L’università del verde alla
fondazione minoprio

 

Nel campo del giardinaggio e della relativa formazione professionale, la Fondazione Minoprio è ormai diventata una realtà anche a livello europeo. Ha sede a villa Raimondi a vertemate con Minoprio, in provincia di Como. In trent'anni di crescita e sperimentazione a 360 gradi, tastando sempre le nuove esigenze del mercato e adeguandosi alle tendenze internazionali, è riuscita ad accreditarsi sia in Italia che nel resto d'Europa diventando un punto nevralgico per la formazione professionale in 'floroortofrutticoltura'. Ha aiutato molti giovani di tutt'Italia a inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Il responsabile relazioni esterne della Fondazione, dottor Silvio Oggioni, è convinto che funzioni ancora, nonostante il livello nazionale di disoccupazione, e ci indica una resa del 100%, vale a dire che tutti gli allievi qualificati o diplomati dopo i corsi riescono a trovare un impiego nel settore pubblico, in aziende o nei garden center, e quasi sempre si tratta di un lavoro qualificato, quindi non di semplice manovalanza. “I tempi di attesa sono molto brevi”, dichiara, “tranne quando gli allievi decidono di proseguire gli studi, ma questa è una loro scelta; nessuno resta a casa senza prospettive”. Oltre ai corsi regionali di qualifica professionale (C.F.P.), e al neo Istituto Agrario con indirizzo florovivaistico (I.P.A.A.), rivolti ai giovani dopo le scuole medie, la scuola propone anche corsi di perfezionamento, diplomi di laurea, master universitari, aggiornamenti professionali. Promuove inoltre programmi formativi finanziati dal Fondo sociale europeo rivolti a categorie speciali come disoccupati o cassintegrati. Allora non disperiamo, proviamo a pronunciare insieme la formula magica che abbiamo appena imparato : 'floroortofrutticoltura'.

Tutto ebbe inizio nel 1960 quando la Cariplo (Cassa di Risparmio delle Province Lombarde) acquistò Villa Raimondi a Minoprio, con tutto il possedimento annesso. In quel periodo il podere settecentesco godeva già un ottima fama, nel territorio, di rinomato centro di produzione agricola. Da subito la Cariplo ne fece una scuola di Floro Orto Frutticoltura. Con gli anni furono acquistati nuovi terreni, riconfigurato il parco botanico, inseriti frutteti, serre e aree di produzione e sperimentazione, costruiti il convitto, aule scolastiche, laboratori e uffici. Nel 1980 la tenuta così configurata, circa 60 ettari di terreno, passò di proprietà della Regione Lombardia e fu affidata in gestione a una Fondazione, senza scopo di lucro, che raggruppava rappresentanti di enti pubblici e privati: Cariplo, CCIAA di Como e di Varese (Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura), Regione Lombardia, Province di Como e Varese e il Comune di Vertemate con Minoprio. Altri enti pubblici e privati si sono poi aggiunti con gli anni: Nuovo Cons. Floroviv. Com., Unione Sindac. Territoriale, Soc. Orticola di Lombardia, CCIAA di Bergamo, CCIAA di Milano, CCIAA di Brescia, Provincia di Milano, università Statale di Milano, università Sacro Cuore di Piacenza, A.L.P.Flo. Oggi il presidente in carica è l'architetto Giorgio Tavecchio, consigliere di amministrazione della Cariplo, e vicepresidente il geometra Lanfranco Peverelli, della CCIAA di Como, mentre il direttore generale delle strutture operative è Enrico Mantellassi.

La Fondazione Minoprio può essere divisa in tre grandi settori : formazione, MIRT (Minoprio, ricerca e trasferimento) e azienda agricola.

La formazione, che rappresenta l'aspetto più importante e anche il più consolidato dell'Ente, nacque con i corsi di qualifica professionale C.F.P, ora convenzionati con la Regione. Durano da uno a due anni, vi si accede dopo la scuola media e rilasciano un Attestato regionale di qualifica in Floro Orto Frutticoltura, anche se la vera specializzazione sarà in Floro Vivaismo e giardinaggio. Richiedono la frequenza obbligatoria, con tirocinio pratico in sede o presso aziende nazionali o all'estero, su un arco di 12 mesi all'anno. Gruppi di allievi infatti si impegnano, a turno, a gestire le attività produttive della scuola anche durante l'estate. Il C.F.P. "Villa Raimondi" è in grado di accogliere studenti da tutt'Italia, essendo dotata di un convitto che oltre alla mensa offre svariati servizi culturali e ricreativi. Ospita spesso anche studenti in stage provenienti dall'estero. A settembre, ricorda il responsabile relazioni estere, si è concluso un progetto della Regione che ha finanziato l'inserimento nella scuola di dieci ragazzi bosniaci. Le quote di iscrizione, regionali, variano dalle 100 alle 200 mila lire al mese e comprendono il pensionamento completo in camere a uno, due o quattro letti.

Dal 1992 le porte di Villa Raimondi si sono aperte anche al "gentil sesso" e ora sempre più ragazze bussano al giardinaggio. Anche il campus si è adeguato predisponendo spazi riservati alle donne. “I giovani che ospitiamo, tutti adolescenti, sono in una fase critica della loro crescita”, spiega Silvio Oggioni, “per cui insegnanti, educatori, psicologi e animatori sociali li seguono costantemente, a rotazione anche notturna, per tutto il periodo della loro permanenza da noi. Li affiancano anche durante le attività ricreative, culturali e di svago aiutandoli a organizzare il tempo libero”. Nel centro sono disponibili anche una biblioteca, sala cinematografica e video, aula calcetto e ping-pong, campo sportivo e una nuova palestra, inaugurata nell'ottobre del1995. Il comitato esecutivo della Fondazione Minoprio è da due anni in attesa dell'approvazione regionale di un piano di ristrutturazione del convitto: vorrebbe ammodernarlo ed ampliarlo raddoppiandone la capienza fino a circa 300 posti.

