Ho scoperto Lurko il porko mannaro, e FAM, il suo Autore, per caso. Si sa che la rete è intasata piena zeppa di cose, molte delle quali brutte o solo inutili. Comunque naufragando su internet, link dopo link, sono arrivato al sito del nostro porko mannaro preferito e la faccenda mi ha subito conquistato. Provo sempre molto piacere quando scopro cose che non conoscevo e che mi piacciono -indipendentemente dal fatto che magari ero l'unico a non conoscerle. E' il piacere della scoperta autonoma, di qualcosa non pubblicizzato e non strillato e ovviamente è tanto più grande quanto maggiore è il grado di apprezzamento della scoperta: in questo specifico caso scoperta più che positiva! Mi piacciono vari tipi di fumetti, nel senso che ho la fortuna -o l'educazione appropriata?...- di apprezzare le opere più che i generi, dunque amo le atmosfere gotiche eteree e "filosofiche" come i supereroi, gli shojo più melensi e la crudezza, chessò, di Munoz, mi piaciono i disegni iperdettagliati e le tavole scarne ed essenziali, nel senso più positivo del termine, ecc. Questo per dire che, tra le mille altre cose, amo particolarmente anche le ambientazioni "metropolitan-provinciali" (ho coniato un neologismo?); per intenderci: una sorta di Mondo Naif più "sporco" e cittadino. Tali mi sono sembrate le ambientazioni di Lurko, condite però da un'abbondante dose d'ironia. Sono uno dei tanti che attendono le nuove puntate del nostro Porco Mannaro!  Come leggerete dall'intervista che lo stesso Lurko ha fatto al suo autore, naturalmente dopo averlo ben legato!, Fam non è proprio un "novellino" del mestiere e l'attuale esperienza in rete non è un'improvvisazione dovuta a manie di grandezza dell'Autore. La rete è vista per quel che è, coi suoi limiti (parecchi) e i suoi vantaggi (qualcuno), ma non voglio anticipare troppo, l'intervista è proprio qui, pronta per essere letta. E' piacevole, scorrevole, chiara e sincera; molto interessante e da far leggere a quei ragazzini che dopo aver fatto un paio di scarabocchi si sentono autori completi e chi non li piglia non capisce niente. Stimolato da alcune affermazioni fatte dall'Autore di Lurko, interessanti e "dense", gli ho fatto anch'io alcune domande (a Fam, non a Lurko) alle quali l'Autore ha risposto pazientemente.
Orlixx

Per la serie “Le interviste impossibili” vi presentiamo:
LURKO INTERVISTA FAM
L'Autore...
Per accontentare le numerose richieste dei suoi fans, il vostro porko mannaro preferito va oggi ad intervistare il proprio creatore: Fam. Più che un uomo un fumettista, più che un fumettista un grafico, più che un grafico una cloaca umana.
...e il Protagonista FAM. Non cominciamo ad offendere. Già non volevo farla questa intervista, se poi si parte con questo linguaggio…
LURKO. Oh, il nostro intervistato è anche suscettibile. Ma veniamo alle domande. Da dove viene lo pseudonimo Fam? Qual è il tuo vero nome? Quanti anni hai? Cosa fai nella vita? Stato civile, residenza, codice fiscale, ecc.
FAM. Nient'altro? Fam non è un vero pseudonimo, ma solo l'abbreviazione del mio vero nome, abbreviazione che uso abitualmente per firmare i miei disegni. Per il momento ho scelto di non rivelare il mio vero nome, quindi figuriamoci se vengo a dirlo a te. Quanto alle altre domande risponderò  solo in presenza del garante della privacy. Posso solo dirti che faccio il grafico, lavoro su un computer Macintosh con programmi come Xpress, Photoshop e Freehand, il mio lavoro mi piace molto ma la mia grande passione restano i fumetti. Questa passione mi ha portato a creare anche qualche piccolo abort… ehm, qualche personaggio non proprio riuscito. Esclusi i presenti, ovviamente.
L. Sposato?
F. Sì , e felicemente anche. Ho una bimba di 14 mesi che è un capolavoro. Somiglia tutta al papà.
L. Allora il padre non sei tu.
F. Spiritoso!
Gigi (prima della parmigiana)
L. Se sei sposato ed hai una figlia vuol dire che sei un vecchiaccio ormai! Alla tua età  ti presenti ancora come un esordiente fumettista?
F. Vacci piano col vecchiaccio! Ho trent'anni, mica chissacché. Per la cronaca non sono un esordiente assoluto. Prima di pubblicare i miei lavori su internet ho realizzato anche degli albi autoprodotti. Tu dovresti saperlo bene, visto che eri il protagonista di quelle storie.
L. Nient'altro?
F. Se vogliamo partire dall'inizio, nei primi anni '90 ho collaborato con qualche fanzine ed ho anche pubblicato delle strisce satiriche per un giornale locale.
L. Locale di dove? Se non dici qual è la tua città come fa la gente a capire di cosa stai parlando?
F. Hai ragione. La mia città d'origine è Brindisi, piccolo capoluogo pugliese di circa centomila anime. Specifico anche la regione perché ultimamente molti pensano che Brindisi sia una specie di avamposto albanese…
L. Visto che hai tirato fuori l'argomento, cosa pensi degli sbarchi dei clandestini che avvengono quotidianamente nella tua città?
F. Penso che quando si è disperati non ci si possa permettere di scegliere. Questa gente non sceglie. Gli viene venduto per un milione di lire il biglietto per una felicità illusoria, dopodiché parte per un viaggio della speranza che si tramuta spesso in disperazione. Magari quelli che tornano in patria si ritrovano più poveri di prima. I nostri politici, e più in generale l'Europa,  dovrebbero intervenire di più nei Balcani per far fronte a questa situazione, ma non con le bombe come nel '99. Quelle non servono a nessuno.
L. Parli come se il problema ti toccasse da vicino.
F. In un certo senso sì. Vedi, Brindisi è la mia città, ma anch'io sono dovuto andare via, al nord, per trovare lavoro. Quindi capisco benissimo lo stato d'animo di queste persone, anche se la mia situazione, ovviamente, è molto diversa dalla loro. Io sono stato molto più avvantaggiato.
Anselmo
Prima tavola della storia di Lurko pubblicata sul sito di Fam L. Parliamo di fumetti.
F. Sì, è meglio.
L. Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali fumetti leggi abitualmente?
F. I miei autori preferiti sono diversi. Magnus su tutti, ma anche Hugo Pratt, Ivo Milazzo (in coppia con Berardi), Floyd Gotfredson, Jacovitti… sono molti, insomma.
L. Giapponesi?
F. Confesso di conoscere poco gli autori delle nuove generazioni, ma, avendo vissuto da bambino la prima ondata di invasione televisiva, cerco di leggere autori come Go Nagai, Leiji Matsumoto (di cui finora si è visto pochissimo in Italia, fumettisticamente parlando) e Rumiko Takahashi.
L. Americani?
F. Gotfredson, come già detto, ma anche Spiegelman, Crumb. Quelli un po' fuori dal circuito Marvel-Dc.
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