Monte Chiampon (m 1709)
Prealpi Giulie


L'ambiente:

quando dalla pianura si arriva velocemente con l'automobile nei pressi di Gemona, diretti a qualche località montana, si nota sulla destra questo monte, che con la sua mole sovrasta il cono detritico su cui è adagiata la cittadina friulana. Gli fa da "paggio" il Cuarnan, più basso, erboso, con la visibilissima cappella in pietra bianca dedicata al Cristo Redentore.  La sua fama, in questo caso triste, è dovuta anche al fatto di essere stato l'epicentro del tremendo terremoto che nel 1976 distrusse Gemona e buona parte del Friuli. La salita è erta, sconsigliabile nei mesi caldi e pericolosa in quelli freddi, ma il panorama che offre merita senz'altro una visita, scegliendo preferibilmente le stagioni di mezzo, primavera o autunno. A sud la vista si stende sulla pianura friulana, solcata dalle striature bianche del Torre, del Tagliamento e del Meduna, sullo sfondo, in lontananza, il mare. A nord, verso l'interno, lo sguardo domina un panorama che va dalle lontane Dolomiti alle vicine Giulie, passando per le Carniche.

Il percorso:

da Gemona si risale, dalla periferia nord della cittadina, la strada asfaltata per la Malga Cuarnan fino ad un tornante a quota 650 metri circa, dove uno spiazzo erboso può ospitare alcune macchine. A sinistra lo scheletro di un ponte in ferro permette di traversare il torrente Vegliato, oltre il quale su una strada in cemento si risale per un tratto fino a dei gradini in pietra che accedono al sentiero che sale in direzione est. Dopo circa un'ora di cammino si perviene alla Sella Foredor (m 1089). Da qui si piega a nord e ci si inerpica su un ripido pendio erboso. Si supera quindi una zona rocciosa friabile attrezzata con alcuni cavi e si giunge al poco marcato Passo della Signorina (m 1359). Subito dopo un altro breve tratto attrezzato porta ad un altro ripido pendio erboso. Lo si rimonta giungendo sulla panoramica vetta (h 3 circa).

Discesa:

per la via di salita (ore 2 circa) oppure, disponendo di due mezzi, si può scendere verso nord, sempre sul sentiero 713, passando per gli Stavoli Ocric (m 1230), fino alla Forca di Ledis, dove s'incontra il sentiero 708, che scende ai Rivoli Bianchi. Si risale alla Sella di Sant'Agnese e da qui si torna a Gemona (h 3). Da notare, su questo percorso, il pozzo denominato Glazere, a quota 1545, sul cui fondo neve e ghiaccio permangono tutto l'anno, e da cui nel secolo scorso veniva estratto il ghiaccio che serviva alle necessità di Gemona e San Daniele.


Cartografia:

Carta Tabacco 1:25.000 foglio 020 Prealpi Carniche e Giulie

 

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