMENTO IN CASO DI MORSO DA VIPERA

Osservando le elementari norme di prudenza, il rischio di essere morsicati da una vipera si riduce notevolmente. Riteniamo comunque necessario considerare anche questa, sia pure eccezionale, eventualità.

I manuali tradizionali che trattano la materia, suggeriscono i seguenti interventi di emergenza, da attuare in caso di morso:

Tali interventi non devono essere però praticati da soccorritori improvvisati o inesperti, perchè possono presentare più rischi del morso stesso.

Infatti, è chiaro che:

Secondo uno studioso, poi, almeno il 75% dei morsicati da vipera, possono avere complicazioni in conseguenza della somministrazione del siero antiofidico polivalente.

Pertanto le conclusioni a cui giungono gli studiosi che si sono ultimamente occupati del problema sono le seguenti:

"Poiché le morti per morso di vipera sono rare e poiché ci sono più complicanze per le cure che per le negligenze, il soccorritore profano dovrebbe concentrarsi per portare rapidamente la vittima da un medico o presso un centro ospedaliero".

In accordo, quindi, a quanto è stato scritto dagli esperti, la condotta da seguire, nella remota probabilità di morso di vipera, è il trasporto dell'infortunato presso un centro ospedaliero, senza perdere tempo in altri interventi.

Si tenga a tale proposito presente che il siero antiofidico agisce efficacemente quando è somministrato entro quattro ore dal morso.

Tale intervallo di tempo è di solito più che sufficiente per raggiungere il centro ospedaliero più vicino, vista la conformazione geografica del nostro Paese.



Notizie tratte dal sito Montagna Sicura e dal sito Lupo Grigio.