Scrivi con la
leggerezza di una piuma.
Parla con la
delicatezza di un fiore.
Ascolta con il
silenzio delle stelle.
Vivi nella
profondità dei pensieri tuoi più belli
con la
libertà di un'aquila, con la forza di un vulcano.
Rincorri la tua
mente negli spazi dell' Eterno
e con giochi e canti
scoprirai la gioia.
Un Generale
andò un giorno a trovare il Saggio
e con uno sguardo di
gelo gli chiese:
come posso
riconoscere i miei nemici dai miei amici?
Il Saggio
scrutò profondamente i suoi occhi
e disse:
Io ho un solo nemico!
Dopo un attimo di
silenzio che pareva infinito
il generale chiese:
Chi è
dunque il tuo nemico?!
Velocissima
arrivò la risposta
come una freccia
già scoccata:
"DIO"
disse il Saggio
e soggiunse con voce
profonda e delicata:
ma ho anche un vero
amico!
Gli occhi del
Generale,in un momento brillarono,
la sua voce si fece
come un soffio di vento
nel pronunciare la
parola
"DIO".
Poi il silenzio fu
soltanto interrotto
dal volo di una
colomba.
il Luogo delle
posizioni
il percorso del tempo
nel Campo della
Logica.
C'era sempre qualcuno
che si lamentava col
Saggio
poiché le
sue risposte
lasciavano sempre la
mente
come sospesa nel
vuoto.
A volte erano degli
enigmi
a volte addirittura
dei paradossi.
Quel giorno sembrava
di sentire
l'eruzione di un
vulcano:
"Voi ascoltate sempre
le mie parole,
mai il silenzio
che unisce le une
alle altre!"
Interconnessioni
strutturali,
atti di dinamiche
energetiche
nei momenti
spazio-temporali
fondono
Spirito e Materia:
Sullo stampo
dell'esistenza
il crogiuolo
dell'Amore Divino.
C’é
qualcosa nei bambini,
c’è
qualcosa!
C’e
qualcosa nello sguardo e nelle mani!
C é
qualcosa nella voce e nella pelle!
C’e
e
l’innocenza delle Stelle.
C’è
C’è
il sorriso della Luce!
C’è
la paura del buio nero,
ed il pianto della
Specie!
C’è
che fa festa prega e
spera
in un mondo un po'
migliore,
in una
società piena d’Amore!
Un Santone insistette
così
tanto, ma così tanto
a chiedere di essere
partecipe
con Dio
della sua Esistenza
e del suo Amore
che morì
poco dopo.
Arrivò un
giorno in quel luogo
un uomo
da tutti
riconosciuto come benefattore.
Si misero a parlare
lui e il Saggio
e ad un certo punto
l'uomo
esclamò:
Allora dimmi,
è
più utile di fatto, la tua teoria
o la mia pratica?
Il Saggio, senza
scomporsi rispose:
"Per camminare
ti serve di
più la gamba destra
o la sinistra!
Ed eccoci di nuovo
trasportati
dall'esistenza
nei luoghi
dell'essenza delle parole
che esprimono il
nostro vagabondare
alla ricerca di
quello che siamo
per capire
ciò che domani faremo
in funzione di
quello che abbiamo già vissuto.
Dove il peso della
parola "Amore"
a volte ci accarezza
come una piuma
e a volte ci
schiaccia come un macigno.
Dove ogni goffo
tentativo di volo
ricomincia con una
caduta.
Dove la
realtà gioca
con i nostri
sentimenti
e dà
colori alle emozioni
e suoni alle
sensazioni.
Dove il nostro
essere non si esprime
se non con la
comprensione
dei piccoli gesti
quotidiani
che scandiscono il
trascorrere del tempo,
che accompagnano
ancora la nostra voglia
Cera
una volta una volpe, molto astuta e coraggiosa,
aveva
il coraggio di attraversare tutto il villaggio, pur di cacciare qualche
gallinella.
Prima
di partire per il villaggio,
si
fermava sempre nei pressi di uno spaventapasseri dalle sembianze umane,
così,
era convinta, di sfatare la sua paura degli uomini e sulla caccia che
le davano.
Una
sera, si fermò presto, e lì vicino allo
spaventapasseri c'era un bambino,
lei
se ne accorse subito, ma vide che era ancora cucciolo,
si
lasciò avvicinare e si lasciò addirittura
accarezzare.
Quando
si fece buio partì per il suo solito giro.
Il
giorno dopo tutto il paese esultava perché qualcuno era
riuscito ad ammazzare la volpe,
solo
un bambino piangeva,
Il Maestro diceva a
molti
guarda e ascolta
dentro di te
per capire
ciò che avviene
anche fuori di te.
Se sei attento e
consapevole
capirai che tu sei
ciò che
DIO vuole_
Questo è
uno dei doni più belli.
Vi sono Uomini
che compiono imprese
grandiose.
Vi sono Uomini che
non temono nessuno.
Sono quelli, sono
gli altri.
Vi sono donne che
sfidano sottili
l'intelligenza con
spregiudicatezza
e astuzia.
Vi sono donne che
tacciono e coprono
con tenacia e
caparbietà i sentimenti.
Sono quelle, sono le
altre.
C'è chi
da solo raccoglie il carbone
nei più
oscuri meandri delle viscere
dell'anima
per rendere diamante
prezioso.
C'è chi
si affida e chiede solo
un po' d'Amore a
tutti
come mendicando il
pane.
Sono loro, siamo noi.
Pochi conoscono
il coraggio della
Verità,
meno ancora
quello dell'Amore.
