Da "DISTRETTI" riceviamo…

Una direttiva per la costruzione dei siti Web

A cura di: Rolando Alberto Borzetti

Raccomandato a tutti i webmaster responsabili dell'implementazione dei siti scolastici di ogni ordine e grado

L'utilizzo ottimale delle tecnologie di comunicazione e, in particolare, di
Internet, costituisce una esigenza strategica per le pubbliche
amministrazioni. La Rete è infatti un mezzo importante sia per accrescere la produttività del lavoro all'interno degli uffici pubblici, sia per
migliorare la qualità dei servizi che essi devono offrire ai cittadini.

La presente direttiva contiene indicazioni per la costruzione dei siti Web
delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n.
29/93, ed è indirizzata a chiunque all'interno delle indicate
amministrazioni abbia responsabilità collegate alla progettazione,
realizzazione e manutenzione di sistemi informativi basati sulle tecnologie
del Web.

La presente direttiva si pone in linea con il piano di azione e-Government.
In materia di accessibilità costituiscono prioritari riferimenti i documenti
conclusivi della Conferenza Ministeriale di Lisbona dell'Unione Europea del
20 marzo 2000 e della Conferenza Ministeriale di Feira del 19 e 20 giugno
2000, nonché le linee guida sull'accessibilità dei siti Web del Consorzio
Mondiale del Web (W3C).

Obiettivo della direttiva è fornire indicazioni sugli aspetti più importanti
che riguardano le reali fruizioni dei siti Web nelle amministrazioni
pubbliche, con particolare riferimento al contesto organizzativo,
all'usabilità del Web, all'accessibilità delle informazioni.

1. IL CONTESTO ORGANIZZATIVO

L'attività di progettazione e di sviluppo del sito deve essere
opportunamente inserita nel contesto organizzativo dell'amministrazione. Il
Web è uno strumento comunicativo in grado di modificare i flussi informativi
all'interno di una organizzazione e tra essa e l'esterno.

Per questo motivo il Web dovrebbe essere utilizzato per pubblicare tutta
l'informazione di rilevanza pubblica relativa alle attività generate
dall'amministrazione, provvedendo alla validazione e al regolare
aggiornamento delle informazioni
. Le informazioni obsolete sono inutili e
danneggiano la reputazione del sito Web, oltre che dell'amministrazione che
lo gestisce.

Si raccomanda di utilizzare il più possibile le tecnologie WEB per la
comunicazione interattiva, avendo cura di verificare attentamente le
possibilità reali di corrispondere alla domanda di contatto che si crea. Il
Web è inoltre una "tecnologia organizzativa". In quanto tale permette di
lavorare insieme ad altri e di
condividere informazioni tra uffici, di
realizzare pratiche di integrazione tra basi di dati e tra procedure, nonché
forme di collaborazione con soggetti esterni a una determinata
amministrazione; fornisce, inoltre, il supporto tecnologico per la
realizzazione di servizi evoluti ai cittadini. Si invitano a tal fine le
amministrazioni in indirizzo a porre in essere efficaci sistemi di
collaborazione tra gli uffici, utilizzando in modo creativo le risorse
disponibili.

2. L'USABILITÀ

I siti devono essere usabili. L'usabilità del Web implica che le
informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da
garantire la massima fruibilità. Prerequisito di ogni progettazione di un
sito è l'identificazione delle tipologie di pubblico al quale è rivolto. E'
importante che vi sia uno sforzo per immaginare come il Web sarà visto e
usato dai suoi utenti una volta realizzato, tenendo conto della varietà
delle caratteristiche personali, sociali e culturali dei cittadini. Le
opinioni del pubblico, opportunamente stimolate, sono essenziali per
costruire un buon sito Web. L'informazione deve essere scritta in modo
chiaro e con un linguaggio comune, evitando l'utilizzo di formati
commerciali. Si raccomanda, inoltre, l'uso della tecnologia più semplice e
più comune per risolvere un determinato problema, e la scelta di tecnologie
compatibili e rispettose degli standard di Internet. Si raccomanda la
progettazione di siti coerenti nell'organizzazione e nella presentazione
delle informazioni, avuto riguardo, in particolare, ai sistemi di gestione
dei siti con organizzazione decentrata, nonché di porre in essere soluzioni
atte a facilitare la ricerca degli argomenti attraverso, ad esempio,
strumenti di
ricerca semantica e la predisposizione di una mappa del sito
corredata di tutti i relativi collegamenti ipertestuali aggiornati e da una
guida che chiarisca le principali difficoltà riscontrabili dai navigatori.
Le informazioni, inoltre, devono essere organizzate in una struttura che
evolva senza imporre frequenti spostamenti o cancellazioni, garantendo, per quanto possibile, l'omogeneità di tale struttura in tutte le parti del sito.
E' necessario, pertanto, che sia garantito il funzionamento dei link
ipertestuali, e quindi la reperibilità delle informazioni, anche a distanza
di tempo.

