Disegnata dal Prof. Maioli e stampata dalla sezione I.P.S. di Novara,
è l’ unica vera serie commemorativa della Repubblica Sociale Italiana.
Emessa il 6 dicembre 1944 per celebrare il “centenario della morte dei
Fratelli Bandiera”, Attilio ed Emilio, figli di un contrammiraglio della
Marina Austriaca, i quali affiliati alla “Giovine Italia”, sbarcarono in
Calabria per organizzare un’ insurrezione, traditi, vennero catturati e
fucilati a Cosenza il 25. luglio del 1844.
La serie comprendeva tre valori: centesimi 25 verde azzurro, L.1 violetto
e L.2,50 vermiglio, stampati su carta non filigranata in fogli di 50(x4),
dentellati a blocco 14x14,3 e distribuiti in fogli di 100: presenti pertanto
i simpatici ponti, cioè quelle coppie con interspazio ricercati
da diversi collezionisti specializzati. Esistono esemplari saggio con sovrastampa
“Campione”, varietà come la doppia stampa o su carta ricongiunta
ed alcuni errori di riporto però sul valore da c.25. Quasi tutti
i francobolli ricevettero nel 1945, in modo non sempre ufficiale, delle
sovrastampe a cura di vari Comitati Nazionali di Liberazione ed inoltre
dopo tale data, vennero pure sovrastampati dalle autorità jugoslave
che occuparono le ex province orientali italiane (Istria, Pola, etc.)
L’ emissione avvenne per soddisfare alcune nuove tariffe in vigore
dal 1° ottobre 1944.
Il c.25 in uso singolo affrancava le cartoline postali nel distretto:
corrispondeva pure al porto richiesto per le cartoline illustrate con cinque
parole, per i biglietti da visita e le partecipazioni, ma in tale combinazione
è difficile da trovare in quanto questi oggetti postali nella RSI
vennero ammessi solo con tariffa lettere e/o cartoline, per cui ci si deve
rifare a qualche uso tollerato.
La lira singolarmente affrancava sia la lettera semplice ed il biglietto
fuori distretto che la lettera per l’ estero a tariffa ridotta quando diretta
a paesi U.P.E. come la Germania; rara la combinazione d’ uso per coprire
il 1° porto aereo anche perché tale servizio in RSI fu notevolmente
ridotto.
Il valore da L. 2,50 copriva isolatamente il porto per l’ interno di
una lettera raccomandata fuori distretto; si può pure trovare, in
aggiunta all’ affrancatura ordinaria, su lettera espresso sia per l’ interno
che per l’ estero UPE.
Non tante sono poi le combinazioni di questi valori in uso multiplo
singolo (non conosciuto per i L. 2,50): in genere non trattasi di materiale
di facile reperibilità.
Nel contempo è da ricordare che il 1° aprile 1945 le tariffe
aumentarono in tutt’ Italia ad eccezione di alcune regioni del Nord dove,
per decreto ministeriale, furono prorogate fino al 30.6.45: l’ uso di tale
emissione in tale periodo transitorio (prolungamento tariffario 1,4.45
– 30.6.45) è da considerare più raro con un raddoppio delle
usuali valutazioni come pure quello per l’ estero.
La distribuzione dell’ emissione “dovrebbe” essere avvenuta in tutte
le province al di sopra della linea di guerra (linea gotica), sta di fatto
comunque che in certe zone l’ emissione non risulta utilizzata o solo raramente.
Da considerare rarissimi gli usi in zone non storicamente appartenute alla
Repubblica Sociale: a tal uopo si conosce qualche affrancatura del centro
Italia e una in Sicilia – unico caso noto quello riprodotto in copertina.
Si tratta di usi occasionali fatti da persone rientranti dal nord le quali
ancora conservavano nel portafoglio qualche valore postale utilizzabile
– è chiaro che ci riferiamo esclusivamente ad usi genuini e non
ad affrancature chiaramente amatoriali che rivestono un interesse minimo.
Dopo la liberazione fissata per convenzione storica il 25.4.45 – ma
sappiamo che in certe regioni avvenne dopo molti giorni – la serie venne
posta ufficialmente fuori corso, come anche tutti i valori della decaduta
RSI, in data 3.5.45, ma bisogna rammentare che il Governo Alleato fu costretto,
a motivo della carenza di valori postali, a riammetterla regolarmente all’
uso nelle province orientali, con tolleranza anche in altre province: anche
in questo caso trattasi di materiale molto pregiato.
Vennero di nuovo definitivamente messi fuori corso, a date alterne,
tra luglio e novembre 1945 con tolleranza, fino al gennaio ’46, ma mentre
qualche altra emissione RSI in questo periodo si ritrova tolleratamene
utilizzata - persino fino al 1947 - per la Fratelli Bandiera
ciò Avvenne solo raramente.
Abbastanza usuale in affrancature con altre emissioni in corso anche
con l’ Imperiale sovrastampata, diviene rara quando utilizzata con l’ Imperiale
non sovrastampata raffigurante l’ effigie del Re, rarissima poi mista all’
emissioni GNR; pure molto pregiata la combinazione con affrancature meccaniche
e con le emissioni della Luogotenenza, ancor di più, con quelle
della Repubblica. Dubbia l’ esistenza di miste triple ed ancor più
di quelle quadruple (emissioni Regno+RSI+Luogotenenza+Repubblica) come
pure la combinazione con i valori sovrastampati PM.
Poco comuni adoperati come segnatasse, divengono estremamente rari
quando utilizzati su bollettini pacchi al posto dei francobolli specifici
anche per l’ esiguità di tale servizio durante la RSI. Non si conosce
l’ uso su vaglia postale e su Coupons per integrazione tariffa.
Sono infine da considerare molto pregiati con annulli delle poste
militari della RSI (Posta da Campo) o Tedesche (Feldpost) dove il capitolo
delle affrancature è ancora oggetto di studio, tenendo presente
che i militari repubblichini usufruivano, come quelli germanici, della
franchigia postale.
Chiudo questa breve chiacchierata dimostrando ancora una volta come
il Nord ed il Sud, che si vorrebbe separare, abbiano tanto in comune anche
nel collezionismo e permettetemi di finire citando Voltaire: “…..non affermo
niente; mi contento di credere che ci sono più cose possibili di
quanto si pensi”.
Dr. F. Napoli