L'I.P.A.A. (Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente) è fresco di cinque anni e quest'anno, appunto, ha 'sfornato' la prima quinta. “È stato un successo”, dice Oggioni entusiasta dei suoi 18 ragazzi che all'esame di maturità hanno riportato votazioni molto alte al di sopra della sufficienza e in due hanno ottenuto il massimo dei voti. Il corso è suddiviso in un triennio, che conferisce un diploma di Operatore Agroambientale e un susseguente corso biennale che si conclude con l'esame di Maturità di Agrotecnico specializzato, secondo la specifica impostazione della scuola, nella gestione degli spazi verdi. Vi si accede per concorso, dopo aver superato una selezione attitudinale e un esame di ammissione. Il titolo conseguito abilita alla libera professione ed è riconosciuto, oltre che dal ministero italiano, anche dalla Comunità europea. Ai giovani è data l'opportunità di effettuare il praticantato all'estero perchè la scuola di Minoprio è socia fondatrice di Nynphea, l'associazione transnazionale che riunisce Istituti a indirizzo agrotecnico di tutta Europa, favorendo e agevolando gli scambi interculturali. L'I.P.A.A., recita il depliant illustrativo, "È una scuola moderna sul modello anglosassone...aperta e dinamica, a stretto contatto con il mondo produttivo e della ricerca".

Attualmente il C.F.P. ospita due classi biennali e L'I.P.A.A. una sola classe quinquennale. La frequenza femminile oscilla intorno al 20% anche se è tendenzialmente in crescita all'Istituto tecnico. Le donne si portano nettamente in vantaggio invece ai corsi superiori, post-universitari e para-universitari, dove recuperano un buon 60%.

Oggioni specifica che la scuola, confrontandosi con la realtà economica esistente, si è indirizzata alla florovivaistica come strumento moderno più sintonia con la domanda commerciale e dei servizi, piuttosto che alla coltura o al fiore reciso. La considera tuttora una mossa vincente anche se si sta aprendo ad altre aree che approfondisce nei master o nei corsi di perfezionamento.

Con l'università cattolica del Sacro Cuore e il dipartimento di architettura della Statale di Milano, la Fondazione Minoprio ha avviato l'anno scorso un programma di specializzazione post laurea in Parchi e Giardini. Il corso, a numero chiuso, si è appena concluso e ha specializzato 25 laureati sulle tecniche di allestimento, manutenzione e gestione del verde pubblico e privato e sul recupero e il restauro del giardino storico. Ancora in fase di svolgimento è invece il corso, svolto in collaborazione con ISAD (Istituto Superiore di Architettura e Design di Milano) sull'architettura dei giardini. Rilascia un Diploma universitario riconosciuto dalla Regione Lombardia con tre indirizzi possibili : Giardini e Parchi, Gestione del cantiere e business, Arredo urbano. È biennale e si rivolge ai giovani appena licenziati dalle scuole medie superiori.

Tra le varie iniziative, sempre di formazione, si annoverano anche numerosi corsi di specializzazione per tecnici e operatori del settore: dallo studio e conservazione del giardino storico, al corso di frutticoltura minore (agriturismo), dalle tecniche ortoflorovivaistiche al tree climbing (arrampicata su grandi alberi). In preparazione ci sono altri seminari sulla manutenzione e patologie dei tappeti erbosi, sull'ingegneria naturalistica, su florovivaismo e giardinaggio.

È in fase preparatoria e uscirà a breve un bando di concorso per un corso, finanziato dalla comunità europea, per Operatori del verde naturalistico. Di grande attualità, legato all'ecologia e all'ambiente, intende conferire le competenze per la tutela e la salvaguardia della natura di parchi, riserve e oasi naturalistiche.

Il MIRT, centro di ricerca e sperimentazione istituito nel 1995, esegue studi innovativi sulla coltivazione in vitro e la manipolazione genetica delle piante. Pur essendosi occupata anche del settore alimentare si è però specializzata nella florovivaistica e recentemente ha brevettato una nuova "razza" di crisantemi coreani modificati, chiamata Minoprio. Collabora con istituti di ricerca, università e laboratori privati. Promuove convegni e workshop inerenti all'andamento delle ricerche, agevolando nel settore il trasferimento tecnologico e la divulgazione delle conoscenze acquisite. Embrione della Fondazione, il fulcro attorno a cui ruotano tutte le attività, è l'azienda agricola. “Gli oltre trenta ettari di campi coltivati, i vivai, le serre riscaldate, gli ombrari e i tunnel di produzione e sperimentazione, le serre di collezione tropicale e mediterranea, il parco botanico e il frutteto di oltre 20 ettari costituiscono il prezioso patrimonio custodito e accresciuto dalla Fondazione che permette al contempo il continuo sviluppo di conoscenze e competenze in ambito tecnico-scientifico e formativo”.

L'azienda agricola si apre al pubblico per la vendita dei propri prodotti ortofrutticoli al martedì e al venerdì dalle 14 alle 17 e al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. In tutti gli altri giorni è possibile partecipare a visite guidate nel parco botanico. I cancelli della villa si aprono anche in occasione di manifestazioni pubbliche, esposizioni o avvenimenti di richiamo turistico e culturale, oltre che, naturalmente, per la partecipazione ai convegni e seminari.

 

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Broletto n. 54 est.1998