Tropea, laboratorio di ricerca

Biografia di Don Domingo Arena
(Tropea 1870 – Montevideo 1939)

Le origini

Figura eminente della politica e del giornalismo uruguaiano, Domenico Arena nacque in Calabria il 7 aprile del 1870 e morì a Montevideo il 3 maggio del 1939. Giunse in Uruguai con i suoi genitori all'età di sette anni. E apprese ad amare il paese adottivo, identificandosi con esso a tal punto che con il tempo si sentì cittadino uruguaiano. La vita di Domenico Arena fu un esempio di laboriosità, modestia e intelligenza. Non disprezzò le occupazioni umili.

Lo studente

Però il giovane merciaio di Tacuarembò sentiva la vocazione degli studi, e nel 1899 entrò nell'antica Università, a quei tempi “Arapey y Convencion”, che stava sotto il rettorato illustre del Dr. Alfredo Vàsquez Acevedo. Con voluntà e impegno lo studente povero e pieno di talento emerse subito tra i suoi compagni per capacità intellettuale e talento oratorio. Sulla rivista "Rosso e Bianco" "Fray Martin" (pseudonimo di Pedro Manini Rios) commentava: "La sua carriera scolastica è stata una pagina de Murger, una leggenda di Salamanca, una scena del Quartiere Latino", vaticinandogli "il cammino delle grandi posizioni".

Il giornalista

Se ritrovò farmacista e avvocato. Aveva scritto in piena gioventù, gli eccellenti "Racconti creoli". Vincolato in amicizia con alcuni soci che ogni giorno si riunivano nella redazione de EL DIA, si iniziò al giornalismo, attività molto congeniale al suo temperamento inquieto, indisciplinato e bohemienne. Scrisse croniche poliziesche, critica teatrale, commenti politici, fino ad assumere la direzione del giornale.

Il politico

Convinto militante “batllista”, fu il portavoce fervente della dottrina di don José Batlle y Ordonez. La sua rispettata carriera pubblica come Deputato, Senatore, Costituente nel 1917, Consigliere Nazionale dal 1919 al 1925, fu sempre brillante, efficace, onorata e costruttiva. Però la storia di Arena è soprattutto la storia di una lealtà, della sua intima e fraterna relazione con Batlle, della cui dottrina fu interprete fedele e convinto. Tuttavia, il suo accentuato “batllismo” non impedì che gli si tributasse considerazione e riconoscimento da parte di tutti i settori della opinione pubblica.

L'uomo

Nella vita privata, il suo disinteressato altruismo, la sua filantropia, tanto più ammirevoli se si considera che non fu mai ricco, consolidarono una leggenda di generosità e nobiltà che illumina il suo ricordo. Infatti il magnetismo personale di Domenico Arena sfugge a una fredda rassegna biografica, ed è parte molto importante del suo prestigio, fatto di aperta simpatia, bontà e comprensione umana, che lo fecero uno di quei cittadini che onorano la Repubblica dove gli tocca vivere e agire.

Dora Isella Russell

Traduzione dallo spagnolo di Del Vecchio Luciano


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