Terza Grande - Plichenkofel (m 2586)
Alpi Carniche



L'ambiente:

La Terza Grande è maestosa: siamo di fronte alla terza cima delle Alpi Carniche, ed è quella che più ricorda le vicine Dolomiti. La massa rocciosa, composta da Dolomia principale su una base di terreni marnoso-arenacei, svetta imponente tra Forcella Naie e il Passo di Oberenghe.
Il sentiero di salita si addentra in una vegetazione pioniera su conoidi di deiezione e detriti di falda della Terza e delle Crete di Mimoias. Poco più in alto gli alberi cedono il posto agli arbusti, in quanto le condizioni climatiche e d'innevamento impediscono la germogliazione. La linea del limite del bosco è caratterizzata da larici ed agglomerati di pini mughi.
Giunti al passo Oberenghe l'ambiente si fa più severo, la vegetazione si riduce a magri prati che a malapena coprono lo sfaticcio di roccia che si forma dalla sgretolazione della roccia compatta. La flora è ora tipicamente alpina, spesso a pulvini o gruppetti, sia a terra che nelle fessure della roccia.
Il periodo vegetativo, oltremodo ridotto a causa delle condizioni climatiche, prevede un'unica breve stagione per la fioritura e la disseminazione dei semi.
Dalla cima lo sguardo spazia in ogni direzione, verso le Prealpi e la pianura a sud, le Alpi Giulie e Carniche occidentali ad est, le Alpi Austriache con i Tauri a nord, le Dolomiti e le Alpi Retiche ad ovest.

Il percorso:
Ascensione adatta a persone con una minima preparazione alpinistica. Tracce di sentiero e passaggi di primo grado. Roccia discreta, ma pericolo di caduta sassi.
Dalla Val Pesarina si sale a Forcella Lavardet e si scende per la strada della Val Frison fin dove è franata. Si prosegue nel bosco in discesa fino a quota 1350. Qui inizia un sentiero che sale erto per l'incassata Costa Tamarin (o Costa dei Sappadini), che verso l'alto si allarga  verso i due passi: Oberenghe (m 2081) e Mimoias (m 1976).
Giunti al valico più alto (h 2.30), la vista si apre verso la verde vallata di Sappada.
Si scendono pochi metri sul versante NE e per traccia di sentiero si traversa a sinistra per circa 200 metri. Si sale tra ripide zolle erbose raggiungendo una crestina ed il successivo ampio pendio di roccette.
Tra detriti e spuntoni rocciosi si arriva ad un breve caminetto ( I ) che conduce all'intaglio di cresta dal quale, traversando a destra per il sentierino, si raggiunge la cima. (h 2 - tot. h 4.30).

Discesa: per la via di salita.
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