MARY

Un portento ansioso sopprime..
Il cuore latita ripensando alle infinite possibilità..
Trovare equilibrio è imperativo nella selva delle brame, mentre il desiderio è notte liberata..
Lasciati sospirare che vorrei tanto essere lì..


GOCCIA

Guardo la goccia del mattino che solca il viso di mia madre…
Lei conduce una battaglia pura e nobile..strappa la sua vita alla mediocrità che tutto avvolge..
Tutto avvolge in questo mattino muto e sconsolato…ma non lei..
Lei…la sua goccia…presto la scaccerà via…..
E quella volta sarà per sempre..


SPLEEN

Potrei bramare lo spleen che tanto ha lubrificato i miei anni..giusto per lasciar entrare meglio il dildo della solitudine..
Questa è stata..per lungo tempo la mia pratica prediletta..una sodomia di pensieri e frustrazioni ai miei danni……
Ora no però..ci sei tu..la tua bocca in lontananza a pronunciare l’entità dell’incubo che mi attanagliava..
Questo basta..per considerarmi rinato.


PIXEL

Le immagini scorrono in pixel di saliva dalle mie labbra..e candido desiderio di tradimento..
Non riesco ad immaginarmi diverso dalla mia mano che scende..
Posso solo scorgerti qui..è come se tu non potessi entrarci..
Provo a soffocare questo dolce sentire di miele che cola con le tue espressioni di stupore infantile..
Ma non funziona..tu qui non ci sei..ed io sto arrivando..


UNA MANO… PER ME

Ricordo quanto era dolce l’aria..il sole della primavera..faceva l’amore con Bologna..e noi con lei..
Era così facile confessare la nostra paura di mostrarci uguali..uguali d’innanzi alla crudeltà delle ore che passavano..
Io volevo soltanto una tua mano..da tenere con me..
Una mano per uccidere la tensione che ci succhiava..
Una mano da scambiare con il mio cuore..


ORA

Sto morendo..una parte di me muore su di te nel cuore di questo tramonto..
Muore per farsi pelle e avvolgere il tuo viso delicato..


TENIA

Una voce porta in grembo schegge di passato….vissuto..sofferto…spesso equivocato.
Ora brandisco questa voce tra i meandri del mio cuore per farmi spazio tra i dubbi…
Scacciare la tenia che falsi timori hanno assemblato per me..
Per allestire un rogo ai mie slanci..alla foga dei miei anni..
Ma è proprio questa foga che mi sorride..mi culla come una madre..giustifica il mio affanno colorato..
Mi aiuta..ora..nell’erba..a frantumare la tenia con un soffio caldo.


PASTELLI

Vorrei solo ringraziarti..infinito Dio dei Cieli.
La passione con cui dipingi questo cielo è degna di immenso riconoscimento: per questo vorrei che le mie parole diventassero una corona dorata da porre intorno al tuo capo..un alloro splendente da avvolgere la tua figura..
Tutto questo per premiarti..al tua opera d’arte non ha eguali..e nutre le mie membra all’inverosimile.
Posso ricambiare in alcun modo?


CULLA

Stai ridendo..e lo sai il perché..
Ti amerò sempre..
Io e te siamo una culla per tutto ciò che è rimasto di buono.


PALE

Brucerò?
Sento crollare il manto delle certezze che mi avvolgeva..
Rimango solo in una ragnatela di rancore dissolto dalle urla del mio dolore nuovo.
Le dita stringono due carte ambigue in un gioco troppo lento per cambiarmi.
Ho soltanto un po’ di vento a ricordarmi che sono vivo.
Ho soltanto un mucchio di ossa a ricordarmi che posso muovere un passo.
Ho soltanto una traccia di te su una pelle troppo chiara.
Ho il cuore che mi serve a continuare la partita.


