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ecco accontentato anche chi diceva che la
traccia blu non c'era. Come il volto delì’Angelo alla guglia dei
gaglini: è evidente iolai ...è evidente sì, Bergame, ma che
ti diverti a scarabocchià a casaccio sulle vecchie stampe...e un ti
vergogni alla tuà età, o mae! Questa la chiamo una traccia blu,
stavolta disegnata sull'ipotesi Caprara: dopo gli stretti tornanti e il
bel Tecchione, nessuno dei due accessi ai rispettivi valichi difetta di
<pressoché verticalità>. il tratto tratteggiato è dietro il
colletto, è dove c'è il cavetto d'acciaio. ciao Luca
Alè, anche Luca s'è aggiunto al plotone di cartografi e tracciatori vari!
Io invece devo smentire
le speranze sui due indizi: le ricerche incrociate su Google alla fine
mi hanno portato al... Canal Fondone e alle cave del Fondone!
Comunque
direi che ci siamo quasi: quindi a questo punto prendo l'iniziativa;
nei prossimi giorni preparerò una bozza di progetto su base CTR 1:5000 e
la posterò; se poi ci vediamo anche, ben venga, e se ci sono ulteriori
verifiche e ragguagli, ne terrò ovviamente conto. Se avete roba non
postabile, l'e-mail è marco.lapi@toscanaoggi.it o marco.lapi57@gmail.com.
Per essere più preciso possibile, chiederei per favore a chi può la
cartografia della traccia segnalata tra la Greppia e il tornante della
marmifera.
X Pisanino: prima della foto ho scritto
giusto (caprara) poi ho aggiunto una a (caparara), una svista ma a te
non scappa niente, pignolo o Bergame, ma sei sicuro poi che
si tratti della Caprara e non di una cava alle Madielle sulla stessa
linea? a me sembra di vedere la cresta del Focoraccia in secondo piano
che copre parzialmente il Pitone, la prospettiva non mi pare proprio
possa essere quella dalla Caprara, che dovrebbe essere lì dietro...
per
il sentiero ti stai riferendo...a quello percorso da IO e Fabbri..dopo
l'ultima casa diroccata a sx nella parte bassa del bosco... che porta poi alla cava Caprara...??? la
prima parte fino nel canale sì, poi invece che andare alla Caprara ho
risalito ancora un po'il canale, quello che sulle carte è chiamato Fosso
del Pozzone. se non sbaglio voi avete fatto la più a valle delle due
segnate IGM, dico bene? la via per la Caprara come quella per
Granarola, col loro attacco basso, erano adatte per chi proveniva da
Massa via Canevara, Darola, Altagnana, potevano ancora tornar bene da
Antona via Campiglia bassa-case dei pastori-<Fondone?>, ma il
traffico più in quota via Tecchia richiedeva naturalmente un percorso
più alto.
Io invece devo smentire le
speranze sui due indizi: le ricerche incrociate su Google alla fine mi
hanno portato al... Canal Fondone e alle cave del Fondone!
Comunque direi che ci siamo quasi altroché!
e abbiamo toccato, ma il fondone...no, non è vero: in effetti un
quadro, un po' rattoppato qua e là comincia a prendere forma, no? comunque
non capisco che c'entri il tornante della marmifera...per fare una via
dei cavatori in cerca della libertà? e mi sa, ma di minestrone...
Luca,
per quanto riguarda quella traccia lo so che non c'è che da andare a
vedere; per essere una cengetta naturale a me pare (così non uso
"sembra"...) abbastanza definita anche sul paleo. o Marco, e disegnila un po' ora la tu' traccia gialla, se tu c'hai il coraggio... ciao Luca
xLuca Sulla cava della foto mi sa che hai ragione, dovrebbe essere le Madielle, Mannaggia
ma la sostanza non cambia perché non era il nome della cava che mi
importava far notare , ma quella strana traccia bluastra sullo sfondo,
che mi “pare” appartenere al costone che scende dal passo del pitone di
mezzo (dx orografica). NB: ho detto “mi pare” con l’intendimento magari
di andare alle Madielle a verificare come le cose appaiono ai tempi
nostri.
Quanto a divertissi a scarabocchià mi pare che un c’ho da
insegnatti nulla. Per l’età invece devi portà pazienza: a un certo
punto della vita si ritorna bamboretti e ci si diverte con pogo
Comunque bel lavoro Luca, con questo accerchiamento forse ce la
facciamo a stanà il pitone. Però non abbassiamo la guardia e tanto per
tenerti in moto le rotelle ecco qualche ... Pitonata .
La
traccia a tornanti nel ravaneto e il tecchione di cava Caprara sembrano
mettere d’accordo un po’ tutte le testimonianze , in particolare quella
della Rustighi (il famoso Tecchione) con la ricostruzione dell’Armanini
(stretti tornanti e poi su al passo quasi in verticale).
