COMO



Mi affaccio a un balconcino antico

su grondaie di lago

sopra ai tetti di Como

e le cime innevate che l'intornano

mi guardano laconiche

come mentine all'eucalipto

Eucalipto di Sardegna

eucalipto andino

eucalipto masticato

dagli orsetti asiatici

al ristorante cinese

è tanto che non ci vado

come a Chinatown

e le Lucie non solcano più

le acque lisce del Lario

Volo come una poiana

dalle grondaie del lago

sulle vette disabitate

e le guglie delle Grigne

e mentre il braciere si spegne

lentamente

evocando il nostro padre sole

si riempie di fumo

la mansarda

e io scrivo

scrivo



Scrivo per rispondere

ai cinguettii primaverili

più forti del boato nella strada

più vicini al cielo

che mi chiama

sopra alle luci

della città

Anche la candela

è di troppo ora

perché i casolari affaccendati

riflettono un arcobaleno

acceso sulle acque

lucidate a festa

del bacino

Come sei bella Como

e quanto ti doveva amare

Plinio...

e quei guerrieri nordici

che fra queste pendici benedette

posarono i primi accampamenti

Non sono ancora spuntate

le stelle

all'attardarsi delle ore

giace la natura

appagata

e io con lei

mi fondo

in una poesia muta

che non ha bisogno

di versi

§cygnuss
voli notturni
94.it

 

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