ANNY

Anny era scaltra.
Necessitava di una redenzione all’altare del vero, che trovava un senso nel mio seme.
Ho creato un paio di ali per essere più credibile, finendo per sentirle mie.
L’ago del rimpianto entra ora in me..
La verità..o meglio..la consapevolezza che quelle ali mi appartengono.
Lei si è presa tutto il resto dei miei 18 anni.
Vorrei unicamente un docile screzio alla sua nullità, e vorrei esserne l’artefice.
Ora lei non c’è più, sparita.
Vagheggia..ed io non so dove annusarla…


YOU GOT ME

È bello sentire che mi hai…anche se solo per un minuto di porpora..
È dolce cadere tra le tue braccia pensando ai miei giorni da cucciolo..
È nobile vendersi al piacere dell’abbandono.


DISUBBIDIENZA

Quando osservi ciò che non ti appartiene per scelta , una nuova scala di valori prende corpo in te..
Valori da allevare, nutrire e curare mentre tutto prova a crollarti addosso..
Tutto tace d’innanzi alla tua presa di coscienza..un clip urlato con l’audio mozzato si muove innanzi a te..
L’aria prende la forma del tuo pensiero..
Ogni minuto ringrazi..perché ne hai compreso l’importanza..
L’importanza ti schiaffeggia e ti sussurra dolcezza..ti vuole a sé..
Non puoi concederti un rifiuto al suo incedere..
Non puoi negarti devozione al suo richiamo..
Tutto cambia in te, mentre si fa macilenta colla negli altri.


ANNY #2

Rischio a fare bramare questo sogno una volta ancora, ma anche per questa notte vorrei non farne a meno.
Perché è necessario aderire al tuo spettro..per schiantarlo..una volta per tutte.
Mentre mi abbandono alle mie dita qui tutto è scritto e qualcuno ti ha già ucciso per me.


FOCA

Potrei morire per lo zucchero che definisce le tue membra.
È un dono..o semplicemente ciò che ti sei presa da me..
La tua culla è ciò che sono.
La mia culla ha ora un suono.
Il tuo respiro in levare che mi addormenta tra braccia che sanno di infinito..
Non c’è poesia nella nostra stretta..solo purissima arte d’amore.. e questo è bene..
Perché solo di purezza in fiore dobbiamo dipingere la nostra esistenza.


SALE SULLA TUA FERITA

L’attesa impaziente si impadronisce di me.
È devozione, non tempo sprecato che ci angustia inutilmente..
Seduto su un tronco di possibili rimpianti osservo la tua piaga rinascere-invecchiare-morire..
Potevi chiedermi un comportamento diverso?
Probabilmente, era la necessità a spingerti qui..
Voglio soltanto ricavare gocce eterne di gioia dalla nostra sofferenza, perché io e te possiamo essere immortali nel regno dell’amore.


DOLCISSIMA DORMIENTE

Così dolce, morbida è la crema che hai dentro..l’essenza della nostra unione.
Io sono travolgente commozione..i miei occhi ai tuoi piedi.
Vorrei questa immagine in grado di spargersi all’infinito..
Vorrei sciogliermi su di te..per avvolgere la tua pelle, chiara come la luna che riempiva i miei occhi quando ti ho pensato la prima volta.


METAMORFOSI

Eri anima in pena ai miei occhi
Io, attratto e dolcemente respinto da giochi ambigui.
Comoda è la prassi che ti vede ora gaia e supina.
Con sguardo dubbio e consapevole mi rivolgo a ciò che resta di noi, che forse non c’è mai stato..avvolto dalla nebbia giovane.
Ma non posso fare a meno di immaginarti dentro me, con il mio seme a spiegarti ciò che sei.
Un po’ più limpido, squarcio il buio.


OCCHI UMIDI

L’inevitabile si è compiuto, ed evidente è il mio impaccio.
La goccia inonda l’iride, ed io , con tristezza, la ignoro.
"è meglio così": una laida sentenza, ma è il fluire di ghiaccio del tempo a dettare legge..ed io non posso oppormi.


