NON E' SEMPRE CAVIALE |
Questa
pagina è dedicata a Voi che avete amore per la cucina, che provate
ancora la gioia della buona tavola e il piacere di preparare un pranzo
con la "P" maiuscola. E (perché no?) è dedicata anche a
tutti quegli uomini che hanno l'hobby della gastronomia e che,
talvolta, si sostituiscono alle donne davanti ai fornelli, un po' per
divertirsi e un po' per necessità. Una raccolta di ricette quindi, e voi tutti, buongustai amanti dei nostri famosi piatti regionali o esotici, siete invitati a collaborare.
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CONTORNI E VERDURE | |
PRIMI PIATTI | DESSERT |
SECONDI DI CARNE | BEVANDE |
PESCE | |
VARIE | |
POESIE, PENSIERI E TRAFILETTI |
O D
E A L C U S C U S S U' Odimi dunque tu, |
Impone
la ricetta che tutto ciò nella minestra io metta. Ma non basta per me, se pur mi spinge al cuscussù la nostalgia sognante di carovane, che procedan lente per le vie d'Oriente vagando fra 'l Sinai sacro e la Sfinge. A me non basta l'Oriente caro, onde in età lontana la mia gente migrata è qui in Toscana; e il comune sapor del Cuscussù quasi mi sembra amaro, se non v'aggiungo in più un aroma gentil ch'io mi preparo. Io preparo il diletto rosmarino, ch'è fiorentino e cresce sul mio colle, sul mio poggetto; onde sentor d'Etruria io colga nel sapore dei deserti, quando con labbri esperti, inebbriato d'una dolce furia, degustare potrò l'impasto molle. Ancora è presto; ancor le mani care della mia donna debbono levare dal fuoco il semolino, e nel tegame di terra, non di rame, ond'era uscito, rimetterlo di nuovo, misto a brodo squisito, stemprandovi due freschi torli d'uovo. Maneggia con la mestola, maneggia, o cara moglie, e il semolino grosso scioglilo tutto che non faccia grumi; poi lo rimetti nella cuscussiera, che per sett'ore cuocia; e verso sera lo leverai, quando la luce albeggia dei domestici lumi. Ma prima, con le tue mani dilette devi con ogni cura approntar le salsicce e le polpette, mentr'io soffriggo l'erbe profumate di rosmarino. E quando tal cottura sia giunta a mezzo, mescoliam con l'erbe e salsicce e polpette ancora acerbe. Si maturano presto al fuoco anch'esse, come la frutta al sole. E il sole intanto naviga il cielo e va verso il tramonto. Un altro giorno della cara vita, che si dilegua fra l'amore e il canto, mentre sul nostro fuoco sempre più carne, erbe, odor si fanno cuscussù. E giunge il vespro. Ed ecco fra mezz'ora imbandiremo il desco. Orsù mettiamo il semolino, come si conviene, nel suo tegame; e maneggiando ancora perchè si sciolga bene. Attenti, a modo, a modo, mia cara donna, con un po' di brodo. Verso in un piatto fondo il semolino con l'erbe sopra e odor di rosmarino, guarnisco le polpette, di salsicce a tocchetti, di pezzetti di petto, ch'ho di già lessato a parte; con spicchi d'uovo sodo adorno il tutto, con giudizio ed arte. Già me lo sento in bocca il saporino..... Vuoi sentirlo anche tu? Devi, per tua delizia, esser un che s'inizia al cuscussù. (ANGIOLO ORVIETO) |