Punto
di partenza |
Capanna
Alpina (1720 m), raggiungibile da La Villa (Alta
Badia) risalendo la bella Valle di San Cassiano verso il Passo
Valparola. Giunti all'abitato dell'Armentarola (1621 m), poco
prima del Campeggio Sass Dlacia, si volta a sinistra (indicazioni)
e, superata una grande cava di ghiaia, si arriva al rifugio (ampio
parcheggio). |
Descrizione |
Dal rifugio ci si
incammina nei vasti prati del Plan da l'Ega, sotto le
impressionanti pareti delle Conturines (spicca soprattutto l'ardita
struttura del Piz Armentarola, 2407 m). Lasciato a destra il
sentiero per il Rifugio Scotoni (vedi itinerario Forcella
del Lago e Vallon Bianco), si continua sulla traccia di sinistra che,
attraversato un boschetto di mughi ed un ponticello, prende a salire
decisamente lungo la ripida costa boscosa. Con una serie di erti e
faticosi tornanti il sentiero (segnavia 11)
raggiunge una prima pittoresca radura erbosa dalla quale, con una
successiva serie di tornanti, giunge alla base delle rocce basali della Cima
del Lago (2654 m). Un ultimo tratto di salita su impervio terreno
roccioso (parapetti e scalini di legno, ottima sorgente sulla destra)
consente di raggiungere la splendida balconata erbosa del Col de Locia
(2069 m, h 0,50): fantastica veduta su
Marmolada, Sella, Puez, nonchè sull'imponente
versante meridionale delle Conturines. Da qui il sentiero, con poco
faticosi saliscendi, si inoltra in una amena valletta, dominata sullo
sfondo dal massiccio Col Becchei (2794 m): frequenti prati con bei
ruscelli invitano a soste prolungate. Passati sull'altro versante della
valletta e superato un tratto ghiaioso, si incontra il bivio per la Forcella
del Lago (a destra, vedi itinerario Forcella
del Lago e Vallon Bianco); proseguendo sul sentiero principale, si
arriva ad uno splendido, vasto ripiano erboso (Plan de Sumorones),
sempre punteggiato di bestiame al pascolo. Attraversato il ripiano, una
breve salita porta alla vasta sella prativa del Passo Tadega (o Forcella
da l'Ega, 2157 m, h 1,20): sulla
sinistra, stacca la traccia del Sentiero Tru Dolomieu (vedi
itinerario Piz La
Varella). Traversando in falsopiano i magnifici prati dell'Alpe di
Fanes Grande, si arriva in poco tempo alla Malga
di Fanes Grande (2102 m, h 1,45),
in splendida vista delle Cime di Ciampestrin, delle Cime di
Furcia Rossa e dei Monti Castello e Cavallo, che
racchiudono il selvaggio e solitario Vallon Bianco (vedi itinerario
Forcella
del Lago e Vallon Bianco). Da qui, seguendo la larga strada bianca, ci
si immette ben presto sulla rotabile ex militare proveniente da Podestagno
e diretta al Passo di Limo (vedi itinerario Passo
di Limo): Risalendo con qualche tornante (scorciatoie) la
testata della Val di Fanes, la strada, fra meravigliosi prati,
giunge al piccolo Lago di Limo (2159 m, h
0,15 dalla malga), da cui in pochi passi al Passo di Limo
(2174 m). Bella veduta su Alpe di Fanes Piccola e sulle alte creste
Sasso della Croce (2907 m) - Sasso delle Dieci (3026 m) - Sasso
delle Nove (2968 m), che scendono verso i pascoli con poderose,
regolari lastronate rocciose. Seguendo l'ampia rotabile, si perde quota
con alcuni tornanti (accorciatoie) fino al limitare del bosco, dove sorge
il grande ed accogliente Rifugio
Fanes (2060 m, h 0,30
dalla malga). Seguendo le indicazioni, attraverso una traccia fra prati e
rocce fessurate (attenzione ai piccoli crepacci rocciosi) si raggiunge una
zona ricca di acque scorrenti nei pressi del bel Rifugio
La Varella (2042 m, h 0,45):
una breve risalita verso sinistra porta sulle sponde dell'incantevole Lago
Verde (2043 m), racchiuso fra prati e radi alberi, dal colore
veramente smeraldino. Il luogo merita una lunga ed appagante sosta.
Ritorno lungo lo stesso itinerario in h 2. |
Tempo totale |
h
4,30 - 5,00 |
Difficoltà |
E |
Dislivello |
750
m circa |
Ultimo sopralluogo |
agosto
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: maggio - ottobre
Itinerario riposante e non troppo faticoso,
che ha come meta uno dei luoghi più ameni e caratteristici delle Dolomiti
intere: molto frequentato, permette diverse combinazioni per il ritorno (o
l'andata). Quasi intermante compreso nel Parco Naturale Fanes - Sennes -
Braies. |
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