Le leggende
... Toschi o Lombardi, io ne farò venire; 99
ma stieno i Malebranche un poco in cesso,
sì ch'ei non teman de le lor vendette; e io, seggendo in questo loco stesso, 102
per un ch'io son, ne farò venir sette
quand'io suffolerò, com'è nostro uso di fare allor che fori alcun si mette». 105
Cagnazzo a cotal motto levò 'l muso,
crollando 'l capo, e disse: «Odi malizia ch'elli ha pensata per gittarsi giuso!». 108
Ond'ei, ch'avea lacciuoli a gran divizia,
rispuose: «Malizioso son io troppo, quand'io procuro a' mia maggior trestizia». 111
Alichin non si tenne e, di rintoppo
a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, io non ti verrò dietro di gualoppo, 114
ma batterò sovra la pece l'ali.
Lascisi 'l collo, e sia la ripa scudo, a veder se tu sol più di noi vali». 117
O tu che leggi, udirai nuovo ludo:
ciascun da l'altra costa li occhi volse; quel prima, ch'a ciò fare era più crudo. 120
Lo Navarrese ben suo tempo colse;
fermò le piante a terra, e in un punto saltò e dal proposto lor si sciolse. 123
Di che ciascun di colpa fu compunto,
ma quei più che cagion fu del difetto; però si mosse e gridò: «Tu se' giunto!». 126
Ma poco i valse: ché l'ali al sospetto
non potero avanzar; quelli andò sotto, e quei drizzò volando suso il petto: 129
non altrimenti l'anitra di botto,
quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa, ed ei ritorna sù crucciato e rotto. 132
Irato Calcabrina de la buffa,
volando dietro li tenne, invaghito che quei campasse per aver la zuffa; 135
e come 'l barattier fu disparito,
così volse li artigli al suo compagno, e fu con lui sopra 'l fosso ghermito. 138
Ma l'altro fu bene sparvier grifagno
ad artigliar ben lui, e amendue cadder nel mezzo del bogliente stagno. 141
Lo caldo sghermitor sùbito fue;
ma però di levarsi era neente, sì avieno inviscate l'ali sue. 144
Barbariccia, con li altri suoi dolente,
quattro ne fé volar da l'altra costa con tutt'i raffi, e assai prestamente 147
di qua, di là discesero a la posta;
porser li uncini verso li 'mpaniati, ch'eran già cotti dentro da la crosta. 150
E noi lasciammo lor così 'mpacciati.
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Il termine Alichino nell'etimologia antica Tedesca significa "Re degli Inferi". Dante attribuisce a uno dei demoni della V bolgia il nome di Alichino appunto. Qui a lato troverete i versi della Divina Commedia) Malebranche
è il nome collettivo dei diavoli a guardia della quinta bolgia.
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