ATTESA

è il disegno dei miei capelli, colorati dal tramonto, a tracciare l’orizzonte..
Tumultuosa attesa è ciò che crea i miei giorni.
La "ruota" ora mi volge le spalle seccata.
I denti allora si stringono e la resistenza assume una sembianza color sangue puro.
Ridi! Godi del comodo..e sembri aver dimenticato tutto, conservando dolci ricordi all’interno del tuo piccolo mondo.
A me rimangono solamente i frutti marci, che da rami inermi, con tristezza, cadono..
Era questo ciò che definivi "ineluttabile" ??


PROVOCA SCOSSE

Il motore come respiro costante, sottofondo ad inquieto rimuginare.
Le parole a volte frastuono mi costringono a rimuginare alla ricerca del me stesso che latita.
La meditazione è scossa e labile, ma arma preziose risposte scovate nel profondo..pronte ad essere ascoltate e dolcemente rispettate.
Perciò, attendi ancora un po’ nella tu buffa e gonfia ebbrezza, mentre io valuto il tuo merito per la mia attenzione ed elaboro qualche teoria per i tuoi vitrei occhi.


15 LUGLIO

Il pianto malato e puro che avvolge l’aria e chiede attenzione.
Non c’è compianto, solo tenera approvazione.
Gli occhi languono ed il cuore scalpita, il macete degli anni ha creato il resto della scena.


DRUNK FEVER

Dipingevo le vesti dello scrittore sbronzo, le indossavo lieto e pensoso.
Credo nell’esistenza di un baratro piuttosto attraente, in cui è facilissimo cadere.
è davvero complicato camminare con un precipizio simile al tuo fianco.
La sigaretta come clessidra a scandire il tempo.
Il mio corpo desidera contatto, ora che solo la mia mente è rimasta seduta a fianco a me, con aria affascinante ed omicida.


THE ROAD IN ME

L’ emozione del tempo è una sorpresa ai miei sensi, che raccolgono l’invito e prendono a rincorrersi.
L’asfalto sfila celere e si offre alle ruote impazienti, mentre io mi sento rapito dagli squarci cobalti del cielo in ritirata sensuale.


NON SAI

Ok, non possiedo stabilità, è una dote che non mi appartiene.
Il tempo schizza via, ma non è il mio orgasmo.
Ci sono cose che dovresti sapere, ed una è ciò che ho in mente per te..
Ma il meglio non si avvera, rimane tutto in aria, lucido come una sfera.


GELATO

A scioglierti nella tua dolce mediocrità, ecco dove sei rimasta, con artefatta complessità.
La tua è passione retrattile, un bell’ardore congelato.
Provano a scucirti di dosso il mio vestito, con partecipazione e coraggio.
Oh, mia cara che vergogna..
In fuga quando sta per arrivare il bello, il bello che non puoi rapire.
Rimani blindata nel tuo piccolo scenario.


FRECCIA

Voglio perforare l’aria, il mio corpo come una freccia scagliata nell’orizzonte.
Raccoglierò foglie e nuvole, corpi di stelle che feconderò.
Mentre ti scrivo inizio un viaggio che già possiede tutta la tua innocenza.


THE LONG WAY TO MY OWN PAIN

Talvolta la luce che mi avvolge perde consistenza, lasciando spazio ad una sorta di limbo..
Il vortice che nutre la mia mente rallenta il suo andamento, perde violenza ed acquista dubbi e domande che sarebbe meglio evitare..
È una partita a scacchi con l’anima, ma io non conosco le mosse.
Forzo l’atmosfera, prendo a calci l’immobilità dell’ego che si è coricato, senza fiato.
Mi accorgo di essere approdato ad una catena di rovine, uno scheletro di città che ospita le membra delle mie insicurezze, accucciate tra le macerie con occhi neri come la pece.
Intanto il mondo esterno detta le leggi della mia resa..
Uno stupro del buon gusto e della routine è ciò che voglio proporti..anche se la mia testa ciondola infiammata..


