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Il Nudo Nell'Arte

Biografie " S "
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Sacchi Andrea

Italiano (Nettuno, 1599 - Roma, 1661)

Dopo i primi studi compiuti con il padre, si perfezionò nella scuola di Albani. Per la sua naturale pigrizia produsse poco, tuttavia le sue opere rappresentano alcuni degli esempi più grandiosi del '600 romano: La visione di S. Romualdo è il suo capolavoro. Si distinse anche come ritrattista. Tra le altre opere: Miracolo di S. Gregorio, Noè ebbro, Caino e Abele, Purificazione della Vergine.

 

 

Saraceni Carlo

Italiano (Venezia, 1580 - 1620)

Si recò a Roma all'inizio del '600 e sentì fortemente l'influsso di Caravaggio, che imitò schiarendone i colori e illuminando con minor violenza, secondo l'innato gusto veneto. Tra le sue opere sono da ricordare: Riposo durante la fuga in Egitto, Morte della Vergine, Miracolo di S. Benone, Martirio di S. Lamberto. Tornato a Venezia iniziò nel palazzo Ducale uno dei quadri della sala del maggior Consiglio, finito da Le Clerc.

 

 

Serrur Henry

Francese (1859 - 1891)

 

 

Seurat Georges

Francese (1859 - 1891)

 

 

Signorelli Luca

Italiano (Cortona, Arezzo, metà del secolo XV - 1523)

Allievo di Piero della Francesca, attivo fin dal 1470, dipinse con molta probabilità tra le sue prime opere le Madonne del museo di Boston, della Christ Church Library di Oxford e della collezione Villamarina di Roma. Di poco successivi (1474) sono l'affresco della Torre del Vescovo di Città di Castello, l'Annunciazione di S. Francesco d'Arezzo e la Madonna del latte e la Flagellazione di Brera, opere che già in parte rivelano la conoscenza del Pollaiolo e di Filippo Lippi. Di grande importanza sono anche gli affreschi della sacrestia della Cura (Loreto), Conversione di Saul, e quelli della cappella Sistina (Roma), Testamento e morte di Mosè, dove forse ebbe come collaboratori il Perugino e Bartolomeo de la Gatta. Opere successive di maggior interesse: la pala del duomo di Perugia (1484), il ritratto d'uomo e L'Educazione di Pan del museo di Berlino, la Sacra Famiglia degli Uffizi, l'Annunciazione di Volterra (1491), la Circoncisine della National Gallery di Londra; la Visitazione di Berlino, la Madonna di Monaco, la pala di San Cristoforo, già a Siena (1498). In quest'epoca l'artista, che nel 1497 si era dedicato agli affreschi con le Storie di san Benedetto nel chiostro di Monteoliveto Maggiore, iniziava la sua opera più famosa, la decorazione della cappella di S. Brizio nel duomo di Orvieto (1499-1503) con le splendide scene, dal tono realisticamente tragico, del Paradiso, dell'Inferno, del Finimondo e delle Storie dell'Anticristo. Accanto a questo ciclo pittorico, che riassume concetti drammatici di umanità già presenti nelle sue precedenti opere, sono da ricordare i maggiori dipinti dell'ultimo ventennio: la Deposizione di Cortona, la Crocifissione degli Uffizi, gli affreschi di San Crescentino a Morra (1507), con la robusta Flagellazione, la pala di Brera del 1508, che mostra evidenti contatti raffaelleschi, la Comunione degli Apostoli di Cortona, il Cristo sorretto dagli Angeli in San Girolamo in Cortona, la Deposizione della Croce di Umbertide e infine, del 1519-1520, la pala della pinacoteca di Arezzo. In questi ultimi dipinti è evidente in parte l'apporto dei numerosi aiuti della sua fiorente bottega. Tra questi sono particolarmente da ricordare Bartolomeo de la Gatta, Tommaso Barnabei detto il Papacello, ma soprattutto Michelangelo Buonarroti.

 

 

Spranger Bartholomeus

Fiammingo (Anversa, 1546 - Praga, 1611)

Lavorò a Parigi, Lione, Parma, Milano e molti anni a Roma dove dipinse per Pio V un Giudizio Universale. In seguito fu a Vienna e Praga. Subì l'influsso dei grandi artisti italiani del suo tempo, pur conservando nella sua arte le tracce della sua origine fiamminga.

 

 

Stanlaws Penrhyn

Americano (1877 - 1957)

 

 

Schiele Egon

Austriaco (Tulln, 1890 - Vienna, 1918)

Allievo dell'accademia di Vienna, mostra nella sua pittura influssi derivati dall'arte di G. Klimt. Artista profondamente decorativo, ha lasciato interessanti disegni ricchi di forza espressiva. Buona parte dei suoi dipinti sono conservati nella galleria moderna di Vienna.

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Edizione HTML a cura di: mail@debibliotheca.com

 

Ultimo Aggiornamento: 05 settembre 2003 00.04