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xMarco: la vecchia CTR 5000 è più fine nei dettagli e mi ha
permesso di identificare meglio vari punti quindi il tracciato disegnato
sulla CTR 500 è più preciso anche per quel che riguarda il collegamento
tra passo della Focoraccia e tornantone. Una precisazione: sono partito
dall’assunto che il tornantone fosse il punto dove la tua traccia rossa
diventa tratteggiata, è giusto ? Ovviamente sono tracciati di massima,
non gps
Ripubblico la mappa CTR5000 con alcune lievi modifiche ed integrazioni.
Ho
segnato in blu la prosecuzione del sentiero Fanfani dal tornantone alla
costola rocciosa dove sono passato la prima volta che sono salito al
Piton di mezzo. Quindi per salire al piton di mezzo dalla Polla si hanno
a disposizione almeno due percorsi basali: uno segue il sentiero
fanfani fino alla costola rocciosa (delle querce annerite) e l'altro
sale direttamente dal "fosso della Griffaia" seguendo all'inizio le
tracce individuate da Ponticelli. Il primo percorso è più comodo e
regolare (ed eventualmente meritevole per una risistemazione) ma
probabilmente non è quello più antico. Il secondo è quello riportato
sulla guida del 1922 ma fino all’incrocio col sentiero fanfani è una
traccia molto labile e presenta alcuni tratti un po' scabrosi.
Poi
ho segnato in blu il collegamento tra il crinale della grossa fania (o
delle conifere) e il sentiero che scende dal passo della Focoraccia.
Questo collegamento secondo me è utile in previsione di una
risistemazione dei sentieri della libertà, perché riprende una traccia
ben visibile e piuttosto comoda che in breve riporta sul sentiero
fanfani evitando il canale umido dove pisanino ha messo gli ometti. La
discesa nel canale umido come via d’uscita è un po' scoscesa e
soprattutto insidiosa in caso di pioggia.
Riguardo alla
questione "passo del pitone" gli ultimi contributi di Marco e Luca
hanno sottolineato la difficoltà, se non l’impossibilità, di dare una
collocazione geografica univoca al "passo del pitone" . Sul crinale
Uncini-Focoraccia infatti i pitoni (e quindi i passi) candidati sono
almeno tre: uno meridionale a ridosso della lapide del passo della
focoraccia, uno intermedio presso il passo che io pensavo essere
quello del pitone (il piton di mezzo) e uno a nord, presso il passo
della greppia. Come contributo alla discussione riporto due interessanti
documenti fotografati da Fabrizio Bertoneri al museo storico della
Resistenza di S. Anna di Stazzema (si trovano in un album sulla sua
pagina fb e li pubblico qui col suo consenso).
Anche
se non tolgono del tutto i dubbi sembrano avvalorare l'identificazione
del passo del pitone col Piton di mezzo. A far propendere per questa
interpretazione sono due elementi: la quota 1164 (quella presente anche
sulla pagina del comune di Massa) e lo schizzo panoramico che sembra
collocare il passo del pitone tra la Greppia a nord e il passo della
Focoraccia a sud (rappresentato da uno sperone roccioso). Certo queste
non si possono considerare prove che possono chiudere la questione
perché non si tratta di documenti storici ma ricostruzioni e quindi
bisognerebbe capire su quali documenti d'epoca sono basati.
Per
finire propongo di chiamare definitivamente (almeno qui sul forum) il
passo intermedio col nome che sembra più appropriato sia geograficamente
che storicamente: "Piton di Mezzo". Con la riserva di stabilire se il
passo del Pitone utilizzato dai partigiani sia quello il "Piton di
Mezzo" o uno degli altri sul lungo crinale Carchio-Uncini.
Lascio agli "snakesbusters" di parte massese le controdeduzioni
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/12 11:49
By: Marco di AS
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Ciao Bergame, ti confermo che il tornantone è dove dici tu; noi
abbandonammo lì il sentiero Fanfani che anzi ci sembrava finire e
discendemmo nel fosso. Ti volevo chiedere a questo proposito dov'è che
il sentiero Fanfani termina di preciso e dove sono (sulla carta) la
costola rocciosa delle querce annerite e il crinale della grossa fania e
delle conifere. Credo comunque di averlo capito, è solo per esserne
sicuro. Il sentiero che scende dal passo della Focoraccia è ovviamente
quello rosa, no? E il canale dove pisanino ha messo gli ometti è quello
che scende verso la traccia verde e il tornantone, giusto?
