Il gatto non è un cuscino

C i r c o l o D i d a t t i c o " G i o v a n n i XXIII " - P a l e r m o

Classi III EF

con disegni e commenti di:

Giuliana, Francesca, Giuseppe, Francesco, Mariano, Marianna, Claudia
Noemi, Chiara, Cristiano, Anna, Alessandra, Daniele, Tommaso, Gianluca, Elena, Giulia, Alessia, Lorena, Bruno, Sabrina, Vita

"Il gatto non è un cuscino"
di C. Nostlinger

C'era una volta un gatto con una macchia bianca sul petto e una sotto l'occhio sinistro. Era un gatto libero e senza nome.

Quando era piccolissimo viveva in una stalla con la sua famiglia.

Era piccolo e mingherlino e i fratelli non lo facevano mai mangiare.

Un giorno una famiglia lo prese e lo portò in città.
Lo chiamarono Samuele.

Ma Samuele non era molto contento perchè Sandrino gli faceva tanti scherzi e lui aveva paura.

Anche la mamma non era tanto felice di lui, perchè faceva i "bisognini" dentro la terra delle piante.

Così lo portarono da una signora vecchia e grassa.

La signora vecchia e grassa lo chiamò Muccibù. Lui era felice perchè mangiava tanto, ma così tanto che divenne un gatto enorme. Ma un giorno la signora morì e il ragazzo della spesa prese il gatto con sè.

Lo chiamò Cicciobomba e lo mise a dieta. All'inizio il gatto era triste perchè aveva fame, ma poi si sentì meglio perchè poteva saltare e correre agilmente per casa e sui tetti.

Cicciobomba però "marcava" il suo territorio con uno spruzzo puzzolente.

La fidanzata del ragazzo decise di "castrarlo".

Lo portò dal veterinario e aspettò il suo turno. Il gatto era terrorizzato quando vide uscire dalla porta del dottore un gatto addormentato e con una enorme fasciatura sulla pancia.

Così scappò dalla porta e si nascose dentro alcuni scatoli che erano in strada.

Il gatto non volle più tornare a casa dal ragazzo e preferì vivere libero di cacciare topi e uccelli anche se non aveva più un nome.