Il 22 Agosto 1900 ben 80.000, dico ottanta mila cartoline “sconvenienti” vengono requisite dalla Gendarmeria di Parigi (La Soffitta n. 5 Maggio 1997)

EROTICA '900

In un'epoca che vede la morale esteriore uniformarsi a norme più rigorose di quelle contemporanee, la produzione cartofila a soggetto erotico trova, nonostante i disagi di un consumo clandestino anche in privato, ché l'immagine proibita si nasconde alla “casta” moglie, non meno che al “benpensante” vicino, una diffusione che poco o nulla ha da invidiare alle tematiche consumate alla luce del sole inneggianti a una morale spesso tranquilla e a volte raffinata, quando non infarcita della più grossolana retorica di patria e famiglia.

Escludo la produzione pornografica che, se utilizza il formato e le tecniche della cartolina, manca al verso delle indicazioni specifiche e delle righe riservate all'indirizzo. Considero qui la raffigurazione erotica nell'accezione di elemento di trasgressione alla morale comune, oltre alla capacità a suscitare desiderio sessuale, ché, altrimenti, sarebbero da escludere non poche rappresentazioni, specie nudi, che risultano ancor meno appetibili di certe castissime espressioni della più greve retorica muliebre.

In quest'ottica la tematica erotica può essere divisa in due grossi filoni a seconda che la trasgressione sia esplicita o allusiva. Possono includersi nel primo i nudi fotografici o disegnati, compreso quelli, ipocritamente consentiti, di modelle esotiche. Questi nudi, privi quasi sempre di drammaticità e spesso motivati da esigenze pseudo-culturali o artistiche, posseggono ben poca carica erotica. Le metaforiche figure della Beltà, Pace, Patria, sia fotografiche che disegnate, le esuberanti femminilità delle allegorie di Trafori, Credito, Industria, le discinte pseudo-schiave negre e danzatrici arabe dai seni al vento suscitano assai di rado appetiti sessuali.

Nel secondo filone si può far rientrare quelle produzioni dove il nudo non entra quale rappresentazione e alla sollecitazione visiva si sostituisce quella allusiva, ben più interessante perché, innescando la molla della fantasia, non di rado risulta carica di un potenziale erotico di gran lunga superiore a quello emanante da certe crude raffigurazioni. Confluiscono in questo settore cartoline classificabili per contenuto quali:

MALIZIOSE: fotografiche o per lo più disegnate e spesso con gusto da illustratori anche famosi.
ANTICLERICALI: quasi sempre disegnate e raffiguranti preti o monaci in compagnia di prosperose fanciulle. La profanazione risulta quasi sempre bonaria, anche nel caso di recitazione fotografica. La storia della Monaca di Monza scritta dal Manzoni è mille volte più morbosa.
DOPPIO SENSO: generalmente disegnate con immagini a cui corrispondono scritte e modi chiaramente equivoci e non raramente volgari.
AMBIGUE: dove allusive ed eloquenti immagini, spesso con il supporto di leggende “esplicative” scatenano un potenziale morboso ben superiore a quello di certe crudezze rappresentative e deliri verbali infiorati di scurrilità. Hanno le carte in regola per rientrare in questo settore anche quelle cartoline “patriottiche” che attraverso immagini e scritte più o meno allusive richiamano alla mente scene di violenza sessuale.

E' ovvio che lo schema proposto non è da considerarsi a comparti stagni, perché non di rado in una stessa raffigurazione sussistono elementi tale da rendere difficoltosa la classificazione. In questi casi il gusto personale rimane il metro di valutazione più idoneo.

Non ho riservato uno specifico settore alle cartoline “umoristiche” perché quasi sempre in queste, se rientranti nella tematica erotica, l'umorismo risulta non elemento motivante, bensì paravento per contrabbandare immagini altrimenti classificabili. E chiudo questa breve disgressione con una nota di storia postale. Perdonatemi! Rammento infatti che le cartoline fotografiche raffiguranti nudi di modelle bianche, in quanto vietate, sono da considerarsi, se viaggiate, pezzi rari e molto interessanti.

Carmine Criscuolo