Se è
così, nonostante che il sentiero Fanfani sia senza dubbio più recente,
si potrebbe proporre la risistemazione e segnalazione di entrambi i
rami; comunque anche secondo me, a questo punto, il valico principale
era quello del Piton di mezzo. Grazie, a proposito, per i documenti
postati. Chiederei anche agli altri cosa ne pensano, Guido compreso (è
un po' che non interviene) per vedere di definire un progetto e
presentarlo magari contestualmente con quello che vogliamo mettere a
punto con Angelo Nerli verso l'Altissimo.
Infine una curiosità
non ancora risolta: perché sentiero Fanfani? Che c'entri in qualche modo
Amintore? Non so se sapete per esempio che sopra Retignano, sul
versante sud del Mont'Alto, lungo un sentierino che passa sotto la croce
e prosegue in direzione est, c'è una lapide che ricorda la visita di
Fanfani, se ben ricordo negli anni Cinquanta, al cantiere di
rimboschimento della zona.
Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/12 15:16
By: ponticelli
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Ciao Bergame, volevo solo aggiungere, a proposito del tuo
<<Ovviamente sono tracciati di massima, non gps>> le mie
tracce in scala 5000 relative a un paio di giri in quella zona, con il
mio gps MYNAV 600 (purtroppo in formato proprietario trc). Vedrai che arrivato, dopo il tornantone, alla costola rocciosa, sono salito seguendo qualche ometto fino ad incontrare
il sentiero con segni rossi di vernice che dalla greppia scende e
traversa verso la marmifera (arriva fino al tornante dove c'è una
grotta/saggio), e l'ho percorso proprio in quella direzione per poi
andare con la marmifera principale fino alla tacca bianca (dove è un
po'...impazzito). Infine sono sceso fin poco prima della cava
michelangelo ed ho percorso il sentiero del cavatore (dove la mia
traccia termina perchè mi faceva fatica cambiare le batterie...).
In questa seconda immagine si vede, sovrapposto a quella (rossa) precedente, una seconda traccia (gialla) in cui si può notare che dopo la curva del fosso della griffaia (dove il gps è di nuovo impazzito a causa di perdita di segnale), ho lasciato il sentiero fanfani salendo su quelle mie <<tracce individuate da Ponticelli>> fino a ritrovarlo
prima della costola rocciosa; da lì sono risceso sul fanfani al
tornantone ed ho percorso il tuo tracciato rosa/viola chiaro (dove il
gps è di nuovo impazzito nel canale umido), fino al piton1/focoraccia
per poi terminare alla greppia e rifare il tutto alla rovescia.
Infine,
ecco la traccia in scala 7500 (pulita, senza impazzamenti!) del tratto
dalla tecchia, "rifugio campiglia", fino a piton1/focoraccia:
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/12 18:28
By: bergame
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Rocciatore
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xMArco : Sull’ipotesi che il sentiero Fanfani sia recente ho
cominciato a nutrire dubbi dopo aver dato un’occhiata alla ristampa del
libro fotografico sull’Altissimo pubblicato Sancholle Henraux (a Parigi
nel 1905 mi pare - ora non l'ho sottomano). Se vai a vedere c’è una foto
presa da Mortigliani (mi pare che si chiamava così il luogo dove c’è la
madonnina e che ora tutti chiamiamo la Polla) dove si vede bene che
l’intaglio del sentiero Fanfani all’epoca (inizio '900) era piuttosto
evidente. Per quanto riguarda lo zampino dell’Amintore NazionalPopolare
bisognerebbe chiedere lumi a chi sa : vecchi Zanesi o giovani forumisti
Confermo:
La traccia rosa è il sentiero che scende dal passo Focoraccia. Il
canale degli ometti di pisanino è quello che scende verso la traccia
verde.
Stasera rimetto le mani alla CTR5000 e cerco di disegnare
il prolungamento del sentiero Fanfani fino al suo termine (sempre con
beneficio di verifiche sul campo con strumenti più affidabili), poi
segno il crinale di conifere/grossa fania e la costola rocciosa delle
querce annerite. Comunque gli ultimi due li vedi già: il crinale della
grossa fania è dove confluiscono tre linee blu, mentre la costola
rocciosa è dove la linea blu più meridionale fa il primo tornante a 180
gradi.
xPonticelli: Collegamento diretto dal fosso della
Griffaia al sentiero Fanfani: la tua traccia gps è molto diversa dalla
mia (basta confrontarle rispetto ai canali di scolo laterali – vedi
linea blu nel fosso della griffaia) . Probabilmente la tua è quella a
cui si riferiva anche Luca-dok in un post precedente e che sale
direttamemte verso la costola rocciosa delle querce annerite . Io
credevo di aver seguito le tue indicazioni e invece sono andato più
addentro verso il canale e ho risalito la dx idrografica seguendo
tracce vaghe e spezzoni di filo elicoidale che affiorano qua e là .