Non datemi una
definizione di “DIO”
Che sia Lui!
ed io a capire.
Non sporcate con
frasi finite
ciò che
è Eternità!
Non fatevi odiare
da chi, povero,
invidia la vostra
ricchezza!
Solo
l’esempio di una breve vita
Dopo un lungo periodo
passato nel monastero
un giovane adepto se
ne andò
per i villaggi e le
città della regione.
Conobbe molte persone
giovani e
vecchi,uomini e donne
ammalati e
sani,ricchi e poveri
conobbe stranieri
che parlavano
di altre religioni.
Ma tutti questi
esseri discutevano
sui valori,sui pregi
e i difetti,
tutti sapevano
qualcosa sul bene e sul male,
tutti volevano aver
ragione sugli altri,
dovevano per forza
essere i migliori.
Quanta confusione
regnava là fuori
quante cose diverse
dicevano,
che nostalgia lo
assaliva
quando pensava alla
quiete
su nella montagna
dov'era
il monastero.
Così un
giorno se ne ritornò
e trovo il Maestro
che subito
lo riconobbe.
Vedendo in lui
quello sguardo triste
prontamente gli
chiese
che cosa lo turbasse
tanto,
ascoltò
le ragioni di quel
piccolo figlio
e poi,con quella
calma e dolce voce
gli disse:
Vedi, i difetti non
sono altro
che delle
virtù con le quali
le persone litigano,
ma adesso vieni,
hai bisogno di
ristorarti
il cammino
è stato lungo.
un tenero canto
Un concetto
concetto mio!
concetto tuo!
concetto mio +
concetto tuo = _ (concetti)=concetto
concetto = concetto
mio _ tuo
1+1=2 >?
1+1_2 >!
un concetto!
Sulle differenze
si diversificano
le
possibilità!
Erano le tre di una
notte quieta
tutto sembrava
assopito nella tranquillità dei suoni leggeri della natura.
Il riposo regnava
nel tempo
e il tempo scorreva
come l'acqua limpida di un ruscello.
Aleggiava di tutto
intorno una grande Pace,
il Creato sembrava
cullarsi in una dolce armonia
come il bimbo nelle
braccia della Madre
mentre una soave
ninna nanna accompagna i suoi
pensieri.
D'improvviso,
come il levarsi del
vento di burrasca,
come il fulmine che
percuote il cielo di primavera
il Figlio
svegliò il Padre e disse:
Padre mio,
ancora i miei
fratelli non sentono questa Pace,
sono ancora molti i
problemi che si pongono,
ancora la tempesta
perversa nei loro cuori e
il mare delle loro
menti è agitato,
i frutti dei loro
pensieri sono ancora acerbi,
temo per il
raccolto, non riesco a riposare.
A quel punto il
Padre,dopo un attimo di silenzio,
con voce profonda
disse:
Non temere,stai
calmo,
ciò che
dovrà dare un frutto buono lo darà
nonostante la
tempesta
e verrà
il tempo che tutto sarà maturo.
tu intanto,se
proprio non riesci a dormire,
pensa a come si
potrebbe fare per discernere
i frutti buoni dagli
altri, pensa alla loro conservazione,
pensa alle messi, a
come dividere la pula dal grano,
pensa ai fattori,
alle persone che ci dovranno aiutare,
pensa a quanto
sarà bello lavorare insieme ed insieme festeggiare,
non ti crucciare
adesso per i problemi futuri poiché
tutte le risoluzioni
possono essere sbagliate al di fuori di una soltanto,
ma anche tutte le
risoluzioni possono essere giuste al di fuori di una.
Adesso vai e stai in
pace.
Il figlio si
allontanò in un religioso silenzio,
i suoi occhi
sembravano più illuminati del solito
il suo sguardo era
pieno d'Amore
e la natura e tutto
intorno sembrava sentire
C'erano due operai
che lavoravano per
la stessa ditta,
uno,sempre
frenetico,ansioso,nervoso.
L'altro invece era
calmo,rilassato
sempre di buon umore.
In un occasione
propizia
uno di loro disse:
Non c'è
momento migliore
per lavorare
di quando si
è in vacanza...
e non c'è
momento migliore
per riposare
di quando si lavora!
L'altro rimase
sconcertato... _
Maestro,il tempo
scorre inesorabilmente
ed io imparo poco e
lentamente!
Figliolo,
comincia a capire se
sei tu
che hai il tempo
o se è il
tempo ad avere te!
Finirai col chiederti
se sei tu che
percorri il tempo
o lui che ti percorre
e forse otterrai la
risposta.
(Dio ha sempre
l'età che vuole!)
Dalla Potenza di Dio
alla Potenza di
Cristo
dall'Alfa all'Omega
nel Domino Dello
Spirito.
Il Gioco del
Pensiero del Verbo
Si cresce per
diventare potenti!
Si vive per capire!
Si muore per
esistere!
Come i bambini che
nulla conoscono!
come i fanciulli che
sempre giocano!
come i vecchi che
tutto consigliano!
Solo i saggi imparano
l’Evoluzione
nell’Umiltà!
Della
falsità si può disporre
come si vuole,
come di chi dispone
delle sue gambe
senza
però vedere il fine del cammino.
Ma il cammino
è la realtà
e la
realtà è figlia della verità.
Chi ama la
verità non dispone di alcuna cosa
soltanto esiste per
amore
perché
ciò che è vero
è per
essere
dove la
falsità non può esistere_
Ho viaggiato per gli
spazi interstellari
considerando lo
spazio,
considerando il
tempo.
Ho viaggiato per gli
spazi infracellulari
considerando lo
spazio,
considerando il
tempo.
