I mulini a vento della Val di Vara

 

Al  Passo della Cappelletta, sopra le alture di Varese Ligure, si ergono caratteristici e bucolici in lontananza ma giganti laboriosi e silenziosi, unità produttive di energia elettrica da energia rinnovabile, vere colonne d'Ercole a difesa dell'ambiente.

Esteticamente validi producono, insieme ai tetti fotovoltaici installati nel comprensorio di Varese Ligure, ben 4 milioni di chilowattora ogni anno, contribuendo a ridurre le tasse degli abitanti del paese e alla difesa dell'ambiente.

Ciò nonostante la recente richiesta da parte del Sindaco di Varese Ligure di altri due nuovi mulini a vento è stata osteggiata da associazioni che forse ritengono i tralicci dell'alta tensione esteticamente più validi di tali mulini, peraltro appartenenti già dall'antichità alla cultura e alla civiltà non solo del nord Europa ma anche del Mediterraneo, essendo già utilizzati per l'azionamento delle mole dei frantoi per l'olio e per la macina del grano o per l'estrazione dell'acqua dalle falde acquifere sotterranee.

  Recentemente, nel 2006 sono stati inaugurati altri due mulini a vento, per un totale di 4; tre sono visibili nella seguente foto:

mentre il quarto è visibile nella foto successiva:

Le caratteristiche complessive dell'impianto sono illustrate nella seguente tavola riepilogativa:

filmato su uno degli aerogeneratori; cliccare:   immagini\film_aerogeneratore.MOV

                    filmato sugli altri tre aerogeneratori; cliccare:   immagini\film 3 aerogeneratori.avi

Lo sviluppo dell’eolico in Puglia: un’opportunità per l’industria e l’occupazione. Paolo Tabarelli de Fatis, Vice Presidente ANEV e Presidente Vestas: prevista ento il 2010 una potenza eolica installata di 5000 Mw!

iwt.vestas.com/pdf/300506/Presentations/3.pdf

iwt.vestas.com/pdf/110706/Programma_convegno.pdf

http://www.igetcol.it/mulini.htm

http://www.polifonicamaterana.it/area_cultura/il_mulino/par4.htm

http://www.pc-facile.com/mulini_a_vento_a_10_mila_metri_terra_n30881/

http://www.settegiorniatortona.it/html/tortonese/2005/Mulini_a_vento_16-04-2005.html

http://www.adnkronos.com/Speciali/Ambiente/NotizieManuali/ADN-0099.html

http://web.tiscali.it/portogallo/body11.htm

http://www.foto-sicilia.it/fotografia.cfm?id=17443

http://forum.diodati.org/messaggi.asp?f=3&id=3660

http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=7523

http://www.ecoage.com/ambiente/eolico/eolico-introduzione.asp


 

EOLICO :: A QUALCUNO NON PIACE

»» pubblicato da: Federico il 4.01.07 :: in Rinnovabili, Energia Eolica

Un rendimento del 16% ed il loro funzionamento intermittente non giustificherebbero investimenti milionari. Nell’articolo qui di seguito si sostiene inoltre che per sostituire 1 kW termoelettrico occorrono 24 kW eolici portando quindi a 864 grammi di CO2 l’emissione in atmosfera per sostituire 1 kW tradzionale: valore superiore a quello delle centrali a petrolio ed a gas. Se questi valori fossero attendibili e scientificamente confermabili viene spontaneo domandarsi: ma allora perchè Danimarca, Germania Spagna ed USA hanno adottato simili tecnologie in larga scala? Leggi l’articolo

 

  1. Non credo ai miei occhi!
    Stamattina è la volta buona che mi inca..o.
    Non so se il signore che scrive sul sito di ........... sia un totale ignorante in materia o sia in cattiva fede, sta di fatto che, per sostenere il nucleare e denigrare eolico e fotovoltaico, tira fuori cifre sconclusionate.
    In Italia, dove non abbiamo il vento che c’è in Germania , considerando i dati del 2005, dividendo i kWh prodotti dall’eolico per i kW installati, abbiamo una produzione di 1400 kWh/ kW annui.
    Una centrale termoelettrica (a gas, carbone o petrolio) funziona per 8000 ore annue circa (su 8760), producendo quindi 8000 kWh per kW installato.
    In Italia, quindi, occorrono 5,7 kW di potenza installata di eolico per avere la produzione equivalente ad 1 kW di energia prodotta da fonti fossili.
    Sarebbe curioso comprendere da dove sia uscito il numero 24, che cita nei suoi calcoli il signor ............
    Inoltre lo stesso, non conosce la differenza tra kW e kWh. Infatti, ha moltiplicato, per sostenere la sua tesi, per 24 le emissioni relative all’energia (kWh) e non alla potenza !!!! Il signore in questione dovrebbe sapere che un kWh di corrente elettrica prodotta da eolico è uguale a 1 kWh di corrente prodotta da una centrale a carbone, come un kilo di mele sono uguali ad un kilo di pere, acneh se sono frutti diversi.
    Ma vi rendete conto di chi si interessa di energia nel principale partito italiano? E’ vergognoso.
    Ora lo posto anche sul loro sito il commento, ma dubito che resterà lì.
    Mentre qui ci accapigliamo su come e dove mettere l’eolico, c’è gente che stronca queste tecnologie, abusando della propria influenza, e propone il ritorno al nucleare.

    Commento di Giuseppe — 5 Gennaio 2007 #

            http://www.prorinnovabili.it/eolico-a-qualcuno-non-piace/1141/#comments

Sul numero di Ottobre 2006 della rivista Quark è pubblicata

la sintesi dello studio di alcuni ricercatori del MIT e del National Renewable Energy Laboratory americano su come ancorare aerogeneratori galleggianti su fondali da 30 a 200 metri di profondità.

Tali aerogeneratori sarebbero alti 90 metri con eliche del diametro di 140 metri sufficienti per sviluppare una potenza di 5 megawatt contro i 3,6 dell'offshore tradizionale; questi sistemi di ancoraggio permetterebbero di posizionare tali aerogeneratori anche a 50 o 100 chilometri dalla costa, in funzione del fondale, con il duplice risultato di rendere invisibili dalla costa tali aerogeneratori e poter così trasformare vasti tratti di mare in "fattorie eoliche" con potenze complessive di migliaia o decine di migliaia di MW.

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