Un uomo solo al comando
(aggiornamento del 14.01.2014 a fondo pagina)
DISC n.1)
DISC n. 2) DISC n. 3)
DISC n. 4) |
Anch'io voglio intervenire, per
dire la mia opinione, sull'argomento che in questi giorni sta tenendo banco
più di ogni altro. Dopo il fallimento dell'assemblea di straordinaria di Piacenza, per il mancato raggiungimento del quorum, che avrebbe dovuto approvare la revisione dello statuto sociale, da più parti si esprimono valutazioni e giudizi sulle ragioni che hanno portato ad un simile risultato, ivi compreso quelli sull' uomo solo al comando, che poi sarebbe l'Imperatore. Per esprimere le mie valutazione faccio ricorso ad uno strumento di misurazione del profilo delle persone, denominato D.I.S.C. (Dominance Influence Steadiness Compliance) che è utilizzato da oltre 30 anni, in tutto il mondo, per valutare il personale da assumere. Nella mia carriera da dirigente d'azienda mi sono sottoposto a questo test almeno una decina di volte e l'ho utilizzato regolarmente per selezionare, i quadri, i dirigenti ed i miei collaboratori. Al DISC si contrappone lo JOBS, vale a dire, il grafico delle competenze richieste per ricoprire un determinato ruolo; ancora oggi le aziende che devono assumere personale dirigente inviano all'agenzia di ricerca personale un foglio con stampato sopra uno JOBS (uno dei disegnini a sinistra) e queste ultime vanno alla ricerca di un profilo che abbia un DISC il più possibile sovrapponibile allo JOBS preteso. Questo per dire che ogni ruolo richiede particolari attitudini per essere ben ricoperto e soprattutto quando si parla di posizioni di alta responsabilità, la non conformità (o la scarsa) può generare problemi anche molto seri. Vediamo di capirne un pò di più del DISC; in pratica viene compilato (tradotto) da esperti in base alle risposte che il candidato fornisce a determinati quesiti. Le domande sono formulate e studiate con sistemi di incroci e di autoscartamento delle incongruità che lo rendono assolutamente affidabile. Per farvi un esempio: pur conoscendo le domande e la correlazione delle stesse con il traduttore in grafico, non sono mai riuscito a migliorare il mio, neppure bleffando. Da qui una prima valutazione: il profilo, o carattere, o stile di direzione che dir si voglia non si può cambiare, neppure volendo!! Nel tempo si potrà leggermente modificare, ma con scostamenti di scarsissimo rilievo, che non cambiano in alcun modo la caratteristica di fondo. Questo lo dico per tutti coloro che pensano di cambiare lo stile di direzione dell'Imperatore Che cosa significa D.I.S.C.? La "D" sta per Dominance, ossia, Dominanza, Decisionismo. A mio parere è il punto più importante in assoluto, nella vita in genere, ma soprattutto per coloro che sono chiamati a ricoprire funzioni direttive. |
Ognuno di noi nasce
con un proprio "D" e se lo tiene per tutta la vita, più o meno,
inalterato. Ma credo che non ci sia bisogno del DISC per comprendere che ognuno di noi nasce con un bagaglio genetico predisposto a dominare piuttosto che ad esserlo. E ciò non significa che uno debba essere più o meno valido di un'altro in base al proprio livello del "D"; io ad esempio ho amici con un "D" molto basso che stimo molto e che non cambierei sicuramente con altri. E' come la genetica degli Agapornis... c'è chi nasce Dominante e chi Recessivo (ah ah ah) Il mio "D" è abbastanza elevato; il grafico n.1) si avvicina molto al mio, va solo alzato di un riquadro. Quello dell'Imperatore, invece, sono convinto che sia altissimo; il grafico 2) è estremizzato, sia nella D che nella C, ma ritengo che assomigli molto al suo. La misura del "D" è fortemente condizionata dal livello dell'autostima, che in un dirigente assume una valenza fondamentale ed assolutamente caratterizzante del proprio stile. Un dirigente che abbia un altissimo livello di autostima è portato a considerare poco o nulla il contributo che gli altri gli possono apportare. Il comportamento di quel dirigente tenderà, non a coinvolgere, ma ad utilizzare i propri collaboratori, perchè è assolutamente convinto di vedere sopra e più degli altri, e magari, spesso è proprio così, ma non sempre. Si consideri che quel profilo di dirigente tenderà a scegliere, come collaboratori, profili con più o meno elevata competenza "C" ma con una "D" tendenzialmente bassa perchè incompatibile, per sua natura, con un'altra "D" alta (vedi il perenne conflitto fra l'Imperatore e l'Ing. Banfi, che anch'esso ha, a mio parere, una "D" abbastanza elevata) Un dirigente con una "D" alta e con un alto livello di autostima si può porre nei confronti dei propri collaboratori con diverse modalità; dalla tecnica del "coinvolgimento", a quella del "bastone e della carota", a quella dell'autoritarismo vero e proprio. Nella mia vita professionale ho avuto l'opportunità di lavorare a fianco di un dirigente con D molto alta e con uno "stile coinvolgente" ed è stata una esperienza interessantissima, dalla quale ho imparato tantissimo. Ricordo che si facevano Direzioni Operative logorroiche che duravano un intere giornate, soprattutto quando mi ( e lo) divertivo a perdere tempo per "farmi convincere". E' stata una esperienza utilissima perchè mi ha permesso di imparare a conoscere anche la tipologia ed i comportamenti di coloro che "seguivano quel tipo di capo". In prevalenza erano "profili recessivi" (con una