Ho viaggiato dentro
me stesso
considerando lo
spazio,
considerando il
tempo.
Di molte cose mi
sono adornato
e di altre liberato.
Del Verbo vivo,
dal Verbo provengo.
In Te esisto.
Un giorno DIO mi ha
detto:
tutte le persone che
si amano
si incontreranno,
tutte le persone che
si odiano
si incontreranno
ed Io per loro
sarò il
cammino.
Come maschere di
un'identica realtà
cambiano nei tratti,
adeguandosi allo
spirito
esprimono,
nell'essenza
la
diversità dell'essere.
Sono preziosi
gioielli di un'arte sconosciuta
che esprimono i
colori di una stessa luce.
Come statue si
ergono nel cammino del tempo
confondendosi nelle
figure umane.
Velano l'esistenza
di una
verità essenziale
e nascondono
nell'intimo
la debolezza del
particolare.
Ci vollero anni di
meditazione
sulle sensazioni,
ci vollero anni
vissuti dentro
con le emozioni,
ci vollero anni
passati assieme
ai sentimenti,
serviva una vita di
Fede
meditata,sentita e
vissuta
per capire che il
Dono più bello
è
sentirsi Amati per l'Esistenza.
Pian piano, pian
piano
tutto d'intorno si
tinge
di colori pastello,
tonalità
di rosso e di giallo
adornano quei poveri
muri
mentre la fiamma
della vita
lentamente,
fatalmente
si affievolisce come
chiamata al silenzio.
Non s'odono
più i crepitii
della legna che
canta al fuoco,
le voci dei
famigliari
e i sentimenti, le
emozioni
si placano in riposo.
Il freddo della notte
accoglie le antiche
membra
stanche e fiacche.
Di solitudine si
ricoprono adesso
i ricordi d'un tempo
di calde passioni.
Il fuoco si spegne.
Ora si assopiscono i
dolori,
si addormenta la
mente,
Su questa strada
non partire mai
se vuoi arrivare.
Non cercare mai
l'ILLUMINAZIONE,
per essere
Illuminato.
Ti ho mai parlato
degli alberi del deserto?
di come sappiano
apprezzare una goccia d'acqua
quando rivolgono le
loro preghiere al sole,
del gioco delle
ombre sulla sabbia
quando rivolgono la
loro chioma al vento,
del loro silenzio e
della solitudine
che in ogni momento
accompagna
l'esistenza di baluardi di vita
là dove
il nulla è di casa.
Come posso dire
"Con parole
infinite",rispose.
Io non conosco
parole infinite,
disse allora
l'adepto.
Allora,pensa a
concetti infiniti,
replicò
prontamente il Maestro.
La mia mente non
conosce concetti infiniti,
Maestro.
E allora siediti,
ascolta attentamente
il respiro dell'universo,
osserva e scruta il
suo evolvere.
"Dove mi
metto,Maestro?"
"Nel posto
più bello del tuo cuore!"
Il Maestro diceva
spesso:
Conosci te stesso!
Cerca dentro di te
la tua Anima_
Una volta gli venne
chiesto:
ma tu Maestro
Chi sei?
Come sei dentro?
La sua voce sembrava
un sibilo
di vento ghiacciato:
Io sono come un sacco
vuoto e senza fondo
che cerca di
contenere
un'infinità
di sostanze indefinite
che DIO vi getta
dentro.
Interconnessioni
che modellano il
silenzio,
sprigionate dal
nulla,
figlie dell'infinito.
Mattoni del pensiero
e pietre
dell'esistenza
termini di vita
come foglie di un
albero.
Note di una ritmica
eterna
Guizzano nel futuro.
Disegni d'acqua,
figure frattali,
fiori di ghiaccio si
muovono
verso traiettorie
discendenti
per trovare riposo
e nuova vita
nel caldo giaciglio
della madre,
mentre il Re
dell'Inverno
sorride ancora
malinconico
alla Regina della
Vita.
Nelle sue figure
racchiude freddo
i misteri e i
segreti del fuoco
perché di
nuovi colori si adornino
le vesti giocose
della donna
nel periodo di festa
e ancora una volta
si prepari il
raccolto
dei frutti quotidiani
e la sera disponga
al riposo
di un nuovo giorno,
di un altro momento
di esistenza.
Custodiscono come
preziosi segreti
i doni che fin dal
principio vennero consegnati
ad ognuno.
Racchiudono in
corazze inespugnabili
la bellezza
dell'Animo.
Proteggono con
maschere di creta
le sculture
dell'Esistenza.
Coltivano il potere
e l'egoismo
e si nascondono in
oscuri meandri
per la vergogna, per
la paura.
Si accompagnano nei
sentieri eterni
tra menzogne ed
ignoranza
e non si accorgono e
non ascoltano
come ciechi, come
sordi
della luce dei
fuochi di chi veglia
dei canti di gioia
di chi spera.
Fino a quando
resisteranno
le fortezze
costruite sulle sabbie?
Quanto ancora
sarà versato
a chi non vuol
ascoltare!
Scrivi o donna
del mio passar
le carezze sul
tuo corpo.
Sarà per
te l'istinto
nel riconoscere
l'Amor mio,
per me
sarà la gioia
di averti amato, di
amarti ancora
con la coerenza di
sempre:
dell'Esistenza il
frutto,
dell'Amore Eterno il
seme.
Cibi prelibati e
bevande ricercate
profumi delicati e
colori raffinati.
V' erano musiche
balli e canti
V' erano fiori
frutti e campi.
