RAT-MAN COLLECTION
Cult Comics – Marvel Italia
Bimestrale – B/N - L. 3500


“Leo Ortolani è il più grande autore Marvel vivente!”
(Andrea Plazzi, curatore della testata “Rat-Man Collection”)
(noi sottoscriviamo in pieno!!!)

 

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Si dice che far ridere sia il mestiere più difficile del mondo. Certo anche la miniera o la fonderia non sono una passeggiata… 
Leo Ortolani, classe 1967, ha inventato il supereroe più sfigato del pianeta, originariamente una sorta di parodia di Batman disegnata con stilemi strettamente kirbyani, ora sempre più simile a un Mickey Mouse romantico e decadente (e tutto pesto). Le prime apparizioni che io ricordi dell’Ortolani risalgono al 1992: sulla mitica fanzine MADE IN U.S.A. apparve una succosissima e tragica quadrilogia dei Fantastici Quattro – imperdibile e da recuperare assolutamente! – che tenne per mesi col fiato sospeso e il sorriso a mezz’aria i numerosi fan che nel frattempo si erano affezionati a questo promettentissimo giovane Autore.
Dopo vari lavori coi quali Ortolani si fa conoscere e apprezzare, raccogliendo consensi un po’ ovunque (e premi, tanti, tantissimi!), arriva la pubblicazione di RAT-MAN, prima per i tipi della Bande Dessinee, poi per la Foxtrot e infine per Marvel Italia, nella divisione Cult Comics. Che RAT-MAN sia attualmente e da un bel po’ il miglior albo Marvel edito nel mondo, non è una “voce” ironica, ma la realtà dei fatti.
L’albo partì con la riproposizione delle impedibili prime storie del Topo, già edite ma spesso introvabili e che col nuovo marchio godettero di una maggior visibilità e raccolsero altri numerosissimi fan. Successivamente e a tutt’oggi Ortolani si è cimentato con la creazione di storie nuove, dense di sottotrame e legate da un filo conduttore (ancora da scoprire e un po’ confuso, per la verità…). 
Vicende editoriali a parte, RAT-MAN mi ha sempre ricordato un altro personaggio che detiene con il pubblico un rapporto strettissimo e altamente emotivo: il Lupo Alberto di Silver. Il rapporto che lega i lettori di RAT-MAN al suo Autore è infatti molto simile a quello esistente tra i lettori di Lupo Alberto e Silver, grazie anche all’estrema disponibilità, simpatia e rara modestia di Ortolani (merci assenti nell’italico comicdom). 
Entrambi gli Autori sono vissuti dai lettori e dalle lettrici come “di famiglia”, un po’ psicologi, un po’ consiglieri d’amore e vengono sovente “usati” come pretesto per parlare 
o accennare – dei propri drammi amoroso-esistenziali. I lettori di entrambe le testate, complice un’età media presumibilmente più vicina all’adolescenza che a quella adulta, sono legati da autentico affetto sia a Silver che a Ortolani.
Certamente Lupo Alberto ha alle spalle oltre vent’anni di carriera e come character è ormai ben conosciuto anche al di fuori dell’ambito fumettistico: apparizioni in tivù, spot pubblicitari, tivùsorrisiecanzoni ecc. Ma anche il nostro Topo ha da tempo imboccato la strada per diventare una vera icona di massa. (E quelli di Carrara faccian silenzio).
Tornando a RAT-MAN COLLECTION, in esso oltre alle storie del Topo troviamo il ciclo Venerdì 12 e, da un po’ di tempo a questa parte, L’Ultima Burba, sorta di autobiografia a strisce dei 12 mesi di naja dell’Autore. Le storie del RAT-MAN avviluppate in una continuità interna sempre più ardua da seguire (super-novela?) mantengono sempre alti sia il tono drammatico che l’ironia, riuscendo sovente a far ridere e a commuovere nello stesso tempo. Alcuni dei coprotagonisti sono ormai ben delineati e fanno quasi storia a sé, come Cinzia, l’ex postino, ora transessuale, innamorata del Nostro; personaggio “bello spesso”, se così posso dire, e con una personalità prorompente. La caratterizzazione grafica di Cinzia, in continua via evolutiva, è azzeccatissima e irresistibile e lo stesso dicasi per la psicologia del personaggio, trattata da Ortolani con corrosiva acidità e delicatezza insieme. Siamo in trepidante attesa di sapere se la bella (insomma…) Cinzia, che per amore ha sopportato radicali cambiamenti nella propria vita - precedentemente banale, ma “sicura” -, coronerà il suo sogno d’amore… Anche l’Ispettore Bracco gode ormai di una sua vita autonoma e sempre meglio strutturata, e così il suo odioso cane Svarz.
E’ proprio il RAT-MAN a soffrire di una specie di sindrome bidimensionale che ultimamente mi ha fatto perdere un po’ di entusiasmo nella lettura. Il Topo appare quasi distratto, eccessivamente “filosofico”, un po’ troppo ripetitivo nelle sue gag.
Come si diceva: far ridere (sempre) è davvero difficile e mantenere alti i livelli della vis comica di una serie è impresa ardua per chiunque. Intendiamoci: resta sempre un bel personaggio cui è facile affezionarsi e col quale farsi sane risate, ma nelle ultime storie – causa anche l’ingarbugliamento della trama – RAT-MAN è un po’ sottotono. Impedibile ed eccezionale resta comunque il rapporto che lo lega a Piccettino, il suo crudele orsetto di pezza, personaggio muto e inanimato ma “densissimo”, che spero ardentemente non venga mai a mancare!
Diverso è il discorso per L’Ultima Burba, che trovo un insopportabile, evitabile riempitivo. Capisco l’umana esigenza espressiva di un Autore che, anche grazie alla sua arte, riesce a trasformare l’angoscia del periodo di naja in un’opera positiva, ma da qui a propinarcelo bimestralmente… Non me ne voglia il simpatico Ortolani, ma L’Ultima Burba è esperienza sua privata e mi ricorda troppo quelle angoscianti riunioni di ex compagni di scuola nelle quali “si divertono” – appunto – SOLO gli ex compagni di scuola, non certo le loro/i loro fidanzate/i! Non è obbligatorio, credo, pubblicare tutto-tutto-tutto ciò che un Autore ha prodotto. Pollice verso senza appello.
Venerdì 12, invece, continua a far sbellicare e non accenna a cali di tono, seppure talune puntate brillino particolarmente. Le vicende del mostruoso Aldo, del malefico servitore Giuda e della volitiva Bedelia (assente… ma presentissima!), characters tutti molto azzeccati e semplicemente strepitosi, continuano a divertire grazie alle dosi massicce di verve comica acidissima e torrenziale: assolutamente irresistibile! Venerdì 12 è negli ultimi mesi il vero motivo del mio acquisto dell’albo e tremo all’idea dell’imminente fine della serie.
Per saperne di più e per avere dettagliatissime informazioni aggiornate frequentemente, e soprattutto per entrare direttamente in contatto telematico con Leo Ortolani, dovete proprio visitare il sito http://www.imd.it/Rat-Man , zeppo di tutte le meraviglie che ogni buon RAT-MANiaco può desiderare!
Orlando Furioso
 
(…) E l’ultimo numero di RAT-MAN 
mi ha fatto letteralmente pisciare dal ridere.
Dovrebbero allegare dei pannolini alla testata. 
Non credo di aver mai letto nulla di più comico
(ad eccezione del mio mitico Calvin & Hobbes, 
ma quello è un altro tipo di umorismo…)
il mio amico Emanuele
 
 
 

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febbraio 2001