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LIVE REPORT e fotografie      
a cura di mabi
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Supersonic.mp3
Fuck Armageddon.mp3

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badreligion.com

Due parole sui gruppi spalla: Randy e Shandon, entrambi un'ottima figura. I primi, una piccola rivelazione, un originale punk orientato verso il rock 'n' roll ben riuscito, nonostante suonassero quando non c'era nessuno e qualche becero urlasse al gruppo di andarsene e di lasciare spazio ai Bad Religion.
Eh… Sì, troppo difficile da capire per loro che anche se se ne fossero andati, i Bad Religion non avrebbero suonato subito; forse è meglio che suoni qualcuno prima, invece di scazzarsi a far niente.
Gli Shandon mi hanno davvero colpito (devo ammettere che non mi sono mai piaciuti totalmente), non li avevo mai visti in versione "guest", ma solo in concerti che superavano l'ora e mezza. Comunque poche canzoni, ma incisive e di classe, che hanno lasciato il segno; per dirne qualcuna: "Washing Machine", "Janet, "Drunk" ,"Bad Smell", "Legacy" .
La mia impressione è stata questa: mi sono sembrati molto timidi sul palco (mi riferisco ai discorsi durante le pause, nelle canzoni invece si è vista la carica), ma probabilmente era l'effetto di "condividere" il palco con i Bad Religion.

Dopo una trepidante attesa tra cori di incitamento e fischi spazientiti, si sente l'intro di "Fuck Armageddon… This Is Hell" entrano i quattro, inizia il giro d'accordi che tutti sanno a memoria ed ecco Greg Graffin in camicia azzurra a maniche corte, che irrompe sul palco a dare melodia all'hardcore.
La gente si pressa e comincia a spingere contro le transenne, nelle prime file (dove mi trovo per fare le foto) non si respira, ma nessuno bada a questo perché arriva "Supersonic" e si canta nonostante la maggior parte sa due parole e "yah yah yah", ma l'effetto rende comunque; mi piacciono in particolare questi versi: "I could go supersonic/the problem's chronic/Tell me does life exist beyond it/When I need to sate/I just accelerate/Into oblivion" Che inizio! E dopo un classico, "No Control", questa canzone ha 15 anni, ma non ce ne si accorge, è sempre viva.
"Kyoto Now" dall'inizio più calmo, solo una chitarra che sale e scende, consente di distribuirsi meglio; parte una nuova intro "Overture" del nuovo cd, di sicuro ci sarà "Sinister Rouge" subito dopo, singolare per i cori dall'accento solenne e così succede; Il contrasto tra la intro e questa canzone è pazzesco, come un colpo di pistola.
"Sinister Rouge" è una delle migliori di "The Empire Strickes First" alla pari di "Los Angeles Is Burning" che la segue a ruota.
A questo punto finito il mio dovere di fotografo (bè, il biglietto bisogna anche guadagnarselo… Davide ride…), lascio la postazione d'avanguardia; non si può mica stare statici là davanti.
E si continua nel pogo con "Man With A Mission", "Anasthesia", "Recipe For Hate", "I Wanna Conquer The World", tutti nomi più che conosciuti, fino ad arrivare al pezzo più devastante: "Prove it", "Can't Stop", "Atomic Garden" e "Do What You Want" tutte di fila.
A proposito, le pause? Le pause poche e intelligenti in cui Greg per intrattenere racconta quello che gli passa per la testa; qualche stralcio: "Ragazzi! Milano è la città migliore per suonare ( lo dirà anche nelle altre città? J ); è la prima volta che suoniamo in questo edificio, l'anno scorso è stato al Rolling Stone. Ma voi lassù… (si riferisce a quelli in alto appoggiati alla transenna vicino al bancone del pub), venite giù, qua assieme a tutti gli altri… però a pensarci, anch'io se stessi assistendo mi piazzerei con voi, ho già passato la vita nel pogo. Domani sarà il mio giorno libero dal tour e lo passerò in giro per Milano, vado a visitare il duomo ( chissà che bello impacchettato da teli e impalcature J )".
E c'è anche spazio per la protesta, leit-motive dei gruppi americani contro il presidente: "Bush out!" urlato e ripetuto a ritmo dei tamburi; notare l'eleganza dell'espressione del cantante che non si lascia andare in un ignorante "Fuck Bush!", perché i Bad Religion sono un gruppo in cui la denuncia sociale traspare dai testi delle canzoni e non hanno bisogno di semplici frasi fatte.
Ma eravamo rimasti a "I Wanna Conquer The World" che in pochi riconoscono (io non sono tra quelli), non si sente la lead guitar, ma solo gli accordi ritmici; nessun problema, le parole aggiunte assolvono il loro compito.
E sono ottimi anche nelle canzoni più impegnate in quanto a voce come "Epiphany" e "The Defense": che spettacolo queste due, in entrambi c'è un'armonia perfetta tra il cantante e i cori degli altri del gruppo; provate così: mettete il cd nel lettore e ascoltate questi pezzi "What's right is wrong/what's come has gone/what's clear and pure is not so sure/It came to me All promises become a lie/all that's benign corrupts in time/The fallacy/of Epiphany" e "No Peace and No Friends/We Trace the mortal edge with no defense/To State the obvious/This world is perilous for us/No sense and No Guide/ain't it beautiful to be alive Yeah right/I won't resign before the struggle ends/So I'll construct this sound defense", ricordatevi se non erano così o forse migliori.
Ma parliamo di quelle nuove che non deludono, anzi si inseriscono perfettamente nel tessuto della scaletta: ben quattro, le due già citate più la title track e "God's Love".
Si finisce in crescendo con "Infected", "Generator" e l'ironica, ma purtroppo vera "21th Digital Boy", devo dire altro? No, bastano i nomi, ma un accenno ci vuole alla commovente "Sorrow" che viene cantata più dal pubblico che dal gruppo.
A questo punto escono, rientra solo il cantante con una salvietta sulle spalle dicendo: "Gli altri sono di là nudi, abbiamo finito", ma so che scherza e le ultime tre sono: "Along The Way", desiderata, richiesta a gran voce, la classica "Punk Rock Song" e "American Jesus".
Che spettacolo! Il prezzo del biglietto (22€) valeva tutto il concerto, il locale è stato all'altezza e anche l'organizzazione dello stesso; bravi i Bad Religion, bravo Graffin che è più di un cantante, un attore in quanto a carisma e professionalità.