Confesso che il “cecogramma" del Dr Grandinetti mi ha solleticato al
punto di aver buttato giù tre pagine di appunti di cui vi riporto
solo qualche accenno per non tediarvi.
Poco probabile che la scritta “no gravar….” possa essere stata
aggiunta da un addetto delle Poste Spagnole perché in genere I'
ufficio postale estero destinatario applica la tassazione su indicazione
(la T ad esempio) dell' ufficio mittente.
Vorrei accertare se il segno a matita blu tipo Z sia apposto sotto
o sopra il “No gravar…..” per individuare la sequenza temporale delle scritte
ma non mi riesce.
Mi lascia anche perplesso quella prima A di “Aerea” manoscritta senza
il righello, a differenza delle altre lettere incluso altra A maiuscola
di Aldo con penna apparentemente diversa, però simile, per quanto
è dato di vedere dalla fotocopia a colori, alla prima parte della
sottolineatura di Spagna. Mi chiedo come mai il cieco o chi per lui, comunque
non vedente dal momento che utilizzava il righello, abbia reputato necessario
manoscrivere “via aerea” ma nessun riferimento alla tariffa ciechi.
L' ipotesi, fondata sulla presenza dell' annullo prima giorno, che
il pezzo possa essere stato inoltrato all' epoca da un collezionista, ovviamente
vedente (non credo siano esistiti o esistano filatelici ciechi), non mi
pone invece problema di sorta perché tale eventualità
potrebbe menomare il valore venale del pezzo ma per nulla inciderebbe,
se dimostrata, nell' ottica documentale.
Di ben altra portata il problema dei dati, individuati e presentati
con estrema onestà intellettuale dal possessore, che sembrano sfuggire
alla possibIlità di essere logicamente ordinati in una struttura
esaustiva. Però queste contraddizioni proprio in quanto tali, considerando
il passaggio tariffario (agevolazione-esenzione) e la coincidenza di una
destinazione ambigua nell' ottica Geografica-postale (Canarie-Spagna)
potrebbero rappresentare quel crisma necessario perché il pezzo
assuma il valore di documento. Tale ipotesi risulta però , per quanto
attendibile, non dimostrabile e allora, per essere valida, occorre che
nessuna altra ipotesi alternativa possa essere dimostrata come vera o,
quanto meno, raggiungere uno stesso grado di attendibilità perché
in questo caso si escluderebbero a vicenda. Esistono dunque altre ipotesi
plausibili?
Personalmente non ne ho trovate però una sera analizzando il
pezzo per l’ ennesima volta alla ricerca di qualche ulteriore dettaglio
che servisse a trovare il bandolo della matassa, ho proceduto a un esperimento,
ovviamente di nessuna validità, sottoponendo il pezzo a dei giovani
studenti liceali, tra cui mia figlia, impegnati o studiare (anche se a
me non sembrava) per gli imminenti esami di maturità. Privi di sovrastrutture
concettuali settoriali mi sono apparsi strumenti idonei per un' analisi
obiettiva.
A un certo punto è stato ipotizzato la falsità dell'
annullo che però ho confermato come certamente genuino e di conseguenza,
secondo i ragazzi si doveva escludere anche le falsità delle scritte
visto che qualcuno all' epoca doveva aver ben utilizzato quel supporto.
Da incompetenti di cose filateliche hanno supposto che possono non esistono
Interi annullati e non utilizzati Quando ho fatto presente che invece tale
possibilità non e' utopica un' occhialuta spilungona mi ha degnato
di un sorriso compassionevole esplodendo in un: “allora oggi chiunque può
scrivere quello che vuole su una cartolina del 1900 annullata e non utilizzata”.
Mia figlia ha replicato, per quel poco che sa di fatti postali, che il
timbro di arrivo esclude questa possibilità e allora mi hanno
chiesto in coro se questo timbro fosse presente. Devo essere apparso in
difficoltà, o almeno ho avuto questa sensazione, mentre spiegavo
che non sempre viene apposto per cui tale assenza nulla prova e che anche
le scritte possono essere datate con analisi appropriate certamente condotte
dal“perito” che ha firmato il pezzo. Mi sono apparsi per niente e allora
ho considerato opportuno una ritirata strategica anche perché mi
è venuto in mente che solo qualche mese addietro ho esitato un Intero
di Trieste, allo stato di nuovo ma con annullo originale di due giorni
prima della data d’ emissione.
C. Criscuolo