Animali uccelli e
pesci
c'erano proprio
tutti quanti
neri, rossi, gialli
e bianchi
poveri, ricchi,
ignoranti e santi.
Chi mangiava, chi
beveva
chi invece discuteva.
Chi di tutto si
abbuffava
chi soltanto
assaggiava.
Gli ubriachi
litigavano
e i sapienti
ragionavano.
V' erano servi che
mescevano
mentre altri
apparecchiavano.
Chi sporcava e chi
puliva
chi rompeva e chi
rubava.
Che fermento, che
bordello
proprio adesso sul
più bello.
Cos'han fatto gli
invitati,
cosa fanno tutti
quanti?
Annusa i fiori,
assaggia i frutti
quale odore e che
sapore!
Aspetta, guarda il
cielo e il mare
e poi guarda il
bosco e i campi,
che colori!, ma son
veri?
Senti questo,
ascolta quello,
è forse
il pianto di un uccello?
Dove sono, dove sono!
Che rumore e che
fetore!
non ci sono cori e
canti
ma soltanto grida e
pianti
Cosa c'è
laggiù in fondo?
Sono cose dell'altro
mondo!
Che paura, che
terrore!
non c'è
più neanche l'Amore!
Ho visto aspettare
la morte
con la pazienza di
chi
nella vita ha
assaporato ogni cosa.
Ho visto desiderare
la morte
con la trepidazione
di chi ha voglia
di nascere.
Ho visto tremare al
suo cospetto
con la paura di chi
sa di perdere.
Ho visto un uomo che
ci andava incontro
come se fosse lo
Sposo Promesso.
La conosco quella
Signora
che di tutti
è comune giaciglio,
che ti raccoglie in
grembo,dolce,
cantando una ninna
nanna
come una madre,che
teneramente
fa riposare il
bambino fra le sue braccia,
al sicuro dal freddo
della notte,
nell'attesa del
giorno nuovo
e dello Sposo.
Dal suo volto
misterioso
lascia trasparire
candida
il bisogno d'Amore
e la determinazione
di un'Ancella che
obbediente a DIO
accudisce i figli
suoi.
Lo vide, un giorno
quell'uomo
dallo sguardo velato
di malinconia.
Era un giorno come
un altro,
ma la donna lo aveva
notato altre volte
senza mai
interessarsi a lui,
era uno come un altro
persona fra le
persone
come i giorni
che si assomigliano
un po' tutti
come sguardi di
occhi comuni.
Si
fermò,un attimo accanto
e sorridendo gli
chiese: sei triste?
Il tuo sguardo vola
sempre lontano
come le nuvole
che portano con loro
malinconia.
Lui,la
guardò,accennando appena ad un sorriso
e nell'aria,un
raggio di luce arrivò
ad illuminare un
fiore appena nato.
Poi, dal silenzio
attento della natura
una voce calma e
dolce disse:
Porto lontano le
Lacrime di Felicità
di chi sa ascoltare
e rimango a
consolare chi piange,
per questo hai visto
la malinconia dei miei occhi.
Ed in quel momento
un'altra colomba prese il volo.
Lo sguardo della
donna rimase incantato
mentre i suoi occhi
brillavano meglio
illuminati dal sole
e bagnati di Lacrime.
Una volta io ero
prigioniero di un incanto:
quando parlavo
facevo solo rumore.
Il paesaggio nebbioso
mi dava tanta
malinconia
e spesso mi
ritrovavo triste e solo.
Un giorno alzai gli
occhi al cielo
e gridai "Basta!"
con tutto il fiato
che avevo in corpo.
Partii da quel
momento come un viandante
lungo il cammino che
portava alla montagna.
Più mi
arrampicavo e più la nebbia si diradava
nulla aveva ormai lo
stesso aspetto
e tutto lasciava
spazio ad un paesaggio infinito.
Rimasi incantato
dalla bellezza delle cose
ed ora io canto
anche la malinconia e la tristezza.
Il matematico
positivista
incontrò
il mistico
e i due si misero a
comunicare... _
Dopo un po'
il matematico
affermò:
Da quanto sopra
esposto
scende immediatamente
che tutto
ciò che è falso
non può
essere vero!
Il sorriso del
mistico lasciava trasparire
una sottile ironia
mentre le sue parole
suonavano:
quello che hai detto
è vero,
infatti non si
può dire che una verità
sia falsa,
ma se sei
più logico
dovresti affermare
anche
che è
vero che il falso sia falso,
perciò la
falsità di una proposizione
rientra sempre nella
verità!
Un uomo nascosto da
mille parole
si
presentò al Saggio
e il rumore delle
frasi
risuonava per tutta
la stanza,
dopo un po'
ci fu solo silenzio
mentre uno sguardo
d'Amore profondo
si incrociava con
uno sguardo spaurito
e una musica soave
sembrava scaturire
dalla luce soffusa.
Non fare dei soldi
il tuo pane
Non fare dei talenti
il tuo Paradiso
Non essere duro con
te stesso
ma fatti partecipe
del tuo prossimo
perché
ogni peccato è un talento perso.
Che cos'è
la cosa più piccola che conosci?
Chiese il Saggio.
"il Punto"
fu la risposta.
Sappi allora che il
punto
è una
linea,
che la linea
è un
piano,
che il piano
è un
cerchio,
che il cerchio
è una
sfera.
Sappi che una sfera
è
un'Unità.
Capirai che
l'Unità
di per se stessa
è nulla
ma anche indefinita
ed infinita_
Entità
triadica perfetta.
_ D
Maestro,come formuli una risposta
ad una qualsiasi domanda?
