Il dizionario contiene all'incirca
1100 parole di uso quotidiano in dialetto palermitano. Molte parole sono
simili a quelle di altre varietà di siciliano, altre sono invece
tipiche di Palermo e provincia, altre ancora tipiche di Palermo città.
Purtroppo ho dovuto escludere molte parole che si usano in poche frasi
idiomatiche, che non hanno alcuna traduzione in italiano. Ho inserito invece
di questi usi idiomatici solo quelli molto comuni, come la parola 'allungari'
usata nell'espressioni 'chi ci aiu a allungari' (che me ne faccio?),
e poche altre.
Il dizionario è diviso in
due parti, italiano - palermitano e palermitano - italiano. Ogni sezione
presenta una pagina per ogni lettera dell'alfabeto, orgaizzate in tabelle.
Per chi fosse interessato sono presenti anche i file in solo testo.
Laddove possibile ho aggiunto una
voce 'analogia' con l'intento di aiutare la memorizzazione di parole a
prima vista difficili. Come ho già detto nell'introduzione, non
sono etimologie, ma solo somiglianze tra parole di lingue diverse, magari
casuali, ma non per questo meno utili.
Per riferirmi a lingue straniere
ho usato le seguenti abbreviazioni:
sp. = spagnolo
fr. = francese
gr. = greco
dove non ho specificato nulla è
perché la parola è italiana, per quanto di significato diverso.
Ho specificato il genere delle
parole solo nei casi in cui differisce dalla parola italiana portata come
traduzione.
Nella traduzione ho cercato di
usare parole il più possibile simili a quelle siciliane, in modo
da limitare l'uso della categoria 'analogia'. Per tradurre 'addumannari'
si possono usare i verbi italiani 'chiedere' e 'domandare'; io ho privilegiato
la seconda per rendere più evidente il collegamento con parole italiane
simili e quindi più facile la memorizzazione.
Ho indicato l'accento solo nei
casi in cui può sorgere un dubbio circa la pronuncia, e in particolare
con le parole sdrucciole.
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