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Aphra Behn (1640-1684)

Aphra Behn (1640-1684)

Due composizioni omoerotiche di Aphra Behn [1684 ca.], 
tradotte da Maria G. Di Rienzo [1]

Il sogno [2]

Tutta tremante giaceva Aminta fra le mie braccia,
io lottavo per difendermi dalla beatitudine;
il mio rapimento aumentava a causa del suo gentile indugiare,
la sua debole forza era così attraente.

La tenera resistenza tradì la volontà
mentre mi avvicinavo al cielo dei miei desideri;
i suoi seni protesi palpitavano in svelto movimento;
i suoi occhi rapiti assumevano nuovi fuochi.

Ora saliva alle vette del languore,
e ancora i suoi sguardi davano inizio a nuovi incanti,
ora conosceva l'ultimo mistero dell'Amore,
sospirammo, ci baciammo:

mi svegliai e sì, fu solo un sogno,
ma nel mio cuore sapevo,
giacché esso era ancora ansante,

che parte di ciò era vero:
oh, come avevo lottato per credere al resto
e come fui sconcertata e furiosa nell'essere disillusa!

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Alla Bella Clarinda,
che fece l'amore con me,
immaginata come più di una donna

Bella e amabile Fanciulla o se questo titolo è
troppo debole, troppo femminile per nobilitarti,
permetti un nome che più s'avvicina alla verità
e lascia che ti chiami Amabile Incantevole Gioventù.

Quest'ultimo giustificherà la mia tenera lagnanza
nel mentre servirà a far più leggero il mio giogo;
e senza arrossire io la Gioventù ricerco
quando una donna di tale grazia mi appare.

Contro i tuoi vezzi lottiamo ma invano
e ci addolori attraverso la tua forma ingannevole
giacché la luminosa ninfa ci fa tradire il pastore.
Per compassione verso il nostro sesso 

sicuramente fosti mandata,
perché potessimo amarci e ancora restare innocenti:
perché di certo non si può commetter crimine con te

o, se dovessimo, la tua forma lo scusa.
Perché chi raccoglie i più bei fiori crede
che un serpente si nasconda tra le foglie fragranti.

Sebbene sia bella meraviglia di tipo differente
l'unione della tenera Clori con il caro Alessi,
e per quanto la tua parte maschile invochi,

tu ci tenti con l'immagine di Fanciulla
e ci fai estendere le nobili passioni
dall'amore di Hermes all'amicizia di Afrodite. 

Note

[1] Traduzione edita originariamente nell'articolo di Maria G. Di Rienzo: La prima donna commediografa inglese: Aphra Behn (1640-1684), l'"incomparabile Astrea"
Il testo inglese delle due composizioni è online sul sito Isle of lesbos.

[2]-Da: A voyage to the Isle of Love.

Ripubblicazione consentita solo previo permesso dell'autrice: scrivere per accordi.

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