- M
Nel silenzio della meditazione,
poiché ci sono infinite domande
che prevedono infinite risposte
ma poche risposte che prevedono
una sola domanda.
Al pianeta Terra
Giardino di vita
e dell'Amore di DIO:
Tutto l'Universo ti
guarda
e conosce di te ogni
segreto
dalle più
piccole particelle
alle
oscurità dell'animo
di ogni essere che
in te
ha dimorato.
L'Amore Eterno su di
te
Ha steso il Manto.
Conoscerai adesso
e per sempre
del Creatore di
Tutte le cose
Visibili e
invisibili,
Conoscerai gli
Angeli del Cielo e
Amerai gli Angeli di
DIO.
Lo Adorerai nella
Sua Trinità
Poiché
come una Vergine
Candida
sarà
Madre di Tutto
ciò che
DIO dispone.
Del Creatore delle
Entità
e delle
Realtà Virtuali
sarai Ancella.
Le Potenze del Cielo
hanno
preparato Le Nozze,
Tutti sono invitati.
Che
Un Uomo era seduto
tra le dune del
deserto
ed il cielo e la
terra
ed il cosmo ed il
creato
attendevano
una sua parola.
Ma regnava solo il
silenzio.
Non una
voce,nè un rumore
neanche il sospiro
del vento.
C'era soltanto il
Nulla.
Ma la sabbia del
deserto cantava
il vento ascoltava
il sole comunicava
la potenza
dell'energia delle stelle.
Un altro giorno era
già nato
ancor prima di
essere.
Pensieri, parole mai
dette
risuonavano in
risposta,
Domande mai fatte si
ascoltavano
tra loro, in un
armonia interiore
e le tentazioni
come la polvere
ricadevano
in amorfe figure
che solo il silenzio
poteva capire.
Ritornò
un giorno quell'uomo
fra i popoli.
Ebbe fame ed ebbe
sete;
bastò il
semplice cibo dei pescatori,
un pasto frugale
ed una fraterna
convivialità.
Ma una richiesta fra
il rumore
si sentiva:
Vorrei fare anch'io
dei miracoli!
e rispondevano in
coro altre richieste
finché
una voce disse:
Certo, quello che
chiedete vi sarà dato
ma solo
perché qualcuno si toglie il
Pane di bocca per
sfamarvi.
Non tutti allora,
capirono
quelle parole,ma
molti
furono felici,come
dopo aver assaporato
un bicchiere di buon
vino in religioso silenzio.
Tutto oso sacrificar
al mio DIO
Creatore di tutte le
cose
visibili ed
invisibili.
Quello che mi
illumina gli occhi
e mi infonde la
gioia,
Quello che mi
modella il volto
e mi inebria la
mente.
Quello che conosce
di me
anche le cose che io
stesso ignoro.
Anche se nulla mi
appartiene
e non sono
più capace di dare niente,
offro a Lui quel
poco che di mio
mi fa sentire ancora
un uomo.
I desideri del cuore
e le
necessità del corpo,
i concetti che pian
piano
ho costruito
e i difetti che mi
attanagliano l'anima.
Quanto è
oscuro
l'animo umano
quanti meandri
nascosti
quanti labirinti
quanti specchi
deformanti.
Non è un
gioco,
non è
Amore
il lavorarci dentro.
Duro come il carcere
penoso come la
sofferenza
freddo come la
razionalità.
A quante domande si
dovrà
trovare una risposta,
a quante richieste
una risoluzione,
a quante angosce
una consolazione.
Non è un
dono
Né una
prova di coraggio
neanche un atto di
egoismo.
Forse soltanto la
voglia di
esistere.
Chi mai
potrà affermare
l'essenza che esiste
fra la gelosia e la
morte !
Maestro,quando sai
di essere
in pace con te
stesso?_
Se fossi un contadino
che porta i suoi
frutti col carro
ti risponderei:
quando i cavalli
tirano tutti
in una stessa
direzione_
Se fossi un
viandante in cammino
ti risponderei
che la direzione non
la conosco_
Io dico soltanto
che un uomo
non può
che andare verso DIO_
Il Saggio non sempre
rispondeva
alle domande che gli
ponevano,
a volte
la risposta era un
profondo silenzio
accompagnato da uno
sguardo nel vuoto.
Quel giorno
Il discepolo chiese
come mai
non trovasse risposte
alle sue domande.
Con voce calma e
profonda
il Saggio disse:
Io sono come
l'agricoltore,
raccolgo i frutti
quando mi sembrano
maturi.
Ma voi non sempre
mi chiedete i frutti
di stagione!
Il discorso non
fù ne lungo ne difficile,
dieci frasi
tirate,undici,in tutto;
ma,alla fine,molti
se n'erano già andati:
Il fuoco non
riscalda tutti,molti si scottano!
Non bisogna temere
il peso della vita
terrena
poiché
anche portare un piccolo peso
per
l'Eternità
può
essere
una grande penitenza.
Il Saggio teneva
sempre
in buon conto
i ragionamenti
paradossali.
Non così
la pensavano
molti che lo
sentivano parlare.
In una di quelle
occasioni disse:
"Non ha tanta
importanza
il tipo di paradosso
in sè,
per chi lo propone,
quanta invece ne
assume
per chi lo riceve,
in relazione a come
ci si accosta
e lo si oltrepassa.
_D.
Maestro,ci dici sempre
che è umano avere dei desideri,
ma che per ottenere la pienezza
è utile non desiderare niente
di desiderabile qui.
Allora io vorrei sapere
cosa tu desideri_
_M.
