Punto
di partenza |
Passo di San
Pellegrino (1919 m), raggiungibile dalla Val di Fassa (Moena)
per la Valle di San Pellegrino (12 km) o da Cencenighe Agordino
(Val Cordevole) attraverso la Valle del Biois (18 km, di cui
gli ultimi molto ripidi). |
Descrizione |
Dal Passo ci si
può portare in quota in due modi:
- con la Seggiovia della Costabella, in partenza pochi metri prima del
passo, sul versante fassano, e che deposita sugli omonimi pascoli, nelle
vicinanze di un bar-ristoro (circa 2170 m);
- con il sentiero 604, che stacca dalla strada poco più avanti, e che
risale i pendii ricoperti di rado bosco e prati fino ai ripiani superiori
della Costabella, nei pressi della stazione di arrivo della seggiovia
(h 0,30 - 0,40 dal Passo di San
Pellegrino).
Dalla seggiovia, seguendo le indicazioni, si va ad imboccare il bel
sentiero 604 (o si prosegue su di esso, se si è saliti
a piedi) che si
inoltra in falsopiano nella splendida conca prativa della Campagnaccia:
alle nostre spalle, si erge il massiccio di origine vulcanica della Catena
di Bocche, con il Col Margherita (2550 m) sul quale spicca la stazione di
arrivo della funivia in partenza dal Passo San Pellegrino. In secondo
piano, si stagliano le Pale di San Martino, con il
Cimon della Pala e la
Cima Vezzana in bella evidenza. Sul versante opposto, dalla base
dei vasti pascoli, si innalzano le cime del sottogruppo Costabella-Uomo,
alla cui estremità sinistra si apre il Passo
delle Selle; contro il cielo, è già evidente la sagoma del Rifugio
Passo delle Selle, appollaiato poco a sinistra del Passo. Il comodo
sentiero percorre i prati con scarsi e moderati strappi, ed in questo
tratto non è infrequente imbattersi in vaste mandrie di mucche o di cavalli
al pascolo. Raggiunta la vasta e placida conca
erbosa che si distende ai piedi del valico, il sentiero inizia ad
inerpicarsi decisamente, ormai su terreno detritico, nel canale racchiuso
tra i contrafforti della Punta delle Selle (2596 m, a sinistra) ed
il Piccolo Lastèi (2687 m, a destra) e, con una serie di tornanti,
consente di toccare velocemente il Passo delle
Selle (2529 m, h 1,15 dalla
seggiovia); pochi metri sulla sinistra sorge il Rifugio
Passo delle Selle, in splendida posizione panoramica. Si apre
la vista sulla Val delle Selle, che scende in Val dei Monzoni,
e sul sottogruppo della Vallaccia, con
la Punta della Vallaccia (2620 m) e il Sasso della Undici
(2550 m, di cui appare solo l'erboso versante orientale), che emergono dai
pascoli di Gardeccia. Nei dintorni, numerosi reperti risalenti alla
I Guerra Mondiale, come le rovine di un villaggio austriaco sui
ghiaioni poco sotto il passo (versante Monzoni), trincee e fili
spinati. A destra, sul fianco del Piccolo Lastèi, comincia l'Alta
Via Bepi Zac, itinerario interessante e spettacolare, presumibilmente
di scarse difficoltà, che consente di visitare le postazioni di guerra
sulla cresta di Costabella fino alla Forcella del Ciadin (da
consigliare). A questo punto, per concludere la gita, due possibilità
(entrambe valide):
- dal passo, scendere sul versante opposto con il bel sentierino che
si abbassa decisamente nell'alta Val delle Selle, curvando alla
base della massiccia Punta dell'Ort (2690 m) e rasentando le
piccole ma ardite Pale di Carpella (2490 m, 2430 m, 2411 m);
superato il piccolo specchio d'acqua del Lago
delle Selle (2232 m, sovente asciutto), si giunge su di una
costa prativa che si inclina bruscamente verso il fondo della Valle
dei Monzoni. Con alcuni ripidi tornanti, il sentiero supera il
salto (da cui il torrente scende con bella serie
di cascate), e tocca il poggio alberato su cui sorge il piccolo
Rifugio
Taramelli (2046 m, h 0,50
dal passo). Continuando a scendere, superato il Rio dei Monzoni,
si entra nel bosco e si scende all'ampia radura della Malga Monzoni
e, poco sotto, alla Baita
Monzoni. Di qui è possibile scendere, a piedi o con
servizio taxi di pulmini, al parcheggio della Val dei Monzoni (h
0,30 a piedi), a poca distanza dalla Malga del
Crocifisso in Val di San Nicolò.
- dal rifugio, prendere il sentierino che percorre il filo di cresta,
in ambiente aperto e con splendidi panorami circolari, e diretto
all'attacco del Sentiero Attrezzato Bruno Federspiel. Ad un
certo punto, poco sotto la cresta, si apre una bella
caverna di guerra con un finestrone affacciato sulla Valle
di San Pellegrino. Giunti all'altezza del piccolo Lago delle
Selle, visibile in basso, una breve
salita consente di raggiungere la vetta della Punta
delle Selle (h 0,20 dal
passo), da cui è visibile tutta la prosecuzione della cresta con la Punta
d'Allochet (2582 m) ed il più scuro massiccio dei Rizzoni
(2645 m), su cui si svolge il sentiero attrezzato Federspiel
(anche per questo sentiero le difficoltà dovrebbero essere contenute,
per cui può essere una eventuale prosecuzione della gita). A questo
punto, si discendono i ripidi prati del versante di San Pellegrino,
giungendo velocemente e senza difficoltà ai prati
della Campagnaccia, da dove procedendo verso sinistra si
rintraccia il sentiero 604
già percorso in salita e si ritorna alla seggiovia ed al Passo di
San Pellegrino (h 0,40 fino
alla seggiovia, h 1 fino al
passo).
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Tempo totale |
h
2,30 (h 3 senza usare la seggiovia) con la discesa in Val San
Nicolò h 2,15 (h 3 senza usare la seggiovia) con ritorno al
Passo S. Pellegrino |
Difficoltà |
E |
Dislivello |
400
- 600 m circa a seconda dell'itinerario prescelto |
Ultimo sopralluogo |
agosto
'97 |
Commenti |
Periodo
consigliato: giugno - fine settembre
Itinerario per nulla faticoso, in ambiente
aperto e panoramico; la traversata in Valle di San Nicolò può porre
qualche problema logistico con le auto, ma è comunque meritevole per
l'ambiente riposante; interessante la visita della prima parte della
cresta delle Selle, sia per le opere di guerra, sia per i panorami
spettacolari e "a fil di cielo", nonostante l'aasoluta facilità
e sicurezza della cresta (i pendii laterali sono sì ripidi, ma
completamente erbosi). Consigliato.
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