Una RIFLESSIONE sui FILM

                       e sulle STORIE che NARRANO

 

Alcuni mesi fa ho fatto una riflessione sui film, e le storie che rac-contano. Avevo trascorso un paio di sere a riguardare alcune sce-ne de "La guerra dei mondi"di Steven Spielberg. Mi è venuto da pensare, ad un certo momento, che ritornavo alle sequenze che riguardavano i personaggi prima ancora che avvenissero gli im-portanti eventi della storia, con i loro devastanti e tragici effetti. Le  parti di film che preferivo, che mi interessava andare a riguardare, erano le scene introduttive in cui il protagonista si confronta con la sua ex-moglie, i due hanno delle discussioni riguardo alla casa di lui e i loro figli, con un tono di voce che è alle volte teso e di rim-provero, ed in seguito gentile e affettuoso. Ritornavo ai passaggi semplici che rigurdavano il rapporto del protagonista con i suoi due figli, quando gioca a baseball con il ragazzo, o mentre decide insieme alla bambina che cosa è meglio fare riguardo alla scheggia che lei ha in una mano, o al cibo biologico che ha ordinato.

 

 

Dopodichè, naturalmente, gli eventi della storia si sviluppano, e si svolgono le intense e coinvolgenti scene dei combattimenti con

gli alieni, le pericolose fughe e le avventure mozzafiato che i personaggi principali debbono superare per trovare poi sollievo alla

fine. Queste particolari sequenze sono senza dubbio le più complesse e difficili da realizzare, includendo immagini di grafica al

computer che richiedono mesi per essere ultimate, spettacolari eventi quali esplosioni, distruzioni di macchine, edifici, parti di città,

acrobazie spericolate da parte degli attori. Tutto questo rappresenta certamente la parte di film più lunga e costosa da produrre,

tuttavia, quando mi sono messo ad andare avanti e indietro tra alcune scene, non era ciò che mi interessava riguardare.

 

Una sensazione simile l'ho avuta riguardo al film "Titanic". Le sequen-ze più spettacolari ed intense erano indubbiamente quelle che narrava-no l'affondamento della nave, il disperato tentativo di sopravvivenza da parte dei passeggeri, ed infine l'epilogo degli eventi. Dal punto di vista della realizzazione, avranno sicuramente anche richiesto il più grande impegno e assiduo lavoro. Quando ho guardato solo alcune scene del film, però, ero attirato dai momenti del primo incontro di Jack e Rose, la loro cena e la festa a seguire, i loro litigi e le riconcilia-zioni, e i loro rapporti con amici e parenti.

 

 
                                                                                                         

Mi sono sentito in modo simile quando ho guardato "Terminator 3". Sono presenti delle sequenze nel film che includono la fran-tumazione di enormi vetrate, di parti di edifici, il disfacimento di macchine, esplosioni e distruzioni di diverse ambientazioni, le quali erano a volte riprodotte realmente, suppongo, ed a volte rappre-

sentate attraverso la grafica a computer. Ricordo sequenze di in-seguimenti in automobile che devono avere richiesto molti mesi per essere montate, per poi accennare solamente alle sparatorie con distruzione di motociclette, macchine e il violento capovolgimento in corsa di autoarticolati. Qualsiasi scena che ho preferito rivedere

dopo la prima visione, tuttavia, riguardava i due giovani protago-nisti all'inizio del film prima degli spettacolari e drammatici eventi della storia, quando si incontrano, bisticciano, si ricordano di essersi già frequentati da piccoli, e si conoscono meglio in seguito.

 

 

In questi esempi che ho citato, sono presenti sequenze drammatiche, complesse ed elaborate che consistono nella sostanza della

storia (o degli infausti eventi, nel caso del Titanic). Narrano gli avvenimenti che si dispiegano per la durata del film, e che certa-

mente hanno rappresentato il più grande inpegno per gli autori, in termini di produzione e di costi finanziari. Tuttavia, io mi sono

sorpreso a gradire in particolar modo il rivedere le sequenze che sono state probabilmente le più semplici, le più facili e le più

economiche da trasporre in film, e che riguardavano poche persone ed i loro rapporti personali tra di loro e con altri. 

 

 

 

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