In realtà io ho molti desideri,
tutti i desideri desiderabili,
ma quello mio più intimo è
che DIO sia DIO
al di là e al di fuori
di tutto ciò che si può ipotizzare.
Il resto non conta!
Ha scolpito nelle
pietre
le Leggi.
Con un solo battito
del suo cuore
ha frantumato le
pietre
e con esse le leggi.
Nei cuori ha inciso
l'Amore
confermando una
nuova Legge.
Con un solo battito
del suo cuore
ha Creato
l'Esistenza.
Mentre uno sguardo
dolce
in ogni dove gli
rende Gloria
con affettuosa
semplicità,
ed accompagna ogni
Essere nel suo cammino.
La vita di un povero
è ricca di ogni cosa
quella di un ricco
è povera d'Amore.
Ci sono dei semi che
cadendo a terra danno frutto,
Ci sono delle foglie
che cadendo a terra danno concime.
I semi si nutrono
del concime delle foglie,
gli alberi e le
piante sono ricchi di semi e di foglie
e portano frutti.
Frutti sono anche i
figli degli animali
che portano seme e
portano concime.
Frutti sono anche i
pensieri e le azioni dell'uomo
che portano l'Amore
e
La vera
povertà di un esistenza è l'ignoranza.
Solo guardandoti
negli occhi
Ho scoperto quanto
grande è
il tuo Amore
e quanta paura ho di
deluderti
o Padre mio.
Ed ora ti ritrovo
nello sguardo di
ogni mio fratello
nella
molteplicità
delle loro
personalità,
ti ritrovo nella
dolcezza
e nell'eleganza delle
mie sorelle,
nel canto delle loro
voci
nelle tenere carezze
e nei
baci,
in loro scopro
l'Amore
di mia Madre,
la tenerezza ,la
purezza,la gioia
che accompagnano il
gioco dell'esistenza.
Ma ti ho visto anche
tremare
e vedo ancora
adesso,molti,soffrire.
Ancora il veleno
antico
porta i suoi frutti
allontanandoci dal
tuo Amore.
Allora ti
prego,stammi vicino anche adesso
che come in un sogno
sto vivendo l'ultima
battaglia.
Padre Nostro!
Come cristalli di
neve
si sciolgono nelle
mani,
come fiori dal
fragrante profumo
appassiscono nei
vasi,
come frutti dal
dolce sapore
marciscono quando
raccolti.
Eppure,
come vette immacolate
rendono
testimonianza all'uomo
della Grandezza
Divina.
Opere di immensa
ricchezza
che di momento in
momento
richiamano
all'Esistenza.
Fuochi perenni che
né il tempo
né l'uomo
potranno oscurare.
Prìncipi
di Fede, Prìncipi di Vita.
Parole vuote
frutti di giochi
inutili
come erba crescono
nei campi incolti
e aggressioni
inferenziali
come bestie
tra animali si
mescolano
e della stessa pelle
rivestono
questa dolorosa
povertà.
Negli immensi
pascoli dell’Esistenza
come in un deserto
regna
la desolazione di
aride profezie
Ma il tempo della
Mirra verrà
dopo quello
dell'Incenso
e il Contadino
doterà
quel suo grande
Podere
di nuove piante
e di nuovi otri
Finalmente il vino
non sarà
più aceto.
Immagini di
prospettive personali
dove la luce
dell’intelletto illumina
l’essenzialità
delle cose
e la fantasia ricama
merletti
sulle curve
indefinite del futuro
tracciando a tinte
forti i contorni
delle piramidi
dell’egoismo
e nel grigiore
quotidiano
infine si colgono
i limiti sottili del
ragionare umano.
Quadri di
un’esposizione
di anonimi autori
che il tempo consuma
in polvere di
realtà.
In questa parte
della nostra esistenza
viviamo come in un
incanto
il gioco degli
specchi
e nel labirinto del
percorso
dobbiamo trovare la
nostra immagine
perdere il nostro Ego
ed amare DIO
fino a sentirci
dentro di Lui
compartecipatori ad
un pensiero eterno.
Al di là
dello spazio e del tempo
insite in ogni
parola
come strutture del
pensiero
nell'evoluzione
continua
delle figure
universali
cambiano in
metamorfosi creative
e regalano ad ogni
attimo
i sapori
dell'esistenza,
sono della vita i
colori
e della natura il
canto.
Un Signore
andò dall'asceta
poiché in
quel periodo predicava
dei valori della
ricchezza
e dei pregi della
saggezza.
Non c'era luce nei
suoi occhi
ma aveva uno sguardo
tagliente
di egoismo e di
potenza,
mentre la sua voce
risuonava altera
di pietra in pietra.
"Dimmi dunque dove
sta la tua ricchezza
se non hai servi
né schiavi e se tu stesso
vivi miseramente!'
Dimmi di quale
splendore è illuminata
la tua corte,
se non vi sono
scribi né uomini di scienza!"
Regnò il
silenzio, per un attimo
nella casa
dell'asceta
mentre dalla
vivacità dei suoi occhi
come dall'umile
canto delle pietre
sembrava risuonare
un monito ed una preghiera
"La ricchezza
più vera
è nel
servire DIO
ed il prossimo mio
con tutto me stesso"
Gettati come semi
nei campi di
conoscenza
a volte crescono
come bellissimi
fiori,
a volte,
come piante da frutto
o ancora muoiono
per dare la vita.
Quanto amore
quanta dolcezza
e che grazia
adesso
più che mai
rispondono a tanta
solitudine
e anche nel silenzio
si coglie la voglia
ed il senso
del piacere di
esistere.
Elementi ricorsivi
di Logica
esistenziale
originano momenti di
esistenza.