Però a
rilegger bene ci sono cose che non tornano. Tanto per non far fare i
salti mortali ai lettori riporto quel che scrive la Armanini:
sul far della sera la comitiva partiva dal sentiero che da Antona porta
alle Vigne, a Campareccia ed a Porneta (tutte località sopra Antona),
attraversava a mezza costa lo sperone della Tecchia ed entrava nel
castagneto di Campiglia. Superato il Fosso di Campiglia il sentiero
saliva prima con stretti tornanti, e poi pressoché verticale sino al
Passo del Pitone. Di là scendeva nella valle del Serra
la
traccia che hai disegnato dovrebbe passare da Porneta e poi tagliare a
mezza costa lo sperone della Tecchia. Più o meno dovrebbe tagliarlo
quindi a quota 700, e rimanendo a mezza costa dovrebbe entrare nel
castagneto circa alla stessa quota. MA una volta nel bosco di Campiglia a
quella quota non avrebbe senso andare alla base del ravaneto di Caprara
perché a occhio e croce per andare là ci sarebbe da scendere in fondo
ad una specie di burrone e traversare il fosso di campiglia intorno a
quota 550. Mentre dal bosco di campiglia, mantenendosi in quota, si
andrebbe in maniera più sensata e meno burrascosa ad attraversare il
fosso del pozzone /campiglia dove passa la traccia della vecchia IGM (la
linea tratteggiata scomparsa) che porta al pitone di mezzo e al passo
focoraccia.
Anche rispetto alla testimonianza della Rustighi mi pare che ci siano cose che non tornano
...verso
la metà di febbraio si decise di partire...un mattino presto, prima
dell'alba, si partì dalla Brugiana verso Antona, attraverso i boschi
montagnosi. arrivammo che era quasi notte...ci incamminammo verso
l'Altissimo e più si saliva, più freddo faceva. trovammo ghiaccio e
neve...e raggiungemmo il famoso <Tecchione> di cui tanto avevo
sentito parlare. era un'immensa grotta con un grande incavo che la
faceva sembrare una grande stanza, qualcuno aveva messo dell'erba che
seccandosi formava quasi un giaciglio per riposare. tutti erano seduti
per terra ed ognuno si rifocillava con quello che si era portato dietro.
eravamo rimasti tutti insieme, bisognava ripartire prima che giungesse
l'alba, eravamo saliti più di mille metri ed era stato terribilmente
difficoltoso, ma ora ci si presentò qualcosa ancora più difficile...se
la salita era stata faticosa, la discesa che ci si presentò di fronte
era molto pericolosa, ghiacciata e lucente nella tenue luce dell'alba.
in quella discesa non si poteva camminare, ma bisognava strusciare
seduti sul ghiaccio, attaccandoci a delle ginestre lunghe e forti che
sbucavano fuori...
La Rustighi dice di aver salito più
di mille metri in direzione dell’Altissimo prima di arrivare al
Tecchione, e poi dal Tecchione sembra che sia discesa subito sul
versante versiliese.
Secondo me la Armanini e la Rustighi parlano
di due percorsi diversi. Resta l'enigma del Tecchione. L'itinerario
della Rustighi sembra molto spostato verso l'altissimo e verso quote
maggiori. MA dalle parti degli Uncini non ci sono Tecchioni che
potrebbero fare al caso ? Mi sembra di ricordare qualcosa di simile
sulla dx scendendo dagli uncini verso la marmifera. Ma forse è solo un
riparo sotto un roccione
Mi sa che la pizza è meglio lasciarla lievitare ancora un po’
ma poi come la mettiamo se i percorsi sono addirittura 4 o 5 ? Bisogna
arricchire il monte premi ! E se agiungessimo qualche “panzanella”
Del resto mi sembra una ricompensa appropriata visti gli argomenti
trattati: tracce come miraggi, linee fantasma che scompaiono dalle
carte, animali mitologici e last-but-not-least leggende scolpite nella
roccia bello ricco però questo topic
Aggiornamento..per i "scriba "del forum.. Il quadro generale nella parte bassa del bosco di Campiglia:
1)sentiero/mulattiera,che
parte da Darola(laghetto di trote di Antona)segue il torrente di Antona
fino alla falesia "Laguna"svolta a sx (attraversando il torrente Antona
)verso il bosco rimanendo in prossimita' del fosso Campiglia (tracce un
po' cinghialesche...ma visibili)fino alla quota 700 arrivando al
crestone-basso-che parte dalla casa dei cacciatori.Da li..altro sentiero
(un segno celeste spray sulla foce ) si stacca dal crestone e scende
giu' nel fosso della Caprara o torrente Antona (non sono sicuro qua') A
quota 750 (sempre bosco di campiglia)vicino all'ultima casa diroccata
sul crestone citato.....altro sentiero/mulattiera...(segni rossi
sbiaditi fino a meta' percorso)che arriva sotto il ravaneto della cava
Caprara. Ed infine...il classico 188/bis....ricostruito da piu'
persone nella parte del bosco di Campiglia(dopo il colle Bianchina,fino
alla casa dei cacciatori) Rimane ancora due ? punti interrogativi 1-se
prima del bosco di Campiglia...proseguivano verso il sacrario della
Tecchia (varie tracce sul posto lo fanno pensare...visto che la strada
provinciale non c'èra prima e i muretti sul lato non esistevano.... 2-la
mulattiera che parte nella parte bassa di Antona.....a mezza costa
campi coltivati/vigne..e passa sopra al laghetto delle trote..fino al
bosco di Campiglia (da accertare la percorribilita'per vegetazione sopra
il torrente (nella parte centro/finale)Antona
Queste notizie completano cosi una parte del territorio......che stiamo perlustrando.......... Un
ringraziamento...in queste uscite..al mio socio del Cai
Fabbri.....molto scrupoloso e attento nei particolari....vorra dire che
poi i capperi della pizza li diamo a Lui. vi salutiamo tutti.....Fabbri/Pisanino