D bassa e quindi con la necessità assoluta del "punto di riferimento"), oppure ignoranti, nel senso buono, (non conoscevano lo stile del capo) oppure opportunisti (lo sostenevano in cambio di benefit) oppure essi stessi avevano un livello di autostima molto elevato (pensavano di riuscirlo a condizionare ma finiva sempre con violente rotture). Sono convinto che il quadro che ho appena disegnato non si discosti molto dalla realtà della nostra Federazione... A mio parere, il nostro Imperatore esercita la sua direzione con lo stile del "bastone e della carota" ed è bravissimo con questa tecnica anche se, nel tempo, tende a riprodurre un ambiente difficilmente gestibile (diffidente, passivo e soprattutto inaffidabile). Quando i presidenti delle associazioni territoriali, che sono investiti da responsabilità reali nei confronti dei propri associati si trovano a dover mediare, mercanteggiare, trattare ogni condizione con il vertice e sono consapevoli del fatto che le armi che possono essere usate nei loro confronti possono anche essere "bastonate" (ricatto, diniego, ostracismo, etc. etc.) appare del tutto evidente che i rapporti diventino non di piena fiducia e poco affidabili. Questa tipologia di rapporti, a mio parere, diventa ancora più di difficile governabilità in periodi critici; se fino a ieri, per il quieto vivere si chiudeva un occhio e si alzava la mano, oggi, con la crisi economica che incide pesantemente a casa di tutti, diventa tutto molto più difficile. Chiedo scusa, mi è scappata la tastiera, ed ho sviluppato gran parte delle mie considerazioni sul punto "D" senza approfondire gli altri. A questo punto non mi sembra il caso di tediarvi ulteriormente con l'illustrazione delle tecniche per la valutazione delle risorse umane, ciò che intendevo dire l'ho già detto. In ogni caso, molto brevemente, ne completerò l'illustrazione: "I" sta per "Influenza", "Interazione"; vale a dire la capacità di influenzare e di interagire con il prossimo, "S" sta per "Costanza", "Tenacia", quindi la capacità di mantenersi sugli obiettivi anche sotto pressione e "C" sta per "Conformità", "Competenza", altro indice molto importante. Illustrando i quattro modelli pubblicati sopra: il n.1, come detto, è molto simile al mio; ed è un buon DISC con i quattro punti collocati al un livello abbastanza elevato (medio) ed in buon equilibrio fra di loro. Il n. 2 lo definirei il "DISC dell'Imperatore" ridimensionando un po' sia il "D" verso l'alto che il "C" verso il basso. Il n. 3 è a titolo puramente indicativo; credo che non esistano profili con tutti e 4 i punti così alti... neppure quello di Bill Gates sarà così.... Infine il n. 4, il più sfigato di tutti; se uno ha dei valori così bassi è meglio che viva nascosto (ah ah ah), ma, come per quello sopra, è rarissimo da trovare. Per concludere, attraverso questo mio reperto archeologico professionale, ho tentato di dare una lettura ai comportamenti degli attori che si stanno muovendo nel nostro mondo ornitologico. La parte tecnica che ho esposto è veritiera, indiscutibile ed inattaccabile, mentre le valutazioni che ho innestato su quel quadro sono assolutamente soggettive e come tali, possono essere anche errate. Tutta questa lunga manfrina l'ho fatta per giungere alla conclusione che l'Imperatore ha dei punti di forza evidenti ma ha anche dei punti di debolezza altrettanto forti, che condizionano in maniera pesante l'intera struttura che governa. Oltre alle tanti leggi "ad personam" che ha fatto approvare (per difendere e rafforzare il proprio ruolo dominate), ha finito per sentirsi talmente immedesimato nella struttura, che dirige certamente con dedizione e sacrificio, da sentirla talmente propria al punto di farsi approvare l'assunzione della propria figliola. A mio modesto parere il difetto più grave che ha palesato è la scarsissima considerazione dei "numeri"; sono stati commessi errori gravissimi (ristrutturazione dell'immobile del Comune in comodato e museo, in primis) che, oltre ad avere sperperato le ingenti riserve della Federazione, ha costretto ad una politica di aumento dei costi nei confronti degli allevatori già stremati dalla crisi economica più generale (aumento di 5 euro della già elevatissima quota di iscrizione [ora 35 €.] due anni fa, e aumento del rimborso ai giudici del 10% quest'anno). Tutto ciò a fronte di un budget che non prevede il risparmio di un solo euro, anzi, leggo sul verbale del Consiglio Direttivo del 17 maggio 2013 che: n) Considerato che una grande vetrina museale è ancora vuota, il Presidente propone lo spostamento da una sala all'altra per l'inserimento di una scogliera per esporre alcuni uccelli del museo. Esaminato il preventivo di spesa della scogliera e dei soggetti da sistemare si deliberano i lavori". Io credo che si sia superando ogni limite di buona amministrazione e anche di buon senso: gli allevatori stanno smettendo di allevare perchè non sono più in grado di fare fronte alle spese dei propri aviari e la Federazione piuttosto che porsi il problema di come portare sollievo a coloro che la mantengono in vita versando quote, acquistando anelli e partecipando alle mostre, continua imperterrita a buttare soldi in un pozzo senza fondo!!! Forse non era necessario perdere tanto tempo per illustrare il D.I.S.C.! Buon Natale a tutti! (Castelnuovo Rangone, 21 dicembre 2013) |