FRODI POSTALI... PRIVATE 2a parte (La Soffitta n. 9 Ottobre 1998)

Quando la porzione di annullo da asportare è di una certa consistenza (ma non solo), allora si ricorre al metodo del "mosaico" che consiste nell'utilizzare porzioni accostate di singoli valori per ricomporre il francobollo. Due metà di un Leoni da 5 centesimi, peraltro non perfettamente combacianti, sono state utilizzate, non si sa da chi, su piego anagrafico del Comune di Manduria, per recuperare una somma che a prima vista sembrerebbe più che misera, ma che tale non doveva essere se consideriamo che l'addetto all'affrancatura (dipendente comunale o impiegato postale) ripeteva, probabilmente più volte al giorno, la fraudolenta operazione.

Un altro sistema frequentemente utilizzato è quello della "sovrapposizione", che si realizza ponendo sotto al francobollo genuino, in genere di basso valore, per il completamento della tariffa, un altro francobollo riutilizzato, in modo da nascondere sotto al primo la parte obliterata.

Ma se asportare l'annullo con uno strappo oppure occultarlo con un altro francobollo presuppongono operazioni di estrema semplicità, occorre tener presente che esistono moltissimi altri sistemi meccanici e chimici (bagni ossidanti, raschiatura, ridipintura, ecc.) Per raggiungere tali obiettivi. In questi casi però la violazione risulta più grave essendo peraltro contemplata dall'art. 1466 del C. P. (ora depenalizzato) a carico di "chiunque cancella o fa in qualsiasi modo scomparire dai valori di bollo... (omissis) i segni apposti per indicare l'uso già fattone... (omissis)". E il motivo della maggiore gravità risulta ovvio dal momento che chi altera con qualsiasi metodo, manifesta, senza ombra di dubbio, la volontà di commettere la violazione. In genere però quando la violazione è attuata con metodi artigianali da singolo utente, ovvero non su larga scala, troviamo la penale della tassazione.

Tutti i metodi fin qui esposti hanno come oggetto il francobollo allo stato di usato. Occupiamoci ora di quei metodi per far sì che il francobollo in primo uso non riporti i segni dell'obliterazione in modo da poter essere riutilizzato. Risulta evidente che questi sistemi vengono attuati da chi è in grado di recuperare la corrispondenza oppure ha interesse a beneficiare il destinatario, spesso familiare o corrispondente abituale, che utilizza stesso metodo in reciprocità di vantaggio. In genere il francobollo risulta essere ricoperto di gomma (arabica nel periodo antico, vinilica in tempi più recenti) o d'altra sostanza che impedisce all'inchiostro dell'annullatore di essere assorbito dalla carta per cui immergendo in acqua il francobollo, il collante si dissolverà restituendo un valore non obliterato.

Sono a mio parere le frodi più difficili da reperire su documento, anche perché i destinatari provvedevano, ovviamente, a rilevare i francobolli per il riutilizzo. Questo tipo di frode è conosciuta come "militare" o "carceraria" perché la si ritrova quasi sempre su corrispondenze di tal genere.

Esaminiamo in ultimo le frodi attuate mediante l'utilizzo di "non francobolli", ovvero francobolli fuori validità, impropri, vignette, ritagli, marche varie, ecc. (potremmo andare avanti per anni, essendo questo settore il più consistente e vario). Particolarmente interessante è l'uso dei ritagli di interi postali, che da sempre hanno suscitato l'interesse dei collezionisti di storia postale. La normativa vieta l'uso di questi ritagli, probabilmente perché l'intero si ritiene obliterato pur se l'annullo non colpisce la vignetta riproducente il valore facciale, per cui, almeno ipoteticamente, i ritagli potrebbero derivare da interi già usati. Occorre notare, per la verità, che molto difficilmente queste particolari "frodi" venivano tassate e perciò ipotizzo che da molti addetti postali erano considerate, seppur erroneamente, valide.

Mi auguro che questa carrellata, per quanto approssimativa e veloce, sia riuscita a delineare una panoramica di questo affascinante settore che, nato con l'invenzione del francobollo, continuerà a vivere finché questo esisterà. Collezione aperta dunque che può essere alimentata sempre meno difficilmente per i tempi contemporanei.

CRISCUOLO CARMINE