SOGNO

Soffoco dentro un sogno che puzza di sfiducia.
Un odore che sa di smarrimento dentro alla foto dell’oblio.
Entro, pronto a saccheggiare una dorata magione, ma un ratto di nome Indecisione comincia ad insidiarmi..
Ho paura.


ANSIA D’AVORIO

Vorrei compattare la mia ansia in una fiamma d’avorio..
Poi prenderla a calci, brandirla e scagliarla contro un muro di schizzi..
Vederla frantumare in tante piccole ossa offese da cotanta arroganza.
Vorrei solo questo: stoppare per un attimo l’attacco al mio cuore.


CUORE TAGLIATO (21 ANNI)

Tanti anni..
Prima ho avuto un po’ paura di te..
Temevo la tua rabbiosa risposta ai miei vagiti bianchi..
La mia tenera coda che si agitava cercandoti..troppo spesso la rispedivi tra le gambe esili.
Tanti anni..
Ho avuto voglia di te..
Volevo la tua mole per proteggermi..
Volevo la tua mano per osservare il mondo ad occhi sgranati..
Lì ho creduto di averti conquistato..
Lì, durante quella accozzaglia di anni..
Lì, quella vecchia palestra, quel buio autobus erano la mia versione di Eden..
Poi..altri anni..
Il calvario suona il tuo campanello..
La sua puttana, la sofferenza, sfonda la tua porta.
Lì si spezza il fiore della mia felicità vergine..

Ho partecipato alla tua pena con un invito obbligato..ho speso qualche ora da vigliacco..ho bruciato qualche mese della mia vita..
Quel vuoto che il tuo gemito ha lasciato provo a riempirlo con raggi di luce e lampi dei nostri tuoni (ora li vedo, sai? )
Mi tiene in vita il non-pensiero di ciò che saremmo potuti essere insieme.


SEMPLICEMENTE

Semplicemente, te ne sei andato da un reale senso di vita troppo presto..
Incredibilmente, un flusso temporale ha invertito la polpa dei nostri destini..
Io, forzato a vita-uomo
Tu, forzato a non vita-bambino.
Accudirti..vedo le nostre occhiaie ora: le mie, e quelle della donna a te immolata.
Ci sono troppe colpe ancora in giro a spartirsi ricchezze..
C’ è ancora troppo dolore che come un’infinita pozzanghera lo copre.


MANAGER

Non ho emozioni positive da spendere alla voce "perdono"
Mi sento un manager impazzito a scrutare la mente del suo contabile a penetrare ed aprire la sua segretaria, che cola inchiostro dalle gambe.
Vorrei…perché non sei qui??
C’è sempre più necessità di fermare il tempo..quello vero..quello che abbraccia da dentro le emozioni.


SIERRA NEVADA

Tieni caldo il solco del tuo cuore che ospita me.
Tieni caldo il solco del tuo cuore che ospita me.
Tienilo caldo perché almeno l’aura..la mia..è sempre lì..con te.
Potremmo gioire eternamente come bruciare in una giornata di primavera..
Potremmo anche diventare eterni..se tutti realizzassero l’ardore delle nostre fiamme!!
Ma ciò che lascia il segno è soltanto il mio pensiero d’amore..nel futuro.


ANGEL’S EYE

Il vecchio sentenziava ed io dalla paura vomitavo nello scenario surreale… solo tu potevi coccolarmi e farmi tornare all’alba che stava sgorgando serena con il suo blu..

LAST NIGHT

Re nella notte stellata..fredda e stellata sul rumore delle ruote che affondano nelle pozzanghere..
Una felicità da conservare nell’ansia di Tracy..

DARK

Volevi innocenza dal mio mondo..ora ti ricordo come scoglio quasi insormontabile alla mia crescita.
Volevi unirti alla mia rabbia, alla mia ironia con la quale riuscivi a staccarti da te..
Eri sola ed irritata..ma io ti volevo.


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