AMERICA: LO SCHIANTO!

Di Franco Santamaria

Ciao a tutti 
allego, come contributo al dibattito, una poesia/testimonianza che Larry Jaffe, un amico poeta ebreo-americano, mi ha inviata il giorno successivo ai tragici fatti di New York.
Dalla poesia ricavo un grande dolore per la caduta delle Torri Gemelle, vista però con gli occhi e la coscienza di un intellettuale che riflette sull'impossibilità di dominare per sempre il mondo, perché prima o poi, come per Roma, come per il Sacro Romano Impero, è ineluttabile la "caduta".
La poesia è, perciò, indice della consapevolezza che lo strapotere (economico, politico, militare), alla fine, deve fare i conti (li deve fare per forza!) con chi vuole assoggettare o tenere assoggettato a lungo con ogni mezzo. Allora la tragedia è inevitabile, come evitabili erano le tragedie causate in precedenza da esso.
E il tonfo della caduta è talmente forte da essere sentito dovunque e da tutti, anche "da coloro i quali sentono solo ciò che vogliono sentire". E' un monito, naturalmente, che deve fare riflettere anzitutto chi da "carnefice" è diventata ultima vittima. Per rivedere e modificare il suo atteggiamento di "gendarme" del mondo che difende interessi economici e politici che non sono condivisi da tutti (forse non sono condivisi neppure all'interno di se stesso, come Larry Jaffe ci fa intuire) e suscitano insofferenze e alimentano la ribellione di cui qualcuno, senza scrupoli e per motivi personali o di parte, approfitta.
Non riflettere su questo, ma pensare alla vendetta con la guerra che non guarda in faccia nessuno (vedi Iraq, vedi ex-Jugoslavia, ecc.), con centinaia di migliaia di morti tra la popolazione inerme e indifesa, ugualmente innocenti come i morti di New York e di Washington, significa non aver capito niente o non voler capire niente per seguitare a seminare dolore e odio.
Le vie, anche se difficili, per evitare la guerra ci sono, eccome!

If it falls, will it be heard?

(di Larry Jaffe, traduzione di Franco Santamaria)

   

If it falls, will it be heard?

A panorama falls
Everyone was there

It was heard
The sirens heard it
The ambulances heard it
The police cars and fire trucks heard it
The TV channels broadcasting around the world heard it
It was heard far away in Afghanistan
It was heard in Beverly Hills
Even Moscow heard it
And they often hear only what they want to hear
It was heard in the South Bronx where I was born
And it was heard in Los Angeles where my children were born
I know for a fact it was heard in Las Vegas where my grandchildren were
born because
My daughter called me at dawn to let me know she heard it

I am afraid to sleep tonight because last night I slept like a baby and
when I awoke, it was a nightmare

It had fallen
Steel by steel
Stone by stone
Person by person
It had fallen to broken skeletal hulk
Like Rome
Like Holy Roman Empire
Like Nero.


 (Traduzione)

Se cade sarà sentito?

 

 

Se cade, sarà sentito? 

 

Un panorama cade  

Ognuno di noi era lì  

  

Fu sentito 

Le sirene lo sentirono 

Le ambulanze lo sentirono 

Le macchine della polizia e gli autocarri del fuoco lo sentirono 

La Tivù che con canali avvolge il mondo lo sentì 

Fu sentito lontano lontano in Afghanistan  

Fu sentito in Beverly Hills 

Anche Mosca lo sentì 

E coloro che spesso sentono solo quello che vogliono sentire 

Fu sentito nel Bronx Meridionale dove sono nato 

E fu sentito in Los Angeles dove i miei bambini sono nati 

So per certo che fu sentito in Las Vegas dove i miei nipoti sono nati perché 

Mia figlia mi chiamò all'alba per far sì che io sapessi che lei lo aveva sentito 

 

Ho paura di dormire stasera perché la notte scorsa dormii come un bambino e 

quando mi svegliai, era un incubo 

 

Era caduto 

Acciaio sopra acciaio 

Pietra sopra pietra 

Persona sopra persona 

Era caduto come carcassa scheletrica e a pezzi 

Come Roma  

Come il Sacro Romano Impero 

Come Nerone.


Qual'è la vostra opinione su questo argomento? Scrivetemi al seguente indirizzo:

guidoferranova@tiscalinet.it 

Oppure scrivete il vostro pensiero sul nostro forum


Daily Opinions

"Quello che gli altri giornali non dicono"

 

Per informazioni

Scrivete a Guido Ferranova E-mail:

guidoferranova@tiscalinet.it