A
proposito, oltre all’enigma Fanfani c’è il mistero della vecchia lizza
nel canale: da dove partiva e dove andava ? serviva una cava o solo
dei saggi ? e quel filo elicoidale : io l'ho seguito fino a un torrione
da cui si domina il canale della lizza poi più in alto non so , dove va a
finire ? .... C’è nessuno ??? ... dok, dok ???
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/12 18:34
By: Marco di AS
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Ciao Ponticelli, grazie per il post... Devo ammettere che il GPS,
nonostante qualche impazzimento, non è poi male; lo dice uno che ancora
non si è "convertito" e continua a usare bussola, altimetro e
telemetro...
Tra
l'altro emergono le inesattezze delle traccia del 33 presa dalla RET,
che avevo già notato sulla pagina internet dei sentieri toscani.
Dici
che hai raggiunto il sentiero che dalla Greppia scende verso il
tornante della marmifera, segnato in rosso: quello che conosco io,
sempre segnato in rosso, si stacca da un punto del 33 tra la Greppia e
gli Uncini e scende sempre al tornante; mi sembra di capire,
dall'andamento della traccia, che questo sia un altro. Se è così, vorrei
sapere se è ben percorribile.
Altra cosa interessante è che la
salita degli ometti verso il sentiero tra Greppia e tornante sembra
ricalcare abbastanza, almeno a occhio, il Viarello del Prato del catasto
lorenese (traccia verde nella carta postata nuovamente da Bergame).
Noto
infine qualche incongruenza tra le tracce individuate da te (che con il
GPS sembrano andare verso ONO) e come le ha riportate Bergame (con
andamento più articolato e maggiormente verso NNO, inoltre sembrano
tenersi presso una dorsale e non presso un canale sia pur secondario).
Cosa ne dite a proposito?
Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/12 20:05
By: dok
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Re: Anche se non tolgono del tutto i dubbi sembrano avvalorare
l'identificazione del passo del pitone col Piton di mezzo. A far
propendere per questa interpretazione sono due elementi: la quota 1164
(quella presente anche sulla pagina del comune di Massa) e lo schizzo
panoramico che sembra collocare il passo del pitone tra la Greppia a
nord e il passo della Focoraccia a sud (rappresentato da uno sperone
roccioso). Certo queste non si possono considerare prove che possono
chiudere la questione perché non si tratta di documenti storici ma
ricostruzioni e quindi bisognerebbe capire su quali documenti d'epoca
sono basati.
o Bergame, quelli sono gli schizzi di Mario Pegollo
cui mi sono più volte riferito e che sono stati pubblicati proprio
negli atti del convegno internazionale di Massa del 1995 che torno a
citare (cercàtelo nelle biblioteche, all'ANPI...): ESERCITI POPOLAZIONE E
RESISTENZA SULLE ALPI APUANE, Atti del Convegno Internazionale di Studi
Storici sul Settore Occidentale della Linea Gotica, a cura di Gino
Briglia, Pietro del Giudice, Massimo Michelucci, Massa 1995. Sono due
voluminosi volumi ricchi di interventi interessanti, quello che ci
interessa qui nello specifico è il primo volume e, in merito agli
aspetti topografici, l'articolo di Maria Grazia Armanini (Il passaggio
del fronte) e le illustrazioni e foto inerenti: in particolare, accanto
agli schizzi di Mario Pegollo c'è una foto della <cresta dei pitoni e
pitoncini> vista da Tecchia, con una bella A sul pizzo delle Greppie
e una ancor più bella B sul Piton da Mezzo. e la didascalia recita
così: Tav.XXVII - il <varco> della libertà nella Linea Gotica: i
passi delle Greppie <A> e del Pitone <B> sul monte
Focoraccia. ecco svelato il mistero del fondamento di quelle
ricostruzioni grafiche. il solo fatto che a quel convegno ci fossero,
citiamo per tutti i due nel titolo: Pietro del Giudice e Gino Briglia
(Sergio), che avevano entrambi una buona conoscenza del territorio, è
una autenticazione della tesi che quelle due lettere non siano state
messe lì a casaccio. un'ulteriore conferma indiretta potrebbe essere il
fatto che quella attribuzione non ha successivamente scatenato dispute
topografiche, almeno a quel che mi risulta (...se non si comincia
proprio ora...). quindi ripeto, che vuoi di più?
in realtà
qualcosa in più si potrebbe tirar fuori, ma per questo aspetto (e
spero...) la risposta di Guido al mio ultimo post, le due cose sono in
relazione. o mae, ma che ni è preso, ni s'eno rattrappite le dite dopo
la su'prima assoluta all'ultimo inviolato ottomila? e diteni voi
qualcosa, no? ciao Luca
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