Supermono (1993-1995)

E' il 1993 e la Ducati stupisce il mondo con un autentico capolavoro. Ecco la Supermono. In una ciclistica leggerissima e autorevole viene incastonato un motore formidabile.

Ducati Supermono

L'ingegno di Massimo Bordi partorisce l'idea di togliere il pistone posteriore al suo Desmoquattro che in quegli anni fa faville in Superbike. Ma non del tutto. Per mantenere il motore il più equilibrato possibile viene mantenuto l'imbiellaggio del cilindro posteriore collegato ad una bielletta ausiliaria.

Spaccato Supermono

Il pistone con la più grande cilindrata unitaria mai montato su una Ducati (550cc - 100x70mm) si trova a spingere una moto che a vuoto pesa appena 118 kg. Il motore eroga 75 cv a 10.000 giri, la coppia massima è di 5,8 kgm a 8.000 giri! In pista per gli altri mono non c'è storia, la moto si guida come una 125 e le sospensioni Öhlins all'anteriore e al posteriore la tengono come sui binari. I 400 metri si percorrono in 11" e 28 con uscita a 197,8 km/h. Nel 1995 il motore passò a 572cc - 102x70mm, arrivarono una nuova Eprom, differenti scarichi e sospensioni.

la Supermono in azione!!

Il compito di disegnare questa originale e stupenda moto viene affidato per la prima volta a Pierre Terblanche (attuale direttore del centro design Ducati) che la veste con una linea nuova e fantastica.
Purtroppo la moto non venne mai prodotta in grande serie (solo 66 esemplari, 1 nel 1992, il prototipo, 30 nel 1993, 10 nel 1994 e 25 nel 1995), un vero peccato..
Queste foto le ho scattate al Museo Ducati che merita una visita solo per ammirare da vicino un tale capolavoro. Basta parlare ora ammirate la Supermono in tutto il suo splendore...

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Ecco due foto dell'originale motore. Nella prima compare Massimo Bordi e lo spaccato del motore visto dal lato sinistro, quello del pignone. Il condotto verniciato in azzurro è quello di alimentazione, a partire dall'iniettore (dove è poggiata la mano del progettista) fino alle valvole di aspirazione. Quello verniciato di rosso è quello di scarico. La seconda è un dettaglio della bielletta ausiliaria (quella orizzontale) a cui è collegata la biella del secondo pistone (prodotta dalla pankl).

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Questi sono alcuni links interessanti dedicati a questo progetto

http://www.sigmaperformance.com/racer_road_1.htm