Del Verbo eterno
si colgono le
risonanze cosmiche.
Colui che
dà vita a vita
trasmette la sua
essenza.
In eterno
è presente
nell'Amore.
Più
concreto delle pietre,
nella più
aleatoria delle condizioni.
Vi era un grande
maestro che molto spesso
con bella eloquenza
e ingegno affascinava
i suoi adepti e i
molti che lo ascoltavano
parlando
dell'Esistenza di DIO.
Sapeva ragionare di
Logica e di Filosofia,
di Etica e di Morale.
A volte era
pragmatico,
altre diplomatico
in un gioco di
sintesi
ed analisi.
Poteva sembrare
freddo come il ghiaccio
o di una
passionalità focosa;
distaccato,razionale,lontano
come le stelle
oppure lo sentivi
come fosse sulla tua
pelle,
delicato e sensibile.
Non ci sono parole
per esprimere la sua Personalità
come non ve ne sono
per descrivere un'alba o un tramonto
o la fragranza di un
fiore
o i giochi di luce
delle pietre preziose.
Tutti nella regione
lo conoscevano
e la sua fama lo
precedeva dovunque andasse:
alcuni chiedevano a
lui consiglio,
altri aiuto,
tanti volevano
essere ascoltati,
qualcuno lo stava a
sentire solo per curiosità.
Ma quando gli veniva
chiesto di dimostrare
l'esistenza di DIO
rispondeva sempre:
"Ecco, io esisto
quì di fronte a te, mi vedi e mi senti;
ma come potrai mai
capire le mie parole
se dentro di te non
riesci a vedere e a sentire nemmeno te stesso?"
Un giorno
passò dall'eremita
un giovane baldanzoso
e
cominciò a parlare dicendo:
si dice in giro che
tu sia saggio,
che tu sia
addirittura un Illuminato... _
Il vecchio lo
interruppe subito,
dimmi,chiese,
vedi forse della
luce in me?
No,rispose il
giovane.
Allora,continuò
l'eremita
fissandolo
intensamente negli occhi,
vuol dire che
Qualcuno mi Illumina! ... _
E scoppiò
in una gran risata.
Scopri il vecchio
nel bambino
e il bambino
nel vecchio_
Osserva il
particolare
nel tutto
e il tutto
nel particolare_
Cerca di capire
l'essenza
che lega la morte
alla vita
e la vita dopo la
morte_
Ascolta il silenzio
e guarda nel nulla
Immergiti
nell'indefinita
armonia
dell'infinito_
Sarai in perfetta
comunione
con
l'Unità
d'Amore.
tutto intorno accade,
ma
è dei
Santi.
Stava nevicando
sulla montagna,
Tutto trafelato
arrivò il discepolo,
il suo volto
sembrava il sole
raggiante dell'estate.
Maestro disse,
ho imparato a capire
e a pensare.
In silenzio,il
Maestro prese al volo
un fiocco di neve
sul palmo aperto della mano.
Mentre il disegno
della natura si trasformava,
con voce sottile e
tagliente
come il vento
d'Inverno
disse:
"Adesso,impara a
non-pensare"
Anche una sola parola
può
rovinare
la
semplicità
del Creato
Guarda con gli occhi
e cerca di cogliere l'infinito
ma se veramente vuoi
osservare
allora chiudili.
Odi con orecchio
vigile ed attento
tutti i suoni e i
rumori dell'universo
ma se veramente vuoi
capire
allora ascolta il
suono del silenzio.
Tocca con il tuo
corpo ciò che ti circonda
ma se veramente vuoi
sentire
allora sfiora col
pensiero e accarezza con il cuore.
Annusa tutti gli
odori e i profumi
e gusta
ciò che mangi e che bevi
ma se veramente vuoi
godere del tuo corpo
allora ricordati di
dedicare tutto all'Anima.
Infine,
ringrazia tutto
ciò che esiste.
Dolce gioco di ritmi
essenziali.
Inno all'esistenza.
Struttura di
comunione.
Linguaggio d'Amore.
In un momento si
fonde
Quando Dio
creò tutte le cose,
riservò
anche al silenzio particolare attenzione:
"Ti chiamerai
Silenzio e sarai invisibile,
ma ti ascolteranno.
Io
parlerò in te e non porterai menzogna
poiché Io
sono il Verbo e da Me prendi origine!
Io sono il tuo Dio!."
Poi donò
al Silenzio doni inestimabili
perché il
Silenzio, fin dal principio
obbedendo al suo
Creatore
conservò
nell'intimo il suo messaggio.
Come un artigiano
scolpisce oro e argento
e pietre preziose,
della materia
conosce ogni segreto.
Rende in musica il
suono dell'esistenza
e modella in forme
fantastiche
la
cromaticità dei colori.
Con Energia rinnova
la gioia del Creato.
Un contadino che viveva alle soglie di un villaggio vicino al confine,
piantò un giorno, il seme dell'albero del pane, in un zona vicina al deserto.
Ogni mattino, a fatica portava l'acqua necessaria per far crescere la pianta.
Durante il percorso, dalla sorgente sino al luogo dov'era il seme, incontrava molte persone che gli chiedevano cosa mai facesse con quei secchi pieni d'acqua in direzione del deserto.
Lui, pazientemente illustrava loro l'importanza dell'albero del pane per i vari benefici che avrebbe portato a tutti coloro che si sarebbero nutriti del frutto che di lì a poco tempo questa pianta avrebbe prodotto, però in pochi si dimostravano disponibili ad aiutarlo in quella fatica quotidiana.
