Come identificare i Transistor


I tre standard di identificazione dei transistor sono:


Joint Electron Device Engineering Council (JEDEC).

Questo prende la forma di:
numero,lettera,numero seriale,[suffisso]
la lettera è sempre 'N' ed il primo numero di solito corrisponde al numero di "zampette" meno uno a parte 4N e 5N che sono riservati per i fotoaccoppiatori. Il numero seriale va da 100 fino a 9999 e non dice niente riguardo le caratteristiche del transistor.
Il suffisso (opzionale) indica in modo approssimativo a che gruppo di guadagno (HFE) appartiene il transistor:
A = guadagno basso
B = guadagno medio
C = guadagno alto
Nessun suffisso = senza gruppo (qualsiasi guadagno)
La ragione di questo raggruppamento risiede nel fatto che i dispositivi a basso guadagno sono leggermente più economici e quindi offrono un certo margine di risparmio negli acquisti di grandi quantità (1cent di Euro in meno moltiplicato per 100.000 transistor fa un risparmiodi 1.000 Euro).
Esempio- 2N3819, 2N2221A, 2N904.

Japanese Industrial Standard (JIS)

Questo prende la forma di:
numero,due lettere,numero seriale,[suffisso]
Come visto sopra il numero dipende dal numero di "zampette".
Le lettere indicano l'area di applicazione secondo il seguente codice:
SA: PNP HF transistor            SB: PNP AF transistor
SC: NPN HF transistor            SD: NPN AF transistor
SE: Diodes                       SF: Thyristors
SG: Gunn devices                 SH: UJT
SJ: P-channel FET/MOSFET         SK: N-channel FET/MOSFET
SM: Triac                        SQ: LED
SR: Rectifier                    SS: Signal diodes
ST: Avalanche diodes             SV: Varicaps
SZ: Zener diodes
Il numero seriale va da 10 a 9999. Il suffisso (opzionale) indica che il tipo è stato approvato per l'uso da varie organizzazioni gipponesi.
Nota: poichè spesso il codice del transistor inizia per 2S, qualche volta viene omesso nella marcatura così che un 2SC733 diventa C733. Questo Š possibile verificarlo abbastanza spesso nelle apparechhiature commerciali giapponesi (radio, registratori, ecc.).

Esempio- 2SA1187, 2SB646, 2SC733.

Pro-electron.


Questo prende la forma di:
due lettere,[lettera],numero seriale,[suffisso]
La prima lettera indica il materiale di costruzione:
A = Ge    (germanio)
B = Si    (silicio)
C = GaAs    (arseniuro di gallio)
R = materiali composti.
Non c'è bisogno di dire che oramai tutti i transistor iniziano per B.
La seconda lettera indica l'applicazione del dispositivo:
A:    Diodo RF       
B:    Variac
C:    transistor, AF, per piccoli segnali
D:    transistor, AF, di potenza
E:    Diodo Tunnel
F:    transistor, HF, per piccoli segnali
K:    dispositivo ad effetto Hall
L:    Transistor, HF, di potenza
N:    Fotoaccoppiatore
P:    dispositivo sensibile alle Radiazioni
Q:    dispositivo che produce Radiazioni
R:    Thyristor, per basse potenze
T:    Thyristor, di potenza
U:    Transistor, di potenza, switching
Y:    Rettificatore
Z:    Zener, o diodo regolatore di tensione
La terza lettera indica che il dispositivo è per un uso industriale o commerciale invece che per uso commerciale. Di solito è W,X,Y o Z. Il numero seriale va da 100 a 9999. Il suffisso indica il gruppo di guadagno a cui appartiene come per lo JEDEC.

Esempio- BC108A, BAW68, BF239, BFY51.

Fuori standard.
Oltre a questi tre standard altri costruttori introducono la loro codifica personale probabilmente per ragioi commerciali (mettono nel loro codice il proprio nome) o per enfatizzare che appartengono ad applicazioni speciali.
I più comuni prefissicommerciali sono:
J:      Motorola, di potenza, involucro metallico
MJE:    Motorola, di potenza, involucro plastico
MPS:    Motorola, bassa potenza, involucro plastico
MRF:    Motorola, transistor per HF, VHF e microonde
RCA:    RCA
RCS:    RCS
TIP:    Texas Instruments, transistor di potenza (involucro plastico)
TIPL:   TI, transistor di potenza, planare
TIS:    TI, transistor per piccoli segnali (involucro plastico)
ZT:     Ferranti
ZTX:    Ferranti
Esempio- ZTX302, TIP31A, MJE3055, TIS43.

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Mark
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