3. L'ACCESSIBILITÀ

I siti devono essere accessibili. Essi devono essere progettati in modo da
garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti da
disabilità fisiche o sensoriali, o condizionati dall'uso di strumenti con
prestazioni limitate o da condizioni ambientali sfavorevoli. Un sito
accessibile fornisce vantaggi anche alla generalità degli utenti.
L'informazione in formato elettronico per molte persone disabili è in linea
di principio più accessibile rispetto alla forma tradizionale cartacea,
proprio grazie alle nuove tecnologie che permettono la traduzione in diverse modalità percettive. L'esclusione causata da barriere di comunicazione risulta perciò particolarmente grave. Ogni sforzo deve essere fatto perché i siti Web dell'amministrazione pubblica siano accessibili. Con riferimento ai siti e ai documenti disponibili nel Web, l'accessibilità assume il significato di possibilità di lettura delle pagine, orientamento e navigazione all'interno di un sito, di interazione con le procedure che prevedono scelte, immissione di dati, attivazione di collegamenti ipertestuali, scaricamento di documenti ed altro. Si invitano pertanto tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nella progettazione, gestione e aggiornamento dei siti della P.A., ad attenersi alle regole di seguito riportate nell'Allegato A entro sei mesi dalla pubblicazione della presente direttiva. Si invitano, nel contempo, tutti coloro che sono in condizione di applicare fin nei dettagli le linee guida sull'accessibilità dei siti Web del Consorzio Mondiale del Web (W3C), con le procedure di verifica in esse suggerite, a completare il progetto o la ristrutturazione di un sito in tal senso, al fine di raggiungere un livello superiore di accessibilità.

Roma,

IL MINISTRO

ALLEGATO A

LE REGOLE DI ACCESSIBILITÀ

· Organizzazione delle pagine
Distinguere, e trattare separatamente, il contenuto, la struttura e la presentazione di una pagina, facendo uso di "fogli di stile" (CSS).

Non usare il colore come unico veicolo di informazione. Usare grandezze relative per indicare le dimensioni e la posizione delle componenti di una pagina. Usare possibilmente componenti "scalabili". Tutto questo allo scopo di assicurare che le pagine si trasformino coerentemente, senza perdita di informazione e senza sovrapposizioni di componenti, al variare delle scelte
di visualizzazione dell'utente, come la risoluzione grafica o la dimensione dei caratteri.

· Immagini e animazioni
Si deve limitare l'uso di queste componenti ai casi di vera utilità,
corredandole di didascalie o descrizioni testuali (es. attributo "alt" di HTML) per indicare la funzione dell'immagine o la descrizione del contenuto (es. "longdesc" o "description link" in HTML) quando questo è importante per la comprensione del documento. Evitare scritte lampeggianti o in movimento, a causa di possibili crisi epilettiche in soggetti predisposti o di disturbo della comprensione da parte di persone con problemi cognitivi.

· Mappe
immagine. Usare mappe interamente contenute nel documento (client side) e corredare ogni parte sensibile di didascalia testuale.

· Componenti multimediali
Corredare le componenti sonore di segnalazioni alternative visive.
Corredare, possibilmente, i filmati di descrizione testuale delle immagini e
di sottotitolazione dei dialoghi.

· Collegamenti ipertestuali (links)
Usare parole o brevi frasi di chiaro e univoco significato anche fuori del
contesto, evitando espressioni generiche come "premi qui". Si deve seguire
la stessa regola anche per la didascalia alternativa di collegamenti
realizzati con immagini o simboli grafici.

· Grafici e schemi
Aggiungere descrizioni testuali alternative che permettano la comprensione
del loro significato anche a chi non può vederli.

· Componenti interattive (es. scripts, applets , plug-ins)
Limitarne l'uso ai casi di vera utilità e prevedere procedure alternative
nel caso che non siano gestibili con i comuni ausili usati dagli utenti
disabili. Prevedere un messaggio di avvertimento di apertura di una
finestra.

· "Frames"
Usare nomi significativi del loro contenuto e prevedere l'alternativa
"noframes". Si tenga presente che una presentazione ristretta ad una
porzione di schermo può creare problemi alle persone ipovedenti che
preferiscono sfruttare tutta la larghezza dello schermo per la lettura con
caratteri ingranditi, evitando più che è possibile lo scorrimento
orizzontale del testo.

· Tabelle
Assicurarsi che il contenuto e la struttura delle tabelle risultino chiari
anche quando la tabella stessa viene letta cella dopo cella e una riga alla
volta. Usare dimensioni relative per evitare l'invasione del contenuto di
una cella in quella adiacente in caso di riformattazione della pagina con
diversa risoluzione.

· Verifica dell'accessibilità di una pagina
Tale verifica potrà realizzarsi, ad esempio, simulando le condizioni di
lavoro di un utente disabile, con l'uso di un browser testuale oppure di un
browser grafico, disabilitando il caricamento delle immagini, delle
animazioni, dei suoni, dei colori e ripetendo le prove con vari livelli di
risoluzione grafica e di dimensioni dei caratteri, ove possibile.

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