Punto
di partenza |
Podestagno
(1482 m), sulla strada Cortina - Passo di Cimabanche, all'altezza
del secco tornante verso destra, poco dopo il ponte sull'orrido del Rio
Felizòn (piccolo parcheggio). |
Descrizione |
Si segue la
strada asfaltata che risale la Valle Boite, attraverso uno
splendido bosco di abeti: sulla destra, incombe la bella parete della Croda
de L'Ancona (2367 m). In falsopiano, la strada si mantiene alta sul
fondovalle, con bella veduta fra le fronde sulla Val di Fanes e
sulle Tofane, fino a quando un tratto con alcuni tornanti fa
guadagnare un po' di quota (bella veduta di una cascata con "marmitta
dei giganti"). Superata un'appena accennata selletta, si entra nella
vasta spianata prativa del Vallon Scuro, dove sorge il Rifugio
Malga Rà Stua (1668 m, h 0,50):
fin qui, nel periodo estivo, servizio di pulmini navetta. Sulla sinistra i
pendii boscosi del Gruppo del Lavinores, mentre da destra incombono
i contrafforti dell'imponente Croda Rossa (3146 m). Proseguendo sul
fondovalle, sempre in moderata salita sul sentiero 6,
si raggiunge un casotto di caccia (1781 m), nei pressi del bivio, verso
sinistra, per Fodara Vedla (sent. 9):
proseguendo dritti, si attraversano i prati di Campo Croce e,
superate le sorgenti del Boite, si affronta la ripida Val Salada
con una serie di tornanti di pendenza più marcata. Raggiunto lo sbacco
superiore della valle, si incontra il bivio per il Rifugio
Biella (h 2,15):
trascuratolo, si prosegue dritti per dossi con magra erba, con splendida
vista sulle cime circostanti, fino al bell'edificio del Rifugio
Sennes (2122 m, h 2,50),
posto nei pressi del grazioso Lago di Sennes. Goduto il meritato
riposo, si prende ora il sentiero 7
che scende tra prati e rado bosco fino allo splendido Pian di Lasta,
da dove con percorso sinuoso raggiunge lo splendido agglomerato di vecchie
baite di Fodara Vedla (1972 m, h 0,40),
dove sorge anche un bel rifugio.
Trascurata la larga carrareccia che scende a Pederù (e a San
Vigilio), si prende il sentiero nella direzione opposta (n° 9)
che, sostanzialmente in piano, procede lungamente sull'altopiano boscoso
fino al Lago di Fodara, da dove la traccia inizia a scendere più
decisamente con una serie di tornanti nel fitto bosco, fino a toccare il
fondovalle nuovamente presso il casotto di caccia a quota 1781 m (h
1,30): di qui, nuovamente a Rà Stua ed a Podestagno
in h 1. |
Tempo totale |
h
5,30 - 6 |
Difficoltà |
E |
Dislivello |
750
m circa |
Ultimo sopralluogo |
gennaio
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: giugno - fine settembre
Itinerario non troppo faticoso (d'estate!),
con splendide vedute ed in ambiente idilliaco e riposante: tutto compreso
nei parchi naturali di Ampezzo e di Fanes - Sennes - Braies. Non ci sono
panorami famosi, le montagne non sono "mostri sacri", ma
l'integrità dell'ambiente e la bellezza dei luoghi ripagano
abbondantemente. Se fatta in inverno, assolutamente necessarie
le ciaspole (soprattutto nel tratto Fodara Vedla-Rà Stua, si sprofondava
fino all'anca, almeno per quanto mi riguarda!). |
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