Quando la pianta diventò matura per produrre i frutti, in molti vollero contribuire a far crescere la pianta, e tanto fecero che la pianta morì per la troppa acqua.
Uomini di un
esercito sconosciuto
che sorvegliano le
frontiere dell'esistenza
che conoscono le
insidie dei deserti
che vegliano sulle
tende dell'accampamento
a volte dispersi ai
confini della mente
nelle notti buie
dell'Universo.
Spesso,solitari e
assorti,
ombre nella nebbia,
o rumori nella
foresta,
statue granitiche
delle vette innevate
oppure orme su una
spiaggia battuta dal mare.
Forse, di loro, non
si conosceranno neanche i nomi,
forse, non
resterà neanche un ricordo,
forse, come umili
viandanti, non verranno mai ascoltati.
Soldati di un
esercito di Pace
che chiedono a DIO
solo un posto nel
suo Cuore.
Fu chiesto ad un
Saggio
perché
odiasse tanto parlare
in pubblico
e lui rispose:
Non voglio alzare la
voce
per decantare
spesso è
più apprezzabile
un piccolo gesto
gentile
che mille parole di
saggezza.
Nel silenzio vi parlo
e nei gesti
quotidiani
ascolto
perché
grande
è la
gloria di Dio.
E' facile affermare
la logica di un
Maestro
che hai visto,
quando ti
è stato accanto,
ma cosa penserai
quando il Maestro
è lontano?
E' facile credere
quando i sensi Divini
sono alla portata
dei sensi umani,
ma cosa penserai
quando
il
sarà
effettuale
nella tua
realtà?
Sono domande di ogni
giorno
per un povero fedele.
Ma saranno castighi
per chi non Lo amava?
O forse ancora
un'altra via
è
possibile?
E' Vero che nulla
è impossibile per chi ha
come scettro
l'essenza stessa
della sua esistenza:
Quando anche il tuo
pensiero
si ferma,
non temere:
la speranza
è solo
l'immagine della
certezza!
Passavano di
là correndo chissà verso dove,
quando lo scorsero
chino sul suo lavoro,
quel contadino che
con gesti lenti
di un rituale
quotidiano
onorava il giorno.
Fermandosi per un
attimo
chiesero cosa ne
pensasse lui
del tempo che
passava e della vita.
Si alzò
ritto in piedi, statuario
mentre il sole
illuminava quel sudore,
quella pelle color
oro antico
e girando appena un
poco il capo
mentre la mano
indicava i frutti della sua fatica, disse:
ecco, molte sono le
messi
ordinate in covoni,
ma davanti a me
vedo che
c'è ancora molto da mietere.
Poi, calmo, riprese
gli attrezzi
e quella che
sembrava la sua preghiera,
mentre quelli
ripresero il cammino
con il passo lento
di chi, dopo aver smarrito la strada,
cerca di ritrovare
la via di casa.
D.->
Dimmi Maestro
cosa porti a DIO?
M.->
Non lo so!
D.->
Noi portiamo a te delle domande
e tu ci dai delle risposte!
M.->
Non è vero,
è DIO che dà delle risposte!
Io cerco soltanto di tradurle!
Chi non lo conosceva
pensava che fosse
un grande vecchio
con la barba bianca
e gli occhi
magnetici.
Nessuno pensava
che lui
camminasse tra la
gente
nell'indifferenza
delle loro ombre.
Spesso,
neanche a sentirlo
parlare
si poteva immaginare
che fosse
un mistico
Illuminato.
Non dalle sillabe
che compongono una parola
né dalle
note di una melodia
forse neanche dai
colori dell'arcobaleno
o dal ritmo della
danza del tempo
ma dall'essenza di
tutto ciò che è dato
nell'amore che provi
nella gioia che vivi
nella pace che
assapori
quando la
consapevolezza dei passi tuoi
sulla polvere
dell'esistenza
disegna i tratti
divini della tua anima.
Sono da sveglio
come nel sonno,
sono nel sonno
come da sveglio.
Voglio ancora amare
di più
rendermi reale
con l'aiuto di DIO
alla sua presenza
nella sua
libertà
secondo la sua
volontà
in eterno.
Quando saranno vuoti
il calice del falso
e quello del vero
chi sarà
disposto
a pronunciare una
sola parola,
un Verbo?
Solo chi possiede il
suono del silenzio.
Allora
sarà Amore,
saranno fatte tutte
le cose nuove_
Quante e quante
volte si cerca
perdendosi nel buio
pensando che sia
luce,
quante volte si
chiede agli altri
quando è
dentro noi stessi,
quante volte si
tradisce
per trenta denari.
Eppure l'Eterno a
riposto in sè
ciò che
tutti rifiutano di se stessi
e che pretendono dal
loro fratello
come il lavoro senza
il ricavo
come il sudore della
fatica
come la donna avuta
e non amata.
Eppure chi la
conosce sa che è un assurdo
chi ha lavorato sa
che è una gioia
chi ha faticato
sa che avrà il riposo
chi l'ha amata sa
che sarà sua per sempre.
Ma chi conosce
l'assurdo
non saprà
mai riconoscerla
nelle sue vesti
la Verità.
Vorrei rendere grande
in ogni posto
in ogni tempo
in ogni universo,
vorrei gridare a
tutti
la sua potenza
la sua giustizia
la sua sapienza,
è per
questo
che mi sento piccolo
tra i piccoli
bambino tra i bambini
vecchio tra i vecchi.
Voglio vivere
nell'ombra dei potenti
e nella luce degli
umili:
per parlare alle
stelle del cielo
bisogna conoscere
le più
piccole particelle.