Passo delle Selle 2529 m     

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Cartina stradale

Cartina escursionistica

Punto di partenza Passo di San Pellegrino (1919 m), raggiungibile dalla Val di Fassa (Moena) per la Valle di San Pellegrino (12 km) o da Cencenighe Agordino (Val Cordevole) attraverso la Valle del Biois (18 km, di cui gli ultimi molto ripidi).
Descrizione Dal Passo ci si può portare in quota in due modi:
  1. con la Seggiovia della Costabella, in partenza pochi metri prima del passo, sul versante fassano, e che deposita sugli omonimi pascoli, nelle vicinanze di un bar-ristoro (circa 2170 m);
  2. con il sentiero 604, che stacca dalla strada poco più avanti, e che risale i pendii ricoperti di rado bosco e prati fino ai ripiani superiori della Costabella, nei pressi della stazione di arrivo della seggiovia (h 0,30 - 0,40 dal Passo di San Pellegrino).

Dalla seggiovia, seguendo le indicazioni, si va ad imboccare il bel sentiero 604 (o si prosegue su di esso, se si è saliti a piedi) che si inoltra in falsopiano nella splendida conca prativa della Campagnaccia: alle nostre spalle, si erge il massiccio di origine vulcanica della Catena di Bocche, con il Col Margherita (2550 m) sul quale spicca la stazione di arrivo della funivia in partenza dal Passo San Pellegrino. In secondo piano, si stagliano le Pale di San Martino, con il Cimon della Pala e la Cima Vezzana in bella evidenza. Sul versante opposto, dalla base dei vasti pascoli, si innalzano le cime del sottogruppo Costabella-Uomo, alla cui estremità sinistra si apre il Passo delle Selle; contro il cielo, è già evidente la sagoma del Rifugio Passo delle Selle, appollaiato poco a sinistra del Passo. Il comodo sentiero percorre i prati con scarsi e moderati strappi, ed in questo tratto non è infrequente imbattersi in vaste mandrie di mucche o di cavalli al pascolo. Raggiunta la vasta e placida conca erbosa che si distende ai piedi del valico, il sentiero inizia ad inerpicarsi decisamente, ormai su terreno detritico, nel canale racchiuso tra i contrafforti della Punta delle Selle (2596 m, a sinistra) ed il Piccolo Lastèi (2687 m, a destra) e, con una serie di tornanti, consente di toccare velocemente il Passo delle Selle (2529 m, h 1,15 dalla seggiovia); pochi metri sulla sinistra sorge il Rifugio Passo delle Selle, in splendida posizione panoramica. Si apre la vista sulla Val delle Selle, che scende in Val dei Monzoni, e sul sottogruppo della Vallaccia, con la Punta della Vallaccia (2620 m) e il Sasso della Undici (2550 m, di cui appare solo l'erboso versante orientale), che emergono dai pascoli di Gardeccia. Nei dintorni, numerosi reperti risalenti alla I Guerra Mondiale, come le rovine di un villaggio austriaco sui ghiaioni poco sotto il passo (versante Monzoni), trincee e fili spinati. A destra, sul fianco del Piccolo Lastèi, comincia l'Alta Via Bepi Zac, itinerario interessante e spettacolare, presumibilmente di scarse difficoltà, che consente di visitare le postazioni di guerra sulla cresta di Costabella fino alla Forcella del Ciadin (da consigliare). A questo punto, per concludere la gita, due possibilità (entrambe valide):

  1. dal passo, scendere sul versante opposto con il bel sentierino che si abbassa decisamente nell'alta Val delle Selle, curvando alla base della massiccia Punta dell'Ort (2690 m) e rasentando le piccole ma ardite Pale di Carpella (2490 m, 2430 m, 2411 m); superato il piccolo specchio d'acqua del Lago delle Selle (2232 m, sovente asciutto), si giunge su di una costa prativa che si inclina bruscamente verso il fondo della Valle dei Monzoni. Con alcuni ripidi tornanti, il sentiero supera il salto (da cui il torrente scende con bella serie di cascate), e tocca il poggio alberato su cui sorge il piccolo Rifugio Taramelli (2046 m, h 0,50 dal passo). Continuando a scendere, superato il Rio dei Monzoni, si entra nel bosco e si scende all'ampia radura della Malga Monzoni e, poco sotto, alla Baita Monzoni. Di qui è possibile scendere, a piedi o con servizio taxi di pulmini, al parcheggio della Val dei Monzoni (h 0,30 a piedi), a poca distanza dalla Malga del Crocifisso in Val di San Nicolò.
  2. dal rifugio, prendere il sentierino che percorre il filo di cresta, in ambiente aperto e con splendidi panorami circolari, e diretto all'attacco del Sentiero Attrezzato Bruno Federspiel. Ad un certo punto, poco sotto la cresta, si apre una bella caverna di guerra con un finestrone affacciato sulla Valle di San Pellegrino. Giunti all'altezza del piccolo Lago delle Selle, visibile in basso, una breve salita consente di raggiungere la vetta della Punta delle Selle (h 0,20 dal passo), da cui è visibile tutta la prosecuzione della cresta con la Punta d'Allochet (2582 m) ed il più scuro massiccio dei Rizzoni (2645 m), su cui si svolge il sentiero attrezzato Federspiel (anche per questo sentiero le difficoltà dovrebbero essere contenute, per cui può essere una eventuale prosecuzione della gita). A questo punto, si discendono i ripidi prati del versante di San Pellegrino, giungendo velocemente e senza difficoltà ai prati della Campagnaccia, da dove procedendo verso sinistra si rintraccia il sentiero 604 già percorso in salita e si ritorna alla seggiovia ed al Passo di San Pellegrino (h 0,40 fino alla seggiovia, h 1 fino al passo).
Tempo totale h 2,30 (h 3 senza usare la seggiovia) con la discesa in Val San Nicolò   h 2,15 (h 3 senza usare la seggiovia) con ritorno al Passo S. Pellegrino
Difficoltà E
Dislivello 400 - 600 m circa a seconda dell'itinerario prescelto
Ultimo sopralluogo agosto '97
Commenti Periodo consigliato: giugno - fine settembre

Itinerario per nulla faticoso, in ambiente aperto e panoramico; la traversata in Valle di San Nicolò può porre qualche problema logistico con le auto, ma è comunque meritevole per l'ambiente riposante; interessante la visita della prima parte della cresta delle Selle, sia per le opere di guerra, sia per i panorami spettacolari e "a fil di cielo", nonostante l'aasoluta facilità e sicurezza della cresta (i pendii laterali sono sì ripidi, ma completamente erbosi). Consigliato.