CONVERTITORE FREQUENZA TENSIONE F/V

 

La figura 1 illustra la tipica struttura circuitale di un convertitore F/V.

Figura 1

Fig. 1 Struttura circuitale del F/V

Questi dispositivi accettano al proprio ingresso un segnale di tipo impulsivo vin e producono in uscita tensione vOUT la cui ampiezza è direttamente proporzionale alla frequenza del segnale vin in ingresso.

Questo convertitore richiede che l'ampiezza degli impulsi di ingresso sia superiore a quella della tensione di riferimento -VREF. il funzionamento del convertitore è il seguente.

VOUT = R IMED = R IS tW f

Dal punto di vista funzionale e applicativo occorre tenere presente che:

  1. L'uscita dello stadio Open Collector non viene praticamente usata;

  2. Il valore di tW deve essere maggiore dell'intervallo di tempo durante il quale vin risulta inferiore a - VREF. In caso contrario si potrebbe produrre un impulso di trigger tale da generare una falsa commutazione del monostabile con conseguente errore di conversione;

  3. Conviene che la frequenza di taglio dell'integratore sia notevolmente inferiore al valore della minima frequenza attesa per vin .

Confrontando le strutture circuitali del convertitore V/F e del convertitore F/V si nota che esse risultano costituite dagli stessi elementi, seppur diversamente connessi. Ciò permette di realizzare i suddetti convertitori utilizzando gli stessi componenti. Su questo principio è basata la realizzazione dei dispositivi integrati, i quali normalmente possono essere configurati come convertitori V/F o F/V mediante l'aggiunta di pochi componenti esterni.

 

PAGINA PRECEDENTE        